L’indottrinamento dei bambini

Nelle scuole naziste i bambini venivano esortati a denunciare perfino i propri genitori, se questi pronunciavano frasi negative nei confronti d i Hitler o dell’ideologia nazista.  “Spontaneamente”, bambini dovevano portare bruciare i libri “sgraditi”, o a portarli al riciclaggio, dove si sarebbero trasformati in testi “adatti”.

Allo stesso modo il nazi-femminismo oggi plagia i bambini ad odiare i propri papà, ad esempio facendo loro vedere filmati in cui gli uomini sono dipinti come violenti, e si oppone con tutte le forze alle leggi ed ai giudici che proteggono i bambini da questo abuso sull’infanzia, chiamato Alienazione Genitoriale (PAS) dagli psicologi.   A tal fine le associazioni nazi-femministe specializzate in false accuse di violenza domestica raccontano che la PAS è violenza sulle donne, e le associazioni pedo-femministe specializzate in false accuse di pedofilia raccontano che la PAS servirebbe ad affidare i bambini ai pedofili.   Si tratta ovviamente di bambini che, dopo accurate indagini, vengono protetti allontandoli da madri che si sono servite delle nazi-femministe per costruire infami calunnie pedofile, per venire affidati ai papà calunniati.

Le nazi-femministe non solo persistono a sostenere accuse di pedofilia dimostrate false nei Tribunali, ma calunniano anche il defunto prof. Gardner, lo psichiatra che descrisse l’alienazione genitoriale come sindrome.

 

La pallottola d’argento

Lo strumento ultimo per distruggere papà e bambini, la falsa accusa di pedofilia, viene chiamata «pallottola d’argento» nel gergo di quelle associazioni che aiutano le pedo-calunniatrici a denunciare falsamente i papà per allontanarli dei bambini:

«Le collaboratrici e le avvocate dei centri anti-violenza per donne chiamano “pallottola d’argento” la falsa accusa di abusi: funziona e colpisce sempre».

Aggiunge l’Express:

«vengono usati bambini piccoli, da 2 a 5 anni, che non presentano alcun segno di violenza, coinvolti in separazioni conflittuali in cui i nonni spesso assumono un ruolo decisivo»

Nessuno esce indenne dalle accuse, né il bambino né l’imputato né l’accusatore, ha detto il Giudice Lawrence Becuywe: dal momento in cui la pallottola d’argento viene sparata si entra nel campo della follia, odio o perversione allo stato puro.

Per le pedo-calunniatrici ed i loro avvocati può arrivare la giustizia: o quella ufficiale (la galera) o quella rapida (denuncia pubblica e/o abbattimento).

Ma le conseguenze più devastanti sono per i bambini: gli psicologi osservano che le false accuse hanno conseguenze gravi quanto la pedofilia vera e propria.

Eliminare i bambini maschi: nazi-femminismo sul Corriere

Forum femministi discutevano di come “sterminare totalmente i maschi”, anche facendo morire di fame i bambini maschi.   Sul blog femminista “la 27aora” mantenuto dal principale quotidiano italiano: il Corriere della Sera è stato pubblicato il seguente commento nazi-femminista:

Immaginate lo stesso commento diretto contro gli ebrei… “dopo qualche decennio, morti tutti gli ebrei, rimangono solo gli ariani”.

QUESTO È NAZI-FEMMINISMO

In tale blog femminista i commenti dei lettori vengono moderati, e persone che smentiscono le falsità anti-uomo del femminismo lamentano che i loro commenti non vengono pubblicati.

Il tutto in un articolo che voleva essere contro la violenza, ma solo la violenza sulle donne.  Addirittura viene citata una avvocata femminista americana che, venendo pagata dall’ONU, lancia deliranti accuse contro l’Italia:

“Femmicidio e femminicidio sono crimini di Stato tollerati dalle pubbliche istituzioni … miglioramento della condizione di vita delle donne e delle bambine”

Come se uomini e bambini avessero meno diritti umani delle donne e delle bambine.

Come se l’uccisione di una donna (femmicidio) fosse un crimine più grave dell’omicidio.

Come se lo Stato italiano tollerasse l’omicidio.

La realtà è che l’Italia è uno dei paesi al mondo più sicuri per le donne: il tasso di omicidi di donne è di 5 per milione per anno.

Meno che in Svezia, Francia, Germania: eppure la femminista attacca l’Italia.

6 volte meno che negli USA: eppure la femminista americana attacca l’Italia.

Tale attacco viene usato per portare avanti l’agenda femminista: “finanziare centri antiviolenza” e levare i bambini ai papà.  Infatti la frase “ulteriore violenza perpetuata contro le donne è il regime dell’affidamento condiviso in seguito alla dissoluzione del matrimonio” viene attribuita alla femminista dell’ONU.

L’ONU ed il Corriere della Sera hanno un solo modo di tutelare la propria credibilità.

 

Nazi-femminismo nell’ONU: la denuncia da Israele

 

Una organizzazione israeliana per i diritti umani, The Coalition for Children & Family, in un documento dal titolo “Disumanizzare l’uomo è essenziale per la rivoluzione feminazi” ha chiesto l’impeachment e la rimozione di una delegata CEDAW (che “promuove il femminismo radicale, secondo il parere di numerosi stati ed organizzazioni non governative” — citazione da wikipedia).

Nel documento si legge:

«Usa il prestigio della carica ONU per continuare la sua brutale azione contro gli uomini ed i bambini di Israele […]

lavora per ridicolizzare gli uomini, perpetuare stereotipi sessisti, privare i bambini dei loro papà, ridurre i papà a visitatori un’ora a settimana […] è una delle più vocali oppositrici dell’affido condiviso.  Attivamente invita ad  usare i bambini per estorcere denaro dai padri. […] Non ha problemi ad invitare le donne ad impedire i contatti con i papà come ricatto per ottenere più mantenimenti.  Sostiene che il matrimonio è oppressione contro le donne che devono divorziare per “ottenere potere” e godere dei mantenimenti degli ex. […]

Ha passato la linea che demarca l’eliminare le discriminazioni contro le donne e lo scatenare una guerra per eliminare gli uomini. […]  Incoraggia le donne a fare false accuse di violenza domestica.

Il CEDAW deve servire a raggiungere l’eguaglianza, o essere usato come piattaforma per imporre il femminismo radicale? […]

Per il bene di decine di migliaia di bambini privati dei loro papà — che questa femminista conta come “vittorie” — vi chiediamo di porre termine al suo incarico»

 

Fonte: THE BROTHERHOOD.  Israel fights its feminazis.  (Montreal Chapter).

http://horimisrael.wordpress.com/tag/ruth-halperin-kaddari-israels-no-1-sado-feminazi-bitch/

Origine del termine

Feminazi” è un portmanteau dei termini femminismo e nazismo, reso popolare dal giornalista Rush Limbaugh [1,2] e coniato da Tom Hazlett, professore di economia alla Università di California a Davis.  Il dizionario inglese [3] e spagnolo [4] oggi definisce “feminazi” come:

feminazi: una femminista militante o radicale, percepita come intollerante verso le idee altrui.

Nel dizionario italiano già esiste il termine biofemminismo [5], definito come:

biofemminismo: concezione che sostiene la superiorità biologica della donna sull’uomo.

Ma è più chiaro utilizzare anche in italiano il termine nazi-femminismo, così come è preferibile chiamare Hitler nazista piuttosto che bio-germanista.

Il nazi-femminismo tratta le questioni di genere allo stesso modo in cui il nazismo trattava le questioni razziali: per loro non esistono persone buone o malvagie ma solo donne e uomini: le prime da aiutare anche quando criminali, ed i secondi da colpire.

Il nazismo proclamava i tedeschi vittime degli ebrei in modo da poterli odiare e colpire.  Allo stesso modo il nazi-femminismo proclama le donne vittime degli uomini, inventando termini quali “femminicidio” per definire quel 20% degli omicidi nei quali la vittima è un essere umano di sesso femminile, e falsificando le statistiche arrivando a sostenere falsità assurde quali “la violenza maschile è la prima causa di morte per le donne”.

Molte feminazi sono lesbiche separatiste; secondo la loro ideologia la famiglia deve essere distrutta: aborto, divorzio, false accuse, bambini chiusi in centri femministi, bambini alienati, bambini esposti a materiale sessuale in modo da costruire calunnie pedofile.

Il nazismo ha tentato di coprire i propri crimini con il negazionismo dei lager; il nazi-femminismo tenta di coprire gli abusi pedo-criminali compiuti sui bambini con il negazionismo dell’alienazione genitoriale: la spietatezza con la quale rapiscono bambini coinvolgendoli in calunnie contro i propri papà plagiandoli fino a far loro odiare il genitore assente basta da sola a giustificare il “nazi”.

Le stesse parole di molte ideologhe femministe, inneggiando alla superiorità femminile ed allo sterminio maschile, ricordano l’ideologia nazista:

«La proporzione di uomini deve essere ridotta e mantenuta al 10% circa della razza umana». Sally Miller Gearhart.

«Dobbiamo solamente tenere un gruppetto di donatori in una fattoria per lo sperma». Rosie DiManno

«Il maschio è un aborto che cammina, abortito allo stadio genetico. Essere maschio è essere deficiente, emozionalmente limitato: la mascolinità è una malattia di deficienza e i maschi sono storpi emotivi». Valerie Solanas, ideologa femminista ed assassina, in “Società per l’eliminazione degli uomini” (SCUM)

«la terra deve essere decontaminata. L’evoluzione porterà ad una drastica riduzione del numero di maschi». Mary Daly

«voglio vedere un uomo picchiato a sangue e con un tacco a spillo conficcato nella sua bocca, come una mela nella bocca di un porco».  Andrea Dworkin

«Non voglio mettermi nella condizione di spiegare a un bambino maschio di 9 anni il perchè io sono convinta che sia OK per le bambine di indossare magliette che rivelino la loro superiorità nei confronti dei bambini maschi». Treena Shapiro

«Noi siamo, come genere, infinitamente superiori agli uomini». Elizabeth Cady Stanton

«I maschi sono il prodotto di un gene danneggiato».  Germain Greer

«Uno degli impliciti, seppur non ammessi, pilastri del femminismo è stato un fondamentale disprezzo per i maschi». Wendy Dennis

[1] Rush H. Limbaugh, The Way Things Ought to Be, Pocket Books, 1992.

[2] http://en.wikipedia.org/wiki/Feminazi.

[3] http://en.wiktionary.org/wiki/feminazi.

[4] http://es.wiktionary.org/wiki/feminazi.

[5] Dizionario della Lingua Italiana, Hoepli editore.

La censura

Il nazi-femminismo cerca disperatamente di impedire di negare ed oscurare la propria esistenza e le proprie nefandezze contro i bambini: l’utilizzo di false accuse di maltrattamenti e/o pedofilia al fine di alienarli e renderli orfani di papà.

Censurata la pagina wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Feminazi

Come sempre la censura è stupida: la stessa voce rimane eguale in altre 10 lingue fra cui

http://en.wikipedia.org/wiki/Feminazi

esponendo chi è realmente a controllare wikipedia in italiano, chi censura pure documenti in Senato che riportano dichiarazioni di magistrati che denunciano la realtà:

«I maltrattamenti in famiglia stanno diventando un’arma di ritorsione per i contenziosi civili durante le separazioni…», «…è appurato che le versioni fornite dalle presunte vittime sono gonfiate ad arte. Solo in 2 casi su 10 si tratta di maltrattamenti veri, il resto sono querele enfatizzate e usate come ricatto nei confronti dei mariti durante la separazione…». «una tiratina d’orecchi ai centri antiviolenza, che istigano a denunciare senza fare la dovuta azione di filtro…».  Carmen Pugliese, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Bergamo – inaugurazione anno giudiziario 2009, previa autorizzazione del Proc.Gen Addano Galizi, 29/1/2009

«Sempre più spesso si ricorre alla querela del coniuge o del convivente per risolvere a proprio favore i contenziosi civili per l’affidamento dei figli o per l’assegno di mantenimento…».  Barbara Bresci, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Sanremo – Il Secolo XIX, 25/11/2009

«Onestà intellettuale vuole che (…) si parli anche dei casi di “false” violenze o meglio di “false” denunce di violenza subita…».., «Inutile dire che per l’esperienza fatta le false denunce provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex mariti dai figli…».  Jacqueline Monica Magi, Sostituto Procuratore c/o Trib. di Pistoia – il Sole 24 Ore, 25/10/2009

Assassina premiata: aveva bruciato il marito con il naplam

Miscelando petrolio e soda caustica ha ottenuto un composto chimico simile al napalm.  Ha cosparso il padre dei suoi figli mente dormiva indifeso, e gli ha dato fuoco abbandonandolo in preda alle fiamme.  La vittima, con il 40% del corpo mutilato da ustioni, è morta dopo 10 giorni di atroci sofferenze.

L’assassina ricevette l’ergastolo.

Dachau

Ma 3 anni dopo la Sorellanza Nera chiese ed ottenne un nuovo processo, nel quale l’assassina accusò il marito (morto e quindi impossibilitato a difendersi) di violenze, ottenendo, in base all’ideologia femminista, lo status di “vittima”.

Sebbene non abbia senso parlare di legittima difesa in un efferato omicidio a sangue freddo, nella femminista Inghilterra l’assassina è stata così assolta dall’accusa di omicidio e ringrazia: “grazie alla sorellanza ho ottenuto una bella casa ed i miei figli”.  La stessa giustizia che sistematicamente allontana bambini dai papà vittime di false accuse senza prove (così di fatto incoraggiando le calunnie femministe), ha affidato i figli all’assassina.

Auschwitz

Addirittura le hanno dato una medaglia con queste motivazioni:

“Sono i modelli per le nuove generazioni”

“Ha mostrato alle donne la strada verso l’indipendenza e l’autostima”.

celebrandola come eroina nella lotta contro al ‘patriarcato’ (cioè la famiglia) in un film ed un libro.

Fonti:

  • http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/1651234.stm  “Killer given domestic violence award”
  • https://www.centriantiviolenza.eu/cafm/gender_violence/documentario-la-sindrome-della-donna-maltrattata/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook

Foto da internet

Documentario sul nazifemminismo

“Il divorzio rende liberi” così come avrebbe fatto il lavoro nei campi di concentramento. Non esistono reali elementi storico politici che possano collegare la follia nazista a quella, degli ultimi 50 anni, del nazifemminismo. Esiste solo la tendenza spregevole e pericolosissima di legare ad elementi di natura biologica quali il sesso, la razza, l’altezza ecc. ecc. il “valore” delle persone. Da questo punto di vista, purtroppo, il nazifemminismo ci riguarda. E molto da vicino.

E’ ovviamente una cultura da respingere uniti. Uomini e Donne.


Come riconoscere una nazi-femminista

  1. 5 punti per usare “maschio” invece di “uomo”
  2. 5 punti per usare “Donna e lesbica” invece di “donna”
  3. 5 punti per usare “sexworker” invece di “prostituta”
  4. 8 punti per usare “maschietto” invece di “maschio”
  5. 10 punti per scrivere l* parol* in manier* transessual* cioè omettendo il genere con un *
  6. 10 punti per s’bagliare l’agrammatica eppretendere il diritto all’auto-determinazione grammaticale
  7. 12 punti per far parte di un circolo contenente la parola “donna”
  8. 14 punti per usare il termine “femminicidio” ignorando la maggior parte degli omicidi
  9. 15 punti per pubblicare foto di donne nude brutte e grasse e attaccare come sessista chi dice che sono brutte e grasse
  10. 15 punti per lamentarsi di pubblicità con belle ragazze straparlando di lesioni all’onore della Donna
  11. 17 punti per raccontare di essere minacciate da un inesistente stalker
  12. 17 punti per frequentare luoghi dai quali sono esclusi gli uomini, fatta eccezione per i gabinetti
  13. 18 punti per dare del cyber-stalker a chi si permette di dissentire
  14. 18 punti per trovare simpatica l’avvocata Vajassa Faldocci
  15. 20 punti per dire di essere “donne per tutte le donne”
  16. 20 punti per far credere che le nostre nonne erano oppresse dai nonni fino a quando sono arrivate le femministe
  17. 20 punti per dare del fascista e minacciare di denunce chi è in disaccordo con le proprie opinioni
  18. 20 punti per aver vandalizzato una Chiesa
  19. 25 punti per dire che l’affido condiviso è uno strumento del patriarcato per controllare la Donna separata
  20. 25 punti per fingersi vittima
  21. 30 punti per usare il termine “violenza di genere” e negare che uomini e donne sono violenti in egual misura
  22. 30 punti per aver scritto alle Pari Opportunità chiedendo leggi “a favore della Donna” e contro il sessismo
  23. 40 punti per riportare solo notizie di donne vittime di uomini tralasciando tutto il resto
  24. 50 punti per aver promosso associazioni di maschi pentiti pur di farsi dare ragione
  25. 60 punti per aver diffamato il defunto psichiatra Richard Gardner
  26. 70 punti per aver finto uno stupro
  27. 100 punti per aver sottratto un figlio accusando falsamente il padre
  28. 200 punti per aver rovinato un bambino coinvolgendolo in una falsa accusa di pedofilia
  29. 500 punti per aver plagiato un bambino, alienandolo con il proprio odio femminista
  30. 1000 punti per aver tentato di negare che la PAS (Alienazione Genitoriale) è un abuso sull’infanzia

L’unica cosa necessaria per il trionfo del male è che l’uomo buono non faccia niente

Prima vennero per gli uomini cattivi
e io non dissi nulla
perché ero un uomo buono.

Prima vennero per i papà separati
e io non dissi nulla
perché non ero un papà separato.

Poi vennero a chiedere la separazione
e mi accusarono di violenza, mi levarono la casa, mi incarcerarono,
alienarono i miei bambini e negarono che questo è un abuso.

E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.

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