Sui media

Anche in Italia i media iniziano ad occuparsi del “nazi-femminismo”.

Il termine è stato ripreso da GenioDonna, testata giornalistica centrata sulle pari opportunità, che scrive:

“il nazifemminismo, quello che non disdegna nemmeno le false accuse di abusi, su se stesse e sui minori, per distruggere l’ex marito”   [Fonte: genio_donna]

Il termine è poi approdato sulla prima rete nazionale, dalla voce del conduttore e giornalista Tiberio Timperi.

Ma il mezzo di comunicazione più rapido nel trattare questo nuovo fenomeno è stato internet.  “Nazi-femminismo” al momento compare su 30mila pagine internet: il 2% di quante usano il termine “femminismo”.  Percentuale che pone l’Italia alla pari con i paesi più avanzati: in lingua inglese 500mila pagina usano il termine “feminazi”, anche qui il 2% circa di quante usano il termine “feminism”.