Per chi ancora crede che il femminismo sia una ideologia non violenta
Category Archives: Violenza femminista
Il femminismo in crociata contro don Piero e contro Pontifex
Sarà il clima natalizio, ma la rabbia delle femministe è rivolta contro don Piero ed contro altre persone vicine alla Chiesa.
La loro colpa? Aver invitato le donne alla prudenza, smentendo la calunnia femminista del “femminicidio”.
Una urla: “Intervenga subito il Papa e il vescovo di La Spezia e sia rimossa quella dannata lettera”.
Un’altra è inferocita: “In Italia, che è il Paese con il maggior numero di femminicidi d’Europa”.
Falso, totalmente falso: i dati ONU dicono che l’Italia è uno dei paesi al mondo più sicuri per le donne.
Perché gridare al femminicidio e propagandare dati falsi?
Odio contro gli uomini?
Una strategia per ottenere più fondi per le associazioni femministe?

25 novembre? Giornata della violenza femminista o “contro la violenza sulle donne”?
«Le donne diffidino di questo tipo di manifestazioni, perché se una manifestazione contro la violenza produce violenza… ci hanno anche aggredito fisicamente»
ha detto la ministra Giovanna Melandri dopo aver partecipato il 25 novembre 2007 a Roma all’unica recente manifestazione femminista. Molte donne come la ministra ci andarono in buona fede, credendo fosse una manifestazione contro la violenza. In fin dei conti, il 25 novembre doveva essere la “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.
Certo, potevano capire subito la realtà, dagli slogan misandrici e violenti “un uomo morto non stupra”, “Corteo separatista, il maschio serve solo come camionista” che era una manifestazione contro gli uomini. Potevano capire da “lo stupratore non bussa, ha le chiavi di casa” che era una manifestazione contro la famiglia. Potevano capire da “grazie mamma di avermi fatto lesbica” che dietro c’erano le lesbiche femministe separatiste. Non le donne normali interessate a manifestare contro la violenza, quella vera che in Italia uccide 600 uomini e 100 donne ogni anno.
Anche i giornali di sinistra si resero conto dell’anormalità di tutto ciò.
La Repubblica riferisce che le donne normali provarono a protestare contro la “scelta sessista e separatista” delle organizzatrici di escludere gli “Siamo qui, contente di partecipare e di manifestare per una cosa molto seria. Ma che tutto questo sia appaltato a una banda di separatiste sessiste non ci sta bene” e che la violenza separatista degenerò in attacchi contro giornalisti, fotografi e musicisti senegalesi, cacciati per il solo fatto di essere uomini. Le donne normali tentarono inutilmente di proteggerli.
Le violenze contro i giornalisti uomini causarono la clamorosa interruzione della diretta televisiva su La7 (nel video).
Gad Lerner titola “ma chi sarebbero queste femministe che menano?”.
La giornalista del Giornale titola “femministe violente”:
Prima hanno cacciato dal corteo le «fasciste» Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna. Poi se la sono presa con alcuni giornalisti che stavano facendo il loro lavoro, ritenuti colpevoli del fatto di appartenere al sesso maschile, allontanandoli ad urla e spintoni dal corteo. E per concludere hanno zittito tre rappresentanti del governo: Barbara Pollastrini (Pari opportunità), Giovanna Melandri (Sport), Livia Turco (Salute) chiamandole «vendute». Chiamato in causa pure Walter Veltroni al grido di «razzista, razzista».
L’anno successivo le donne normali avevano capito, e la manifestazione raccolse la partecipazione di solo poche migliaia di femministe, che accusarono di violenza sulle donne anche il Papa, il Presidente del Consiglio e vari ministri e ministre.
Il 25 novembre 2010 la violenza esplode in “India: passeggere metro picchiano uomini” [video] e le femministe italiane titolano “Donne in rosa con bastone insieme”.
Su varie pagine web tutto ciò fu definito nazi-femminismo. Come davanti al nazismo, ci dobbiamo chiedere: perchè?
L’allarme sociale creato nel 2007 ingigantendo a dismisura le violenze subite dalle donne, con partiti di sinistra che diffondevano balle stratosferiche quali “la violenza maschile è la prima causa di morte”, fu un tentativo di contrastare la appena varata legge sull’affido condiviso? Se così è, se questo ha portato donne suggestionabili a sfasciare le loro famiglie con false accuse, ad andare ad arricchire i centri femministi, e tutto ciò ha rovinato l’infanzia a decine di migliaia di bambini, questo progetto fu allora un crimine contro i bambini.
Fonti:
- http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/violenza-donne/corteo/corteo.html
- http://www.ilgiornale.it/interni/femministe_violente_anche__ministre_ds_cacciate_corteo/25-11-2007/articolo-id=222973
- http://www.gadlerner.it/2007/11/24/ma-chi-sarebbero-queste-femministe-che-menano.html
- http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_24/violenza_donne_corteo_8f6a15d2-9a87-11dc-a3e4-0003ba99c53b.shtml
- http://violenza-donne.blogspot.com/2008/11/blog-post.html con video
- http://www.femmina100x100.altervista.org/NAZI-LESBO-FEMMINISTE.html
- http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/donna-crocifissa/giornata-violenza/giornata-violenza.html
Immagini tratte da notiziari giornalistici diffusi su internet.
Number of View :5477Nazi-femministe devastano città, fermate da giovani in preghiera
Vandalizzando scuole, case, auto e monumenti, una banda di 500 rabbiose femministe radicali argentine, nella città di Posadas, ha richiesto un trattamento preferenziale sessista in materia di omicidio nel codice penale (il “femminicidio”) e la legalizzazione dell’aborto
Non contente hanno cercato di entrare nella cattedrale cattolica della città per tentare di distruggerla, protetta tuttavia da una catena umana pacifica di giovani cattolici, che sono riusciti ad evitare che la chiesa venisse profanata.
Recitando con tranquillità il rosario (facendo ancora di più infuriare le paladine della tolleranza), si sono lasciati umiliare dalle nazi-femministe, venendo sporcati di pittura sul volto e sugli abiti ed evitando di reagire alle provocazioni. Tuttavia il gruppo di esaltate è riuscito a vandalizzare i muri della cattedrale con scritte del genere. “l’unica chiesa illuminata è quella che brucia”, “nessun Dio, nessun modello, nessun marito”, “Chiesa spazzatura, tu sei la dittatura“.
Il vescovo di Posadas, mons. Juan Rubén Martínez, data l’assenza di forze dell’ordine, ha chiesto giustizia per l’aggressione subita da parte dei giovani e ha comunicato che le scritte sulle mura non saranno cancellate per due giorni così che la gente conosca e rifletta su quale sia il livello dei nemici della chiesa.
Ogni anno le femministe radicali, in gran parte lesbiche, si riuniscono per cercare di imporre la loro agenda politica: distruzione della famiglia, aborto, negazionismo dell’alienazione genitoriale, anche appoggiandosi a pedofili come Jorge Corsi.
Nel 2010 le feminazi avevano vandalizzato la città di Paranà, attaccando i cattolici davanti alla cattedrale, ferendo gravemente un fedele. Altri attacchi erano stati portati nel 2007 e nel 2008.
http://www.losai.eu/argentina-isteriche-femministe-attaccano-la-cattedrale-e-i-cattolici-video/#.UIV8soUdLn3
http://www.libertaddigital.com/internacional/latinoamerica/2012-10-10/cientos-de-feministas-atacan-una-catedral-y-agreden-a-los-jovenes-que-la-defendian-1276471031/
http://www.newsrake.org/index.php?topic=9048.0
Number of View :1542Femministe urlano contro la penna rosa
Papà cacciato da parco giochi femminista
Un papà è stato cacciato da un centro riservato a “solo donne e bambine”. Addirittura il cartello recita “Proibiti i bambini maschi sopra i 9 anni”.
Il papà allontanato ha detto: “È del tutto disgustoso, sessista. Cacciarmi perché sono un uomo è contro la legge che proibisce le discriminazioni”.
Il femminismo è sempre più solo schifoso razzismo di genere.
La foto proviene da:
http://www.birminghammail.net/news/top-stories/2012/08/07/outrage-as-sparkhill-play-centre-bans-dads-97319-31566468/
Number of View :1291Feminist empowerment: il Senato boccia emendamento incostituzionale
Di fronte alla bocciatura dell’emendamento di cui era prima firmataria, la politica IDV Giuliana Carlino sul suo blog attacca la maggioranza di “maschilismo becero”.
In realtà l’emendamento tendeva a limitare il diritto dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti imponendo per legge un 50% di quote rosa. Come già accaduto ad una simile legge femminista annullata dalla Corte Costituzionale (sentenza 1995/422), l’emendamento è stato valutato come contrario alla Costituzione ed in particolare all’articolo 51:
“tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizione di eguaglianza”.
La vera eguaglianza è quella delle opportunità, da 50 anni garantita dalla Costituzione, e non quella degli esiti, pretesa dalle femministe.
Uomini e donne hanno eguale diritto di voto ed eguale diritto di farsi eleggere: se preferiscono eleggere un uomo piuttosto che una donna, o viceversa, è una libera scelta che né femministe né maschilisti devono impedire.
Imporre per legge che i campionati di scacchi debbano essere vinti al 50% da donne è contrario alla meritocrazia e serve solo ad aiutare femministe incapaci a danno anche delle donne capaci. In Svezia il Partito Femminista ha partecipato alle elezioni, ricevendo solo lo 0.5% dei voti femminili: imporre che una ideologia rifiutata da quasi tutti nel paese diventi magicamente maggioranza in politica sarebbe un colpo di stato.
D’altronde dentro lo stesso partito IDV opera una sezione IDVdonne che tenta di attuare una politica femminista. E così IDV è stato accusato di ingerenze contro i papà separati ed i loro bambini, del tentativo di affossare la riforma dell’affido condiviso, del tentativo di garantire l’automatismo falsa accusa = possesso dei figli, e purtroppo addirittura al tentativo di negare che l’alienazione genitoriale (ovvero il plagiare i bambini, spesso mediante calunnie) è un gravissimo abuso sull’infanzia.
Al momento il loro unico effetto è di far perdere decine di migliaia di voti ad IDV, ma cosa accadrebbe se usando quote rosa questa componente potesse imporre alla maggioranza del partito ed al paese intero politiche femministe, di impedire che i bambini vittime di alienazione genitoriale vengano protetti da questo abuso?
La Carlino è autrice di una interrogazione parlamentare in cui attacca operatori socio-sanitari e chiede ispezioni contro il Tribunale dei Minorenni di Firenze accusati di voler proteggere una bambina da questo abuso che le femministe vogliono negare: dalla sua stessa interrogazione è palese che una bambina deve essere protetta da una madre autrice di gravi false accuse.
Un appello alla ragione arriva dalla dott. Yasmin Abo Loha, che dal 1990 è impegnata sin dal 1990 a difendere i bambini dallo sfruttamento sessuale:
Sorelle, una riflessione: forse nello stroncare a prescindere si cade nell’errore.
La PAS purtroppo esiste, non è l’invenzione di un povero pazzo come voi vorreste insinuare. In tutto il mondo gli studi di Gardner hanno trovato riscontro a livello universitario, in Italia sono stati approfonditi da una moltitudine di accademici ambosessi, da Guglielmo Gullotta (TO) ad Isabella Buzzi (MI), da Vittorio Vezzetti (VA) a Loretta Ubaldi (RM)….
Indurre all’odio verso un genitore è un abuso nei confronti dei figli, vogliamo riconoscerlo?
Non voglio pensare che “femminismo”, termine e concetto in cui credo, si riduca a sinonimo di cieco odio antimaschile.
Number of View :1177
Per 13 anni inganna un uomo facendogli credere di essere papà e accumulando mantenimenti: condannata
Incarcerata una donna che per 13 anni ha fatto credere ad un uomo di essere il padre di sua figlia, anche lei ingannata. La donna aveva ottenuto dalla sua vittima almeno 48,700 sterline di mantenimenti.
L’uomo si era fatto in quattro per la bambina, nonostante avesse formato una famiglia con figli. Il papà vero era stato tenuto all’oscuro.
La donna, che è stata condannata a 20 mesi, aveva messo in pratica il femminismo secondo cui:
“il test del DNA è una applicazione anti-femminista della scienza […] L’incertezza permette alle madri di scegliere il padre per i propri figli […] Molti uomini sono finiti a crescere figli non loro, ma chi se ne frega… il test del DNA sostituendosi alla parola della madre ha levato alla donna un potente strumento”.
Fonte della notizia: http://www.dailymail.co.uk/news/article-2123127/Mother-jailed-telling-ex-13-YEARS-childs-dad—taking-50-000-presents-private-education.html
Number of View :2187La presidente del Brasile impone per legge l’esproprio femminista
«In caso di separazione, divorzio o fine di una relazione stabile, la proprietà della casa sarà assegnata alla donna, o trasferita alla donna indipendentemente da chi era il proprietario se acquistata con l’aiuto del programma statale “Casa mia, vita mia”».
L’8 marzo 2012 il Brasile la presidente del Brasile ha annunciato questa legge apertamente nazi-femminista, in quanto tenta le donne a sfasciare le famiglie al fine di appropriarsi di case.
Un uomo si costruisce una casa, tenta di formare una famiglia? Basta che una donna entri in casa, anche senza essere sposati e senza avere figli, che lui si può trovare sbattuto fuori da casa propria, magari con un mutuo da pagare.
È sempre più chiaro che il vero progetto del femminismo, mascherato da belle ma vuote parole come eguaglianza o pari opportunità, è ridurre i maschi a sotto-proletariato privato dei più elementari diritti e costretto a lavorare per mantenere la padrona.
Qundi:
- EVITARE DI VOTARE FEMMINISTE, o per maggior sicurezza
- EVITARE DI VOTARE DONNE IN PARTITI DI SINISTRA, o per maggior sicurezza
- EVITARE DI VOTARE DONNE.
Dispiace per donne capaci come la Thatcher e la Merkel, ma troppe donne tendono a cadere nel femminismo e nel suo odio di genere e usare il potere politico come un’arma contro gli uomini, e addirittura anche contro i bambini quando cercano di negare che l’alienazione genitoriale è un abuso sull’infanzia. Meglio andare sul sicuro, e continuare a dare fiducia a uomini che sanno pensare al bene di tutta la società, uomini e donne insieme.
Per chi crede che una legge così schifosamente femminista non possa essere vera, ecco qui la fonte originale della notizia:
http://www.estadao.com.br/noticias/nacional,imovel-do-minha-casa-minha-vida-ficara-com-a-mulher-em-caso-de-divorcio,845827,0.htm
Imóvel do ‘Minha Casa, Minha Vida’ ficará com a mulher em caso de divórcio
Dilma faz anúncio nesta quinta; medida vale em casos de guarda compartilhada dos filhos
http://www.feministe.us/blog/archives/2010/11/01/meet-dilma-rousseff-brazils-new-president
Number of View :1845Le Nazioni Unite usate per imporre il femminismo: una denuncia dall’interno
Alexandra Cohen ha rappresentato il Belgio a conferenze dell’ONU sullo “stato delle donne” ed indignata ha denunciato i meccanismi con cui le femministe usano l’ONU per imporre la propria ideologia Marxista in un articolo su The Brussels Journal dal titolo “The United Nations Exposed: A View From Within”.
La Cohen narra che a queste riunioni in realtà partecipano una “pletora di istituiti per le pari opportunità ed organizzazioni, tutte mantenute e che non rendono conto a nessuno. Nel nome dell’impadronimento del potere della donna erano primariamente preoccupate per la continuazione dell’attenzione e dei fondi per le proprie attività”.
Ad esempio la Cohen denuncia di come un programma per contrastare la mortalità al momento del parto venisse usato come occasione per usare il nome ONU per portare avanti le proprie politiche abortiste.
Gravissimo l’attacco contro l’Italia da parte di Manjoo Rashida,una femminista americana che lavora per l’ONU, che arriva a dire:
”Femmicidio e femminicidio sono crimini di Stato tollerati dalle pubbliche istituzioni…miglioramento della condizione di vita delle donne e delle bambine”.
Pare che a questa femminista le condizioni di vita di uomini e bambini non interessino, e che il “femminicidio” (l’uccisione di una donna) sia qualcosa di più grave dell’omicidio (l’uccisione di una persona), tanto da inventarsi la delirante accusa dei “crimini di Stato tollerati”.
Dichiarazioni che ricordano il nazismo (in quel caso era la vita degli ebrei e non quella degli uomini e dei bambini ad avere meno valore) provenienti da una pagata dall’ONU, che perde tempo e fondi ad attaccare l’Italia quando le donne hanno problemi, questa volta veri, in paesi come l’Arabia Saudita.
Che qualcosa di grave stesse accadendo si era anche capito da siti femministi che partendo da
“Il Rapporto Ombra, alla cui stesura hanno collaborato tantissime persone, donne, lesbiche, che sono attivamente impegnate nella difesa dei loro diritti”
arrivano a
“L’ONU richiama il governo italiano su femminicidi e uso della PAS”
Nella realtà:
- Non esiste nessun femminicidio: gli uomini italiani uccidono al 75.4% altri uomini; ed anche le donne italiane uccidono al 67.4% gli uomini (fonte: dati Dipartimento Pubblica Sicurezza, pubblicati nella tavola IV.17 del Rapporto del Viminale sulla Criminalità in Italia).
- La PAS (Alienazione Genitoriale) è un abuso sull’infanzia subito da bambini coinvolti in separazioni conflittuali, troppo frequentemente accese da avvocate femministe per dare sfogo al proprio odio di genere ed arricchirsi.
- L’ONU svolge un’importante ruolo di tutela dei diritti umani, e non può rischiare di perdere credibilità venendo percepito come mandante dei progetti del lesbo-femminismo.
Number of View :2337