La presidente del Brasile impone per legge l’esproprio femminista
«In caso di separazione, divorzio o fine di una relazione stabile, la proprietà della casa sarà assegnata alla donna, o trasferita alla donna indipendentemente da chi era il proprietario se acquistata con l’aiuto del programma statale “Casa mia, vita mia”».
L’8 marzo 2012 il Brasile la presidente del Brasile ha annunciato questa legge apertamente nazi-femminista, in quanto tenta le donne a sfasciare le famiglie al fine di appropriarsi di case.
Un uomo si costruisce una casa, tenta di formare una famiglia? Basta che una donna entri in casa, anche senza essere sposati e senza avere figli, che lui si può trovare sbattuto fuori da casa propria, magari con un mutuo da pagare.
È sempre più chiaro che il vero progetto del femminismo, mascherato da belle ma vuote parole come eguaglianza o pari opportunità, è ridurre i maschi a sotto-proletariato privato dei più elementari diritti e costretto a lavorare per mantenere la padrona.
Qundi:
- EVITARE DI VOTARE FEMMINISTE, o per maggior sicurezza
- EVITARE DI VOTARE DONNE IN PARTITI DI SINISTRA, o per maggior sicurezza
- EVITARE DI VOTARE DONNE.
Dispiace per donne capaci come la Thatcher e la Merkel, ma troppe donne tendono a cadere nel femminismo e nel suo odio di genere e usare il potere politico come un’arma contro gli uomini, e addirittura anche contro i bambini quando cercano di negare che l’alienazione genitoriale è un abuso sull’infanzia. Meglio andare sul sicuro, e continuare a dare fiducia a uomini che sanno pensare al bene di tutta la società, uomini e donne insieme.
Per chi crede che una legge così schifosamente femminista non possa essere vera, ecco qui la fonte originale della notizia:
http://www.estadao.com.br/noticias/nacional,imovel-do-minha-casa-minha-vida-ficara-com-a-mulher-em-caso-de-divorcio,845827,0.htm
Imóvel do ‘Minha Casa, Minha Vida’ ficará com a mulher em caso de divórcio
Dilma faz anúncio nesta quinta; medida vale em casos de guarda compartilhada dos filhos
http://www.feministe.us/blog/archives/2010/11/01/meet-dilma-rousseff-brazils-new-president
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In Brasile abbandonare i figli e moglie a sé stessi é, per i padri, sport nazionale. Le donne che mandano avanti interi nuclei familiari, da sole, sono la norma. Al punto che, principalmente tra le fascie deboli della popolazione, si puó tranquillamente parlare di societá matriarcale. La donna brasiliana ha una forza che fuori dal Brasile forse nemmeno si conosce. Merita di avere questo tipo di assistenza. Informarsi meglio vi gioverá.
21 marzo 2012 at 02:36
fai generalizzazioni offensive. Il Brasile è un paese come un’altro. E comunque questa legge caso mai colpisce i padri che vorrebbero fare i padri, privandoli anche del diritto alla propria casa, e presumibilmente accenderà conflitti familiari che potranno portare ad omicidi
21 marzo 2012 at 10:17