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Calunnia di genere

Femminismo e terzomondismo: politica del PD chiede soldi per leggi anti-uomo

Il PD ha tradito i lavoratori dandosi al femminismo ed al terzomondismo.   Ultimo esempio è il testo firmato da Serafini Anna Maria (politica PD, ex PCI, moglie di Fassino), eletta grazie alle scelte del partito PD.

La politica PD parte con la cosiddetta “calunnia di genere”, una BALLA COLOSSALE contro i maschi:

la violenza maschile sulle donne è la prima causa di morte per le donne in tutta Europa e nel mondo”.

Un partito serio caccerebbe immediatamente chi diffonde odio di genere mediante indecenti false statistiche, così gonfiate (addirittura del 100000%) che una persona normale ne capisce subito la totale irrealtà.  Spazzatura di livello così basso quanto l’inventarsi statistiche secondo cui gli ex-comunisti e le loro femministe ancora oggi mangiano i bambini.

Sulla base di queste false premesse, la politica PD vorrebbe le seguenti leggi femministe:

Art.1 Pretende di imporre ai media di sensibilizzare sulla “violenza di genere”: odioso vocabolo inventato da femministe per odiare il genere maschile, quando invece bisogna sensibilizzare contro la violenza in genere.

Art. 4. Pretende statistiche sulla violenza, ma solo quella sulle donne, quando la realtà è che la violenza non ha sesso.

Art. 6. Pretende l’assunzione nelle questure di “personale di sesso femminile” (ma le femministe non fingevano di combattere le discriminazioni di genere??) formate secondo l’ideologia femminista (a credere forse che il maschio è la prima causa di morte?).

Art. 7. Qualcosa di simile nelle ASL.

Art. 8. Le donne che denunciano “violenza di genere” vengono nominate “vittime” (già ora l’80% delle accuse sono false) e premiate con vantaggi lavorativi (quali riduzione dell’orario di lavoro) rispetto agli uomini ed alle donne che non sono vittime e/o non inventano false accuse — legge già imposta da femministe in Spagna dove ha portato ad una spaventosa epidemia di calunnie femministe contro uomini innocenti.

Art. 9. La donna extra-comunitaria che denuncia un uomo riceverà il permesso di soggiorno — legge femminista già in vigore negli USA che ha portato ad una epidemia di calunnie contro uomini innocenti.

Art. 11. I centri anti-violenza, spesso caduti nel femminismo più radicale, possono costituirsi in giudizio contro gli uomini accusati, spesso falsamente.   Non si capisce se questo ambisce a dirottare risarcimenti dalle donne ai centri che le assistono.

Art. 13. Fondi pubblici per i “centri delle donne”  – strutture spesso fondate da comuniste femministe.

Art. 20. Pretende 85 MILIONI DI EURO per il 2013!!!

L’ideologia Marxista, che con il comunismo ha fatto 100 milioni di morti (5 volte più del nazismo), ha tentato di riciclarsi in terzo-mondismo e femminismo ripetendo il gioco di proclamare alcune categorie come vittime di altre in maniera da assumere potere e danaro in loro nome, istituire discriminazioni per legge fingendo di combattere le discriminazioni.

E così ormai i partiti nati dal PCI si sono trasformati nei peggiori nemici dei normali lavoratori.

Se sei italiano, uomo, tranquillo papà di famiglia, magari addirittura cattolico, allora sei dipinto come nemico oppressore.

Se sei donna, lesbica, nera allora appartieni a tre categorie dipinte come vittima e potrai ambire al parassitismo.

Mentre politici PD (votato al 66% da donne) tentano di affossare l’affido condiviso, IDV addirittura tenta di negare che alienare un bambino è abuso sull’infanzia.

Perché un uomo dovrebbe votare per partiti che lo calunniano in quanto maschio, che con la separazione vogliono levargli i figli, levargli la casa, levargli lo stipendio, quando anche le donne dignitose rifiutano di vivere come parassite e combattono per i bambini contro questo sistema?

 

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Calunnia di genere Giurisprudenza femminista

Lo stupro è un problema maschile

Brian Banks era una stella del football americano.  Ma la sua carriera finì prima di incominciare il giorno che una ragazza lo accusò di stupro.  Entrambi avevano 16 anni.

Al processo la ragazza si contraddisse e non portò alcuna prova oggettiva.

Lui rifiutò di dichiararsi colpevole e accettare 18 mesi perché era innocente.

Ma il processo era basato sul femminismo: la ragazza venne giudicata “credibile” e lui venne condannato a cinque anni e mezzo di prigione.

Alla ragazza vanno 1,5 milioni di dollari di risarcimento, pagati dalla scuola che li ospitava.

Passano gli anni.

Il giorno che esce di prigione viene contattato dalla ragazza, che gli offre l’amicizia su Facebook.  Lui avverte un investigatore che di nascosto filma l’incontro con la ragazza.

Che non è una femminista, e ammette di aver mentito, si sente in colpa e vorrebbe ritrattare tutto, ma “allo stesso tempo non voglio dover dare indietro tutti quei soldi”.

Il giorno che Brian è stato riconosciuto innocente, ancora indossava il braccialetto elettronico che devono portare i condannati per stupro.

Chissà quanti di loro sono innocenti vittime del nazi-femminismo.

Non è chiaro se la ragazza dovrà dare indietro il milione e mezzo di dollari e se verrà perseguita per calunnia. Le nazi-femministe sostengono che vederla condannata sarebbe un messaggio sbagliato per le donne, che a loro dire sarebbero vittime di violenza maschile che non trovano il coraggio di denunciare.

Il persistere nel femminismo giudiziario poterà inevitabilmente la gente a farsi giustizia da sola, appendendo le femministe colpevoli di aver trasformato il sistema legale in uno strumento anti-uomo in mano alle calunniatrici.

Il filmato con la confessione della ragazza:

California Innocence Project Director Justin Brooks discusses Brian Banks' case

La notizia arriva da

http://espn.go.com/los-angeles/ncf/story/_/id/7967794/ex-usc-trojans-recruit-exonerated-rape-conviction

 

 

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Calunnia di genere

Homer Simpson vittima di calunnia femminista

Homer e Marge lasciano i figli con una baby-sitter femminista che prima esibisce la sua misandria mandando Bart a sbattere contro un muro e poi accusa falsamente Homer di molestie sessuali.

Brutte femministe rabbiose stazionano davanti a casa Simpson urlandogli contro e picchiandolo con violenza.

Homer prova a discolparsi presso una TV femminista, ma l’intervista viene manipolata per farlo sembrare un pervertito, anche con un falso filmato dove prova ad ammazzare un gatto. Viene chiesto che sondaggi telefonici che lo danno per colpevole abbiano valore legale.

Parte il circo dei media che stazionano 24/24 davanti a casa dei Simpson.

Quando anche i familiari iniziano a perdere la fiducia in lui, Homer si salva solo perché spunta fuori un video della molestia sessuale che lo scagiona completamente.

Situazione che descrive l’abominio giuridico realmente costruito dalle nazi-femministe americane: l’inversione dell’onere della prova.

Fonti:

  • 9o episodio della 6a serie dei Simpson dal titolo originale “Homer Bad Man”
  • Filmato in inglese: http://www.wtso.net/movie/405-609_Homer_Bad_Man.html
  • http://en.wikipedia.org/wiki/Homer_Badman
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Calunnia di genere

Sorelle, fatela finita

L’ultima delle bassezze del femminismo: usare una ragazza uccisa per montare patetiche ed assurde polemiche.

Vogliono impedire che chi non condivide il femminismo — e cioè il 99.6% delle persone — possa esprimere il proprio cordoglio.

Le parole sincere delle persone di buon cuore, o forse semplicemente normali, sono incomprensibili per chi passa la vita a odiare gli uomini ed a vedere il male ovunque.

Ma non hanno trovato nulla, assolutamente nulla, a cui attaccarsi.

E allora hanno montato una triste polemica, senza rispettare il dolore di chi conosceva questa ragazza e le voleva bene.

Manipolazioni che hanno attizzato i loro amici violenti che minacciano sprangate.

Ma anche suscitato lo sdegno di un ragazzo che aveva scritto una sincera lettera volendo solo ricordare degnamente l’amica uccisa:

lo sciacallaggio gratuito nei confronti di una tragedia, usato per continuare il vostro intento, è qualcosa che supera la stupidità umana, travalica i limiti dell’intelletto, non è ammissibile per assurdo, non rientra nelle dignità di un uomo dotato di intelletto e cuore. Io ho capito benissimo sia l’ambiente che circola sia lo spessore morale di chi amministra questa pagina. E vi dico che non ho saliva che vi meriti di profumarvi.

Vergognatevi. Voi e i vostri leccapiedi

Potremmo esibire screenshot, ma noi non siamo femministe.  Noi rispettiamo la verità ed il dolore vero:  qui non faremo nessun nome e nessuna polemica.    Solo considerazioni generali che possano aiutare i vivi.

Le femministe accecate dall’odio contro gli uomini devono essere tenute lontane dai bambini.   I loro centri che vedono ovunque inesistente violenza maschile per spietatamente allontanare i bambini dai loro papà e arricchirsi con separazioni conflittuali devono essere chiusi.  

Perché gli adulti sanno riconoscere le manipolazioni di chi odia i papà e vuole distruggere le famiglie.

Ma i bambini sono fragili ed innocenti.

Non a caso le bassezze del femminismo arrivano a cercare di negare che alienare un bambino è un abuso sull’infanzia ed a diffamare il defunto professor Gardner, che si impegnò a proteggere i bambini vittime di questi plagi.

Sorelle, lasciate in pace i morti.

Sorelle, lasciate in pace i bambini.

Sorelle, lasciate in pace le donne.

Smettetela di esibire organi genitali e flaccidi deretani su FaceBook dove la pornografia non è ammessa per farvi censurare e denunciare inesistenti complotti demo-fallo-maschilisti ai vostri danni.

 

Smettetela di dare del “maschilista fascista pedofilo fake” a chiunque vi dica che siete disturbate e affrontate la realtà: ormai è la maggioranza delle persone normali a schifarvi e disprezzarvi.

C’est fini.

 

 

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Calunnia di genere

Quale spot è davvero offensivo?

Il primo pubblicizza assorbenti ma è stato ritirato perché le organizzazioni di transessuali femministe lo hanno attaccato come “transfobico”, che non si sa cosa voglia dire ma suona male.

Il secondo è uno degli spot femministi in cui ogni uomo (prima il papà e poi il marito) è dipinto come violento, stupratore, pedofilo, ubriaco, sudicio e la donna come vittima al fine di stimolare l’odio contro il “maschio” ed alla violenza femminista.

Per causa di queste schifezze femministe, tanti bambini perdono la loro famiglia e vengono alienati.  Tanti papà vengono falsamente accusati.  Una donna è stata condannata a 8 anni per calunnia di genere, ma non appena ha assaggiato il carcere che voleva far fare al suo ex marito, è morta.

 

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Calunnia di genere

Ciudad Juarez: come si muore fra i cartelli della droga e quelli del femminismo

Ciudad Juarez è la città nota nei film western come “El Paso” (confine fra USA e Messico). È diventata la città più violenta del mondo da quando, sgominati i cartelli della droga Colombiani, le rotte del narco-traffico si sono spostate su Ciudad Juarez.

Le guerre fra i cartelli della droga hanno fatto 9000 morti. Ogni anno, una persona su 10,000 viene uccisa.

Poliziotti, giornalisti, narcos: queste le principali vittime degli omicidi a Ciudad Juarez.

La signora Yaretzi racconta:

“noi donne lo facciamo per il denaro. Mi misi ad uccidere diventando sicario a tempo pieno insieme a ragazze così belle e con unghie grandi e affilate come coltelli che ispiravano pensieri inverecondi »

Uccise anche 500 donne (soprattutto prostitute, corrieri della droga, assassine…), usate per un fenomeno schifoso quanto la droga: il femminismo le usa per straparlare di femminicidio, tenta di decuplicare il loro numero.

Le odiatrici di uomini tentano di accendere anche una guerra di genere che rovinerebbe quel poco di coesione sociale rimasto a Ciudad Juarez.

Compassione umana che ha permesso di salvare la vita di Karla Flores, in una storia incredibile e commovente. Il 6 agosto del 2011 Karla venne colpita accidentalmente da un razzo che le ha sfondato la mandibola, le ha strappato metà dentatura ma, invece di uscire ed esplodere uccidendola, si è fermato in bocca. La donna, 32 anni, è caduta a terra, semi incosciente con quell’ogiva che poteva esplodere da un momento all’altro, ma che comunque la stava soffocando.

Mentre le femministe gridavano al maschio violento ed al femminicidio, un automobilista («un angelo» dice oggi Karla) l’ha portata in ospedale. Quando dalle radiografie è stato evidente che quell’oggetto incastrato tra le ossa del suo viso era una bomba ancora in grado di esplodere e uccidere chiunque nel raggio di 10 metri, il dottor Gustavo Meza le è rimasto accanto. Ha preso in mano il telefono, ha chiamato dottori e infermieri. Molti colleghi si sono tirati indietro, fino a che si sono presentati i volontari necessari: due anestesisti, un infermiere specializzato per la sala operatoria e un medico di supporto. L’esercito messicano ha offerto due artificieri per spiegare come trattare l’ordigno. I due militari sono arrivati all’Hospital General di Culiacán con gli scafandri protettivi, ma poi, per solidarietà umana con i medici che non avrebbero comunque potuto operare dietro agli scudi, si sono infilati dei semplici camici verdi. L’intervento chirurgico è riuscito: l’ogiva è stata sfilata dal viso di Karla senza che esplodesse o cadesse.

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Calunnia di genere Riflessioni

Sistema circolatorio violento: ogni anno ne uccide oltre 126 mila.
Ecco come muoiono le donne in Italia.

I dati istat relativi all’anno 2008 mettono in evidenza l’estrema pericolosità del sistema circolatorio che ogni anno condanna inesorabilmente a morte ben 126.936 donne. Immediatamente a seguire, tra i responsabili di questo femminicidio italiano, il cancro con 75.010 donne uccise ogni anno.

Per consultare le tabelle ISTAT cliccare qui

 

Dati Istat relativi anno 2008

Fonte dati istat http://www.istat.it

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Calunnia di genere

Le femministe fanno parlare i morti

Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una donna“. [William Shakespeare]

Siamo davvero sicuri che l’autore di questa frase sia William Shakespeare ?
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Su google la frase è citata oltre 1400 volte ed è sempre attribuita al drammaturgo inglese.

Controlla su GOOGLE

Ma in effetti la frase non sembra in alcun modo riconducibile al drammmaturgo e poeta inglese vissuto tra il 1564 e il 1616, ben lontano da celebrazioni del vittimismo femminista che comparira’ 5 secoli piu’ tardi.
La ricerca di fonti letterarie in tal senso, inoltre, non fornisce alcun risultato.
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E allora chi ha scritto queste parole che celebrano una donna vittima di soprusi e violenze millenarie?
Shakespeare è escluso.
La frase citata che gira in rete, falsamente attribuite a Shakespeare, è con tutta probabilità stata messe in giro da qualche femminista della quale, trattandosi di un falso, è tuttavia impossibile conoscere il nome.
Di certo c’è che Shakespeare non ha mai scritto nullla del genere.
Le femministe dunque fanno parlare i morti.
E fanno dire loro quello che vogliono.
L’importante è calunniare gli uomini descrivendoli come oppressori delle donne.
Che cio’ sia vero o meno (e non esistono fonti storiche dell’oppressione della donna nella storia) alle femministe non importa.
Resta di fatto che con questa mistificazione il femminismo ha colpito anche la poesia di Shakespeare.
Riscrivere la storia in termini di oppressione patriarcale è stato ed è uno degli obiettivi di questa ideologia malvagia. Che attraverso la criminalizzazione del genere maschile, ha inteso incutere sensi di colpa negli uomini e sulla base di questi chiedere a tutti gli uomini ingiusti “risarcimenti” in termini di privilegi di genere.
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Il filmato sotto illustra in maniera dettagliata le origini del femminismo.
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Calunnia di genere Violenza femminista

La guerra femminista contro gli studenti

Le università americane stanno espellendo studenti maschi falsamente accusati, senza garantire loro nemmeno i normali diritti di difesa.

Studenti hanno subito procedimenti in cui aver espresso opinioni, quali criticare il femminismo o le discriminazioni “positive” come le quote rosa, viene considerato molestia sessuale, in aperta violazione del diritto alla libertà di parola (esempi sono citati in Students for Individual Liberty in Davis v. Monroe County Board of Educationi).

All’Università di Columbia, le “lettere d’amore” sono considerate molestie sessuali.

All’Università di Yale “l’innuendo sessuale non verbale, ad esempio l’inflessione della voce” è considerata molestia sessuale.

Le femministe hanno ora ottenuto che per la condanna non sono più necessarie prove “oltre ogni ragionevole dubbio”, ma solo la “preponderanza dell’evidenza”. Se cioè un giudice crede al 50,01% che uno studente accusato possa essere colpevole (ad esempio perché una femminista lo accusa senza prove), deve condannarlo.

Inoltre le scuole subiscono pressioni affinché venga eliminata la possibilità di contro-interrogare l’accusatrice, strumento che permette di scoprire alcune false accuse.

All’Università della California a Davis una femminista è stata arrestata per aver fabbricato 108 false accuse.

Gli studenti iniziano a difendersi: all’Università di Chattanooga uno studente preventivamente allontanato per via di una calunnia femminista chiede 1 milione di dollari di risarcimento per il danno subito.

L’Univeristà di George Washington ha espulso uno studente per via di una calunnia femminista, ignorando 3 testimoni oculari: lo studente ha chiesto 6 milioni di dollari di risarcimento.

Uno studente espulso dall’Università di Brown ancora per via di una calunnia femminista, ha denunciato l’Università, l’accusatrice, e suo padre (accusandolo di aver influenzato con ricche donazioni gli ufficiali del caso).

L’Università del North Dakota ha rifiutato di riammettere uno studente, espulso per una calunnia femminista, anche dopo che la magistratura aveva rinviato a giudizio la sua accusatrice per calunnia.

Il problema riguarda anche i professori: vari europei rinunciano ad insegnare in università americante, per via dell’opprimente clima femminista (non si può parlare liberamente; è imprudente fare esami con studentesse a porte chiuse…). Lubos Motl, professore dimessosi da Harvard per tornare in Europa, scrive: “nello scenario femminista estremo, il MIT sarà composto di due parti distinte, maschile e femminile. La parte maschile assomiglierà al MIT come lo conosciamo oggi; la parte femminile sarà principalmente composta di gente che sa poco di tecnologica e usa il MIT come fonte di soldi senza controlli e carità per assistenza ed asili”.

Il femminismo ha colpito anche al massimo livello: Larry Summers, rettore di Harvard (la più prestigiosa università americana) ha dovuto dimettersi per aver motivato il reclutamento sulla base del merito piuttosto che delle quote rosa, venendo sostituito da femministe che hanno imposto quote rosa.

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Anche il Wall Street Journal del 20/8/2011 denuncia l’attacco contro gli studenti, di fatto sostenendo che le femministe falsificano le statistiche al fine di seminare odio contro gli uomini e imporre la presunzione di colpevolezza in modo che false accuse basate sul nulla possano distruggere la vita di studenti innocenti (il testo originale in inglese segue)

Office for Civil Rights new interpretation of Title IX “strongly discourages” universities from permitting the accused “to question or cross-examine the accuser” during the hearing. In addition, if universities provide an appeals process, it must be available to both parties—which subjects the accused to double jeopardy.

Most egregiously, OCR requires universities to render judgment using “a preponderance of the evidence” standard. This means that in a rape case, a campus disciplinary board of faculty, administrators and perhaps students serves as both judge and jury. Few if any of these judges are likely to have professional competence in fact-gathering, evidence analysis or judicial procedure. Yet to deliver a verdict of guilty, they need only believe that the accused is more likely than not to have committed the crime.

This is the lowest standard. It is much less demanding than “beyond a reasonable doubt,” which is used in the criminal justice system, and the intermediate standard of “clear and convincing proof.” Yale, Stanford and many other universities have rushed to comply with OCR’s directives.

On campus, where casual sex is celebrated and is frequently fueled by alcohol, the ambiguity that often attends sexual encounters is heightened and the risk of error in rape cases is increased. The consequences for a wrongly convicted student are devastating: Not only is he likely to be expelled, but he may well be barred from graduate or professional school and certain government agencies, suffer irreparable damage to his reputation, and still be exposed to criminal prosecution.

OCR directives reducing critical due process protections on campus carry forward the work of extensive university bureaucracies built to ensure compliance with Title IX. These bureaucracies churn out materials on sexual harassment and sexual violence to train students, faculty and administrators to behave and think properly and to prepare those who serve on disciplinary boards. The materials are likely to include dubious statistics about the incidence of sexual assault; vulgar generalizations that men are controlling, angry and deceitful; and assurances that women neither lie nor make errors in alleging that they have been sexually assaulted.

In short, universities are institutionalizing a presumption of guilt in sexual assault cases. This implements the doctrine developed in the 1980s and ’90s by postmodernists, radical feminists and critical legal studies scholars that inspired the ruinous campus speech codes. That doctrine teaches that the American political order is designed to oppress the weak; that racial minorities and women, whether they realize it or not, are victims; and that the truth, except for the first two propositions, is infinitely malleable.

These teachings—and the disdain for the rights of the accused and liberty of thought and discussion that they sustain—are animated by illiberal convictions shared by many faculty and administrators, as well as the Obama administration Department of Education. Notwithstanding their selective appeal to the relativity of truth to neutralize alternative views, they are convinced that in practice all the hard questions about right and wrong have been finally settled and that faculty and administrators are uniquely in possession of the correct answers. Such dogmatism and imperviousness to evidence are hallmarks of the authoritarian mind. […]

Articolo a firma di Peter Berkowitz, senior fellow at Stanford University’s Hoover Institution.

L’articolo si conclude chiedendo se ci saranno professori capaci di deunciare queste leggi illiberali. O se accadrà come in Italia quando il fascismo impose le leggi razziali.

Oggi che le questioni di genere e il pestaggio maschile che dura da due generazioni vengono usate per gli obiettivi più balordi, non è escluso il rischio del ripetersi di episodi criminali ispirati dalle stesse ragioni che mossero la mano omicida di Marc Lepine, lo studente 25enne che nel 1989 compì una strage presso il Politecnico che lo aveva rifiutato e che lasciò – chiarissimo – questo messaggio: “Notate che oggi mi suicidio non per motivi economici ma politici. Perché ho deciso di mandare le femministe, che hanno sempre rovinato la mia vita, al Creatore. Per 7 anni la vita non mi ha portato gioia e, essendo stato totalmente blasé, ho deciso di mettere una fine a quelle virago”.

Fonti:

http://townhall.com/columnists/mikeadams/2011/05/30/crying_rape/page/full/

http://washingtonexaminer.com/blogs/opinion-zone/2011/06/civil-libertarians-criticize-education-department-making-false-accusation

http://www.openmarket.org/2011/06/07/why-cross-examination-rights-matter-in-campus-sexual-harassment-cases-under-title-ix/

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Calunnia di genere Pari Opportunità Riflessioni

L’empowerment femminista

Una donna è arrivata al vertice del Fondo Monetario Internazionale. Ne saremmo felici se non ci fosse arrivata nel modo più schifoso e femminista possibile: il suo predecessore è stato fatto fuori con una falsa accusa di stupro. Strauss-Kahn, cercava di rendere il FMI indipendente dagli USA, quando una cameriera lo ha accusato falsamente di averla costretta ad un rapporto orale. La cameriera è alta 1.80 e dotata di denti. L’uomo è un signore anziano. Nonostante la palese assurdità, Strauss-Kahn è stato arrestato, esibito in manette davanti ai giornalisti di tutto il mondo, liberato su cauzione da un milione di dollari aveva difficoltà a trovare una casa in affitto e rischiava 70 anni di carcere, mentre femministe urlanti chiedevano la sua castrazione e che per riparazione una donna venisse messa ai vertici del FMI.

Un uomo comune sarebbe stato distrutto. Strauss-Kahn ha potuto assumere investigatori che hanno scoperto le bugie della donna ed i suoi contatti con la malavita, che aveva ottenuto l’ingresso negli USA raccontando falsamente di essere stata stuprata nel suo paese natale. Per sua fortuna l’accusatrice si è fatta intercettare mentre chiedeva ad un delinquente nel giro della droga quanto poteva guadagnare accusando Strauss-Kahn.

Strauss-Kahn è stato liberato due giorni dopo la salita della donna ai vertici del FMI.

La donna, nonostante i commenti misandrici, ovviamente non ha niente a che fare con questa calunnia femminista.

Come si chiama questa donna? Chi se ne frega… quello che interessa alle femministe è che sia una donna. Non che sia una persona competente e per bene.

 

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