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Il femminismo ha reso le donne infelici ?

Uno di questi giorni, le donne dovranno decidere una volta per tutte cos’è che vogliono esattamente. In seguito potranno fare a tutti noi un gran favore dicendo, in modo chiaro, ciò che hanno deciso di volere. E una volta fatto questo, potrebbero coprirsi di gloria tenendo fede a quello che hanno detto.

In altre parole, è giunta l’ora che le donne – e specialmente le loro auto-proclamate portavoci – inizino a comportarsi come adulti completamente maturi e come cittadini. O è questo chiedere troppo ? A quanto pare lo è.

Un sondaggio pubblicato questa settimana ci dice che le donne oggi sono ben lontane dell’essere felici e desiderano di poter vivere come facevano le loro madri e nonne – non essere costrette a lavorare così tanto e poter spendere più tempo con i loro figli.

Il fatto è che, se le donne riusciranno ad avere tutto, lo sforzo e il peso molto probabilmente gli romperanno la schiena.

Il sondaggio, Il Paradosso del Declino della Felicità Femminile, riferisce che le donne di ogni età e fascia di reddito sono meno felici delle donne di 40 anni fa e meno felici degli uomini di oggi.

Nonostante la liberazione sessuale e maritale, l’aumento considerevole di opportunità di carriera e di guadagno, i privilegi legati all’istruzione e la completa demolizione delle convenzioni inibitorie che limitavano la libertà delle donne nel passato, le donne di oggi descrivono se stesse come aventi una bassa sensazione di ‘soddisfazione di vita e di benessere’.

Bè, gli uomini potrebbero sentirsi autorizzati a rispondere: benvenute nel mondo reale, dolcezze.

Ciò di cui vi state lamentando è quella stessa vita che voi avete promosso e celebrato quando vi stavate pavoneggiando cantando ‘le sorelle lo stanno facendo per loro stesse’.

Una reporter donna ha spiegato perfettamente il problema illustrato in questa ricerca, dicendo: “E’ come se, in qualche modo, abbiamo avuto tutto e poi abbiamo scoperto che non era esattamente quello che volevamo”.

Questo è esattamente quello che ho predetto – contro un torrente di denigrazioni e derisioni da parte delle femministe – per più di 20 anni.

Il mio libro, “Niente Più Guerra Fra i Sessi: Il Fallimento del Femminismo”, è stato non solo la prima critica radicale, egualitaria e progressista dell’ideologia femminista (l’ultima e la più resistente delle false fedi secolari del ventesimo secolo, come il Marxismo dal quale ha preso i suoi principi fondamentali).

Il libro analizzava anche in dettaglio le conseguenze intollerabili che sarebbero risultate per le donne se a queste fosse stato richiesto di contribuire sia con un notevole contributo monetario ai guadagni della famiglia e, allo stesso tempo, essere le uniche responsabili, o anche solo le principali responsabili, per l’accudimento dei figli.

E’ stato ovvio per me, negli ultimi 25 anni, che la parità sociale e politica delle donne (che sostengo sinceramente e senza riserve) non avrebbe potuto funzionare a meno che gli uomini non diventassero ‘pari’ come genitori all’interno delle mura domestiche.

Ottenere tutto quanto ? Donne come Madonna e Angelina Jolie sono le più privilegiate, le più viziate e assecondate donne nella storia dell’umanità.

L’egoista, presuntuoso, antimaschile e rapace femminismo del tipo ‘dobbiamo-avere-tutto’ dei Cosmopolitans [Ndr. rivista americana per femmine], è sempre stato una ricetta che caricava le donne di un peso insopportabile, di uno stress intollerabile, di un fallimentare tentativo di riuscita afflitto da senso di colpa e auto-colpevolizzazione, e alla fine, di una situazione completamente miserabile.

Il fatto è, signore, che se riuscirete ad avere tutto, lo sforzo e il peso molto probabilmente vi romperanno la schiena.

Prima di simpatizzare con questa triste condizione, però, dovremmo forse ricordare a noi stessi della moltitudine di benefici senza precedenti, di benedizioni e vantaggi che sono stati rovesciati sulle donne moderne che adesso stanno frignando per la miseria della loro ‘soddisfazione di vita’.

Sono diventate le donne più privilegiate, viziate e assecondate nella storia dell’umanità. Sono le prime a vivere le loro intere vite senza la minaccia della guerra o di calamità. Sono le prime donne mai nate che hanno potuto controllare e regolare la loro fertilità con completa affidabilità, e sono le prime ad avere i mezzi e il diritto di scegliere un aborto se hanno fatto un errore o hanno cambiato idea sulla gravidanza.

Sono le prime ad essere state liberate da ogni restrizione per quel che riguarda il vestiario o il modo di comportarsi, e le prime per le quali non esiste alcun limite riguardante le altezze a cui potrebbero aspirare in qualsiasi carriera – sia essa in politica, servizio pubblico, commercio, nell’arte e nello sport.

Questo non lo pensereste mai se date ascolto alle femministe, ma la verità è che ognuno di questi benefici sono stati portati avanti e assicurati alle donne dagli uomini.

Motivati dalla coscienza e dal desiderio di giustizia e parità, furono principalmente gli uomini che rivoluzionarono la posizione delle donne. Già vedo la vostra mandibola cadere a terra dinanzi a questa precisa idea, ma se non ci credete, ponetevi queste domande: quante donne deputate sedevano nei banchi della House of Commons [Ndr. il parlamento britannico] quando, con una maggioranza di due a uno, il Parlamento passò la legge con la quale nel 1918 estendeva il diritto di voto alle donne ? Risposta: manco una.

Chi fu responsabile per l’Abortion Act del 1967, e il Divorce Reform Act del 1960 ? Uomini. Chi trasformò in legge l’Equal Opportunities Act e il Sex Discrimination Act ? Uomini.

Nonostante ciò le donne della nostra epoca hanno vissuto tutta la loro vita con la convinzione assoluta di essere parte di una oppressa classe di vittime che hanno dovuto lottare eroicamente per la libertà contro una società crudelmente organizzata dagli uomini per il beneficio degli uomini (‘Le donne sono i negri del mondo’, come disse una volta quell’incorreggibile sciocca di Yoko Ono).

Questa è una colpa imperdonabile del femminismo. Di tutti i danni alla nostra epoca prodotti da quella perniciosa e velenosa ideologia, nessuna è stata più dannosa di questa assurda bugia – che gli uomini opprimono le donne per preservare il proprio potere.

La palese verità degli ultimi 200 anni è che gli uomini volevano un cambiamento per le donne tanto quanto lo volevano per loro stessi.

E’ per il motivo che tutti quanti continuano a dare credito a questa finzione femminista che non riusciamo a riconoscere le disparità e gli svantaggi degli uomini nella vita familiare. Non viene nemmeno segnalato nel nostro barometro sull’ingiustizia che gli uomini sposati non hanno ancora diritti automatici come genitori.

In modo simile, dato che supponiamo che tutta l’ingiustizia di genere e di disuguaglianza si trovi nella posizione delle donne, non siamo in grado di riconoscere le disparità che affliggono gli uomini nel divorzio.

Sondaggio dopo sondaggio, gli uomini si lamentano per le richieste lavorative e sperano di poter avere più tempo da passare con i loro figli. Nonostante ciò la legge continua a discriminare contro i padri nel concedere tempo dal lavoro per la cura dei bambini.

E nemmeno riteniamo una ingiustizia intollerabile e una disparità il fatto che agli uomini venga ancora richiesto di lavorare cinque anni in più delle donne prima di poter chiedere una pensione statale (è così tipica la capacità delle femministe di alterare la verita che Germaine Greer una volta descrisse questa disparità come un vantaggio per gli uomini).

Gli uomini non lo dicono generalmente, ma la realtà è che le cose non sono completamente meravigliose nemmeno per noi. La differenza e che noi non pensiamo di avere un diritto divino di incolpare le donne per questo.

[ FONTE: Daily Mail ]

 


 

[ TRADUZIONE: Antifeminist.altervista.org ]


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