Il Diritto Sessuato al Femminile
1. La filosofa. «La proposta femminista di un diritto sessuato nasce dalla critica all’idea di uguaglianza nello stato liberal-borghese: il titolare del diritto in apparenza di genere neutro in realtà rispecchia un modello maschile. L’idea che il diritto debba procedere da valori e interessi femminili deriva dal pensare che esista una essenza femminile distinta da una maschile bla bla bla»
2. La giurista. «…attraverso strumenti legislativi, giudiziari e culturali di disuguaglianza, abbiamo rivendicato un diritto sessuato al femminile, da applicare innanzitutto agli aspetti economici della separazione e del divorzio. Le conclusioni cui siamo giunte in quel seminario identificavano la richiesta di denaro come un diritto e non come tutela.»
3. La blogger. «in linea di principio si accorda il mantenimento quando il reddito di uno dei due è quattro volte superiore a quello dell’altro e sempre, invece, nel caso in cui quest’ultimo ne sia privo. Quindi se lui guadagna 1700 euro e lei 1500 niente assegno coniugale ma solo il mantenimento dei pupi perché non volete solo l’affidamento condiviso forzato, vero? Vorrete pure pagare quello che vi spetta, spero?»
4. La pratica. «Sciopero della Fame contro questo vergognoso modo di fare giustizia nei confronti dei papà separati. ADESSO BASTA!! Il mio sciopero è diventato integrale: solo acqua. Con la sua vergognosa e assurda sentenza del 5 febbraio il giudice mi ha letteralmente condannato a morte. Secondo lui, in tale situazione, non solo mia moglie (dentista, circa 10.000 euro al mese) non deve darmi nessun contributo, ma addirittura io dovrei dare alla dentista 250 euro al mese. Io dovrei vivere con 150 euro al mese»
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