La pedo-follia collettiva ad Outreau

Il PM francese F.B. mandò in galera 14 innocenti, falsamente accusati di pedofilia da una donna, Myriam Badaui, che alla fine confessa “Sono una malata e una bugiarda. Ho mentito su tutto”.  Una mitomane che si era messa ad accusare di pedofilia preti, panettieri, vicini, 60 persone, fino a far credere che la città di Outreau fosse piena di pedofili.

La pedo-follia basata sul nulla dilaga, fino a quando a fermare il delirio è il buon senso di un giornalista, G.H. Hildago: scopre che Legrand, presunto capo della banda di pedofili, in realtà è un povero operaio; scopre che in occasione dei fatti di cui è accusato era al lavoro.

Il Ministro della Giustizia si scusa con i 6 assolti; ma anche in Francia esiste la tentazione di salvare l’onore delle istituzioni e le proprie chiappe condannando chiunque non sia palesemente innocente.

Fra i condannati per errore Daniel Legrand, figlio dell’uomo falsamente accusato di essere capo di una inesistente banda di pedofili.  Non si stava separando, nessuno aveva interesse ad accusarlo falsamente: in questi casi si tende a condannare.

Il giornalista continua ad indagare, e risentendo le deposizioni dei bambini che lo accusano scopre che dicevano “Dany le grand” (“Dany il grande”) e non Daniel Legrand.  I due uomini della famiglia Legrand erano finiti nell’inchiesta e considerati capi di una inesistente banda di pedofili a causa di questo folle e vergognoso equivoco.

Alla fine tutti riconosciuti innocenti, ma i costi sociali sono immensi: un suicidio (uno solo!), vite annientate, matrimoni distrutti, venti bambini allontanati dalle famiglie, travolti dalla vergogna che hanno ceduto alla droga.

In Francia scatenare la pedo-follia accusando a vuoto una intera cittadina di pedofilia non è uno scherzo, e l’inchiesta parlamentare la fanno sul serio, la trasmettono in televisione, accompagnando il PM F.B. sotto scorta per evitare che qualcuno si faccia giustizia da solo.

Si scusa umilmente e (invece di venire promosso ad altro incarico) gli viene inflitta una “réprimande avec inscription au dossier” per aver provocato questa Waterloo della giustizia.

Il testo è basato sul servizio della TV Svizzera italiana:

Uno dei bambini coinvolti nelle false accuse di Otreau ancora oggi, diventato adulto, ripete accuse smentite dai fatti: cadaveri seppelliti in giardini dove gli investigatori hanno trovato solo terra.   Purtroppo subire plagi in età infantile è un abuso devastante quanto la pedofilia, con il rischio addizionale che queste persone si mettano  da adulti a fare gli abusologi rovinando altri bambini.

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