Il negazionismo degli abusi sull’infanzia: alienazione genitoriale e pedofilia


Quando c’è un sospetto abuso o una sospetta calunnia, la maggior parte degli psicologi e psichiatri operano per ricostruire la verità in base alle migliori conoscenze scientifiche, riducendo il margine di incertezza ad un 10% circa.

Purtroppo riescono ad infiltrarsi pericolosi sedicenti esperti in pedofilia (talvolta detti “abusologi”) che operano per piegare la realtà alle proprie idee estremiste ed apodittiche, senza mostrare alcuna pietà per i bambini che fingono di difendere.

E così nel sistema legale si arricchiscono due opposti tipi di estremismi

  • coloro che difendono o aiutano i pedofili, anche cercando di negare che la pedofilia è un abuso sull’infanzia;
  • coloro che difendono o aiutano chi costruisce calunnie pedofile, anche cercando di negare che l’alienazione genitoriale è un abuso sull’infanzia

Questi i loro argomenti:

NEGAZIONISTI DELLA PEDOFILIA  NEGAZIONISTI DELLA PAS/PAD
Sostengono che non è dimostrato clinicamente che coinvolgere un bambino in atti sessuali porti ad un danno.

Sostengono che la pedofilia non è in sé negativa tentando di confonderla con “troppo amore” verso il figlio usando termini quali “gentile”, “altruista” o “ad iniziativa del minore”.

Sostengono che il bambino è consenziente ed i bambini non possono essere plagiati, hanno diritto all’ascolto.

Sostengono che i manuali diagnostici ufficiali non riconoscono la pedofilia come una malattia, per cui i bambini non devono ricevere cure immediate, cercando di rimandare la loro protezione a dopo un eventuale processo penale, e di denunciare chi vuole proteggerli subito.

Operano sotto la copertura di false associazioni a tutela dell’infanzia, malcelando la contiguità ideologica con organizzazioni filo-pedofile.

Diffamano chi sostiene che la pedofilia è un abuso.

Sostengono che non è dimostrato clinicamente che coinvolgere un bambino in alienazione genitoriale porti ad un danno.

Sostengono che l’alienazione genitoriale non è in sé negativa tentando di confonderla con “troppo amore” verso il figlio usando termini quali “gentile”, “altruista” o “ad iniziativa del minore”.

Sostengono che il bambino è consenziente ed i bambini non possono essere plagiati, hanno diritto all’ascolto.

Sostengono che i manuali diagnostici ufficiali non riconoscono la PAS come una malattia, per cui i bambini non devono ricevere cure immediate, cercando di rimandare la loro protezione a dopo un eventuale processo penale, e di denunciare chi vuole proteggerli subito.

Operano sotto la copertura di false associazioni a tutela dell’infanzia, malcelando la contiguità ideologica con organizzazioni pedo-femministe.

Diffamano chi sostiene che la PAS è un abuso.

Si tratta di posizioni talmente aberranti e squilibrate che non vale la pena di stare qui a smentirle citando le evidenze scientifiche (indirette, perché sarebbe immorale dimostrare le conseguenze degli abusi che questi signori tentano di negare sottoponendo bambini a tali abusi).

Alcuni di questi personaggi, con discorsi seducenti ed agganci politici (in un caso pare anche massonici), riescono ad ottenere l’appoggio anche finanziario di istituzioni, devastando la vita di bambini innocenti ed approfittando della riluttanza di certe autorità a tornare sui propri passi ed intaccare consolidati interessi economici.

Ovviamente non è escluso che possano esistere persone che in buona fede praticano il negazionismo degli abusi sull’infanzia, ma chiaro campanello d’allarme è l’arresto di quel negazionista della PAS colto sul fatto dalla polizia mentre sodomizzava un bambino, e che ha tentato la carta del negazionismo della pedofilia senza riuscire ad evitare la giusta condanna.

 

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