BERNA, 25/9/2012.
Anche in Svizzera come in Italia la sinistra ha tentato di affossare l’affido condiviso, tradendo i lavoratori in nome del femminismo.
Ma il Consiglio Nazionale ha deciso che l’autorità genitoriale congiunta diventerà la regola in caso di divorzio e per i bambini nati al di fuori del matrimonio. I tentativi della sinistra di ridurre la portata del cambiamento sono falliti.
D’ora in poi, in caso di separazione, la custodia dei figli sarà condivisa.
Simonetta Sommaruga, ministra per la Giustizia, dichiara che il Consiglio ha considerato la decisione come ovvia, in quanto i bambini hanno diritto ad una relazione indipendente sia con il papà che con la mamma.
Finora l’affido condiviso era possibile solo in caso di accordo fra entrambi i genitori, e di solito i giudici privilegiavano le madri. Ricordiamo la triste vicenda delle gemelline Shepp: la madre aveva negato l’affido condiviso, il padre sparì con le figlie e prima di suicidarsi inviò alla signora buste piene di danaro per farle comunque avere i mantenimenti. Nessuno sa che fine abbiano fatto le piccole.
L’affido condiviso potrà essere negato solo in caso di motivi di protezione dei bambini, come malattia, assenza o violenza.
Viene sottolineato il pericolo che le “feminazi” (avvocate femministe d’assalto spesso legate a centri anti-violenza ed al negazionismo dell’Alienazione Genitoriale) tentino di opporsi con calunnie — false donne picchiate, o addirittura false accuse di pedofilia — come accaduto in Italia dopo l’approvazione della legge sull’affido condiviso nel 2006, e che le tecniche pedo-criminali di queste odiatrici di uomini portino ad un aumento della conflittualità legale sulla pelle dei bambini.
Fonti
- http://www.thelocal.ch/national/20111118_1802.html#
- http://www.miopapageno.ch/index.php?option=com_content&task=view&id=3265&Itemid=295