I tribunali saranno obbligati per legge a garantire che padri e madri continuino ad avere accesso ai figli dopo la separazione. I genitori che non permetteranno l’accesso ai figli dell’altro genitore saranno punibili per il reato di oltraggio alla corte e rischieranno sanzioni pesanti fino al carcere.
Nel Regno Unito attualmente nella grande maggioranza dei casi i figli dopo la separazione vivono con la madre. Secondo l’Ufficio Nazionale di statistica un bambino su tre (circa 3,8 milioni) vive senza la presenza del padre.
Nick Clegg, il Vice Primo Ministro, e Iain Duncan Smith, il segretario del Welfare, intendono sostenere il progetto.
I conservatori, che hanno vinto le elezioni, si erano già impegnati a introdurre riforme mentre erano all’opposizione. Tim Loughton, Ministro per l’infanzia ha dichiarato:
“Il nostro obiettivo è stabilire che, in circostanze normali, un bambino deve avere rapporti con entrambi i suoi genitori anche se questi si separano. E’ evidente che i bambini hanno beneficio da un rapporto con entrambi i genitori. La visione tradizionale che le madri sono le principali responsabili per la cura dei bambini va superata.”
La decisione del governo contrasta con le conclusioni della inchiesta sulla giustizia familiare condotta dalla Commissione guidata da David Norgrove che erano state rese pubbliche a novembre 2011. Norgrove aveva tolto dalla versione finale del suo rapporto la proposta di garantire eguali diritti di accesso ai figli ad ambedue i genitori sostenendo che un sistema come questo avrebbe messo sotto pressione i giudici che non sarebbero stati in grado di stabilire l’esatta lunghezza del tempo che ciascun genitore divorziato deve passare con i figli, citando i dati dell’Australia sui presunti danni ai minori dovuti alla fissazione di regolamentazioni dei tempi. Tali conclusioni avevano scatenato dure reazioni; ad esempio il DailyMail scriveva
“sembra un velenoso trattato femminista degli anni sessanta. È una male guidata raccolta di assurdità sessiste che vuole codificare nella legge il potere assoluto della madre nel crescere i figli»
Tuttavia il Ministro per l’infanzia Tim Loughton ha dichiarato che il Rapporto Norgrove è solo una ricerca commissionata dal governo e non una ricerca del governo, lasciando intendere che il governo sta prendendo le distanze dalle conclusioni del Rapporto.
La normativa potrebbe essere emendata cambiando il Children’s Act del 1989 per includervi una presunzione di “shared parenting”. Loughton aveva già tentato senza successo di ottenere questo risultato quando era all’opposizione cinque anni fa.
La presidente di “Fathers for Justice” Nadine O’Connor ha dichiarato che la nuova legge potrebbe essere un enorme passo in avanti. La signora O’ Connor ha detto “questa norma significherà dire che i padri hanno gli stessi diritti delle madri. Ci crederò quando lo vedrò, ma la riforma andrà applicata all’intero sistema della giustizia familiare”.
Notizia estratta da The Daily Telegraph, 5 gennaio 2012