Presa la banda dei ladri di bambini sequestravano i figli dei divorziati

Ottima notizia da Repubblica.

Avevano costituito una associazione per delinquere e in almeno quattro casi hanno aiutato il genitore divorziato a sottrarre al coniuge i figli. Sono quattro gli arresti eseguiti fra l’Italia, la Germania e la Francia nell’ambito di un’indagine condotta a Milano. L’inchiesta è nata attorno alla sottrazione dei figli di Marinella Colombo, la donna che da anni lotta per vivere con i due figli minori assegnati al padre tedesco. In manette sono finiti Olivier Karrer, francese a capo del Ceed (Conseil européen des enfants du divorce), Silvia Kalina, Bjorn Schallmey, Kimberly Hines.

Il Ceed è, secondo le stesse parole riportate nel suo sito, una “associazione di genitori e nonni vittime di rapimenti internazionali di bambini” che ha come principale obiettivo il contrasto alle decisioni dello Jugendamt tedesco, lo stesso che decise di assegnare al padre in Germania i due figli della Colombo. Un bambino rapito valeva 10mila euro.

Capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, è Karrer, il quale avrebbe promosso l’associazione a delinquere “dotata di mezzi, di denaro, nonché di appoggi logistici in diversi Paesi europei ed extraeuropei, finalizzata a sottrarre, dietro compenso, una serie indeterminata di minori oggetto di contesa tra genitori tedeschi e genitori di diversa nazionalità”. Il tutto, sempre secondo l’accusa, “sotto l’egida dell’attività statutaria legale dell’associazione Ceed” (di cui tutti gli arrestati facevano parte) formalmente operante a livello internazionale per finalità lecite. Ossia la promozione di campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica in relazione alla tutela dei genitori divorziati asseritamente privati dei figli avuti dal genitore di nazionalità diversa, in particolare tedesca”.
L’associazione metteva a disposizione dei genitori che volevano rapire i figli affidati all’altro coniuge, barche, documenti falsi, sistemi di comunicazione non rintracciabili, e anche “matrimoni”. Ossia la possibilità di far sposare il “protetto”, dopo la fuga con i bambini, con un’altra persona in un altro Stato, come copertura. Lo si evince dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Luigi Varanelli. Nel caso del rapimento dei figli della Colombo, su mandato della stessa donna, Kimberly Hines, cittadina americana e una dei quattro arrestati, avrebbe procurato alla donna milanese “la disponibilità di un’imbarcazione idonea alla traversata del Tirreno, al fine di consentire la fuga in Francia” o in un altro Paese. Il piano venne sventato grazie alle indagini della squadra mobile con intercettazioni telefoniche e ambientali. Alla Colombo, inoltre, scrive il gip, era stato suggerito “una volta giunta in Libano”, Paese che doveva essere la meta finale della fuga, “di sposare” un cittadino libanese, conosciuto ai partecipanti all’associazione, “al fine di acquisire la cittadinanza.

Agli arrestati, a vario titolo, sono contestati nell’ordinanza tre casi di sottrazioni di bambini: i due figli della Colombo; la figlia di una tedesca, Silvia Kalina, anche lei fermata con mandato d’arresto europeo; un bambino portato via al padre tedesco su ‘commissione’ della madre polacca. Su un’altra decina di episodi che coinvolgono diversi Paesi europei, invece, stanno indagando gli inquirenti. I soldi, prezzo dei rapimenti secondo l’accusa, venivano versati a Karrer, accusato anche di maltrattamenti per la sparizione dei bimbi della Colombo: in un caso a una persona sarebbero stati richiesti 50mila euro. Un quinto appartenente all’associazione per delinquere, sul quale pende un altro mandato d’arresto, è ancora irreperibile.

DirittoeMinori aveva scritto di associazioni a delinquere mascherate da associazioni a tutela della donna e/o dell’infanzia e specializzate nel costruire false accuse di maltrattamenti e/o pedofilia per sottrarre i figli dei divorziati: si tratta di altre associazioni che assolutamente nulla hanno a che fare con la presente notizia.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/18/news/presa_la_banda_dei_ladri_di_bambini_sequestravano_i_figli_dei_divorziati-39279818/?ref=HREC1-9

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Una risposta a Presa la banda dei ladri di bambini sequestravano i figli dei divorziati

  1. Maria scrive:

    Per quale motivo le altre accuse, per es di maltrattamenti, sono false, mentre le accuse mosse alle persone di cui parla l’articolo e fabbricate SOLO e SOLTANTO sulla base della FALSA TESTIMONIANZA di una certa ***, donna con numerose precedenti condanne per frode, sarebbero vere ??? La ***, già condannata per frode, questa volta e solo questa volta avrebbe detto la verità?

    [admin: abbiamo omesso nomi contenenti accuse verso persone che non conosciamo e che non possiamo verificare]

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