Matteo Sereni: un altro papà separato accusato di abusi sulla figlia

 L’accusa è di quelle pesanti e per questo deve esser presa con la dovuta cautela, Matteo Sereni portiere di Lazio, Torino e Brescia e adesso svincolato è accusato dalla ex moglie di aver abusato della figlia di 8 anni. I rapporti tra Matteo Sereni e la sue ex moglie sono notoriamente tesi tanto che lo stesso portiere dopo una partita contro il Brescia ebbe un duro sfogo nei confronti della moglie accusandola di impedirgli di vedere i figli.

Stando alle indiscrezioni che trapelano tra 15 giorni ci sarà un nuovo incidente probatorio con gli inquirenti che cercheranno di verificare la veridicità dei racconti della piccola oppure è una infelice trovata nella guerra tra marito e moglie dopo un amore finito male. Per completezza d’informazione c’è da dire che una prima perizia ha scagionato Matteo Sereni considerando le accuse mosse dalla moglie Silvia Cantoro infondate.

La notizia ha comunque destato scalpore tanto da costringere il legale del portiere ad intervenire a tutela dell’immagine del suo assistito “Sono accuse infondate, esiste gia’ la consulenza di un perito d’ufficio che ha escluso ogni tipo di abuso” ha riferito all’Ansa l’avv. Massimo Boggi che ha poi concluso “Ci riserviamo ogni azione a tutela di Sereni”

Gli inquirenti al momento non escludono nessuna ipotesi tenendo in considerazione anche il tentativo di vendette da parte di Silvia Cantoro nei confronti di Matteo Sereni. I due adesso in guerra un tempo erano affiatatissimi tanto da dividere oltre la vita privata la gestione del lavoro con la Cantoro in persona a fungere da agente procuratore.

[Fonte]

Non entriamo nel merito della vicenda, che verrà chiarita dagli organi competenti.

Come considerazione generale ricordiamo la attuale situazione di emergenza: ormai l’80% degli accusati di pedofilia sono papà separati coinvolti in separazioni conflittuali che risultano innocenti nel 96% dei casi.   Tali infamie — nel gergo del femminismo americano la falsa accusa di abusi è chiamata “pallottola d’argento”— hanno ormai colpito anche un illustre Magistrato di Roma, padre di un padre separato.

Una falsa accusa di abusi è, per il minore coinvolto, devastante quanto un vero atto di pedofilia: a tale conclusione è giunta una ricerca pubblicata su Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza.

Sebbene tale abuso inverso sia ormai la più diffusa forma di pedo-criminalità, chi lo compie raramente riceve condanne: si preferisce fingere di credere che abbia agito “in buona fede”.

Se la magistratura non porrà fine a tale scempio procedendo ex art. 111, 368, 572, 609quinquies del codice penale nei confronti delle pedo-calunniatrici e dei loro complici (avvocati, abusologi, negazionisti dell’alienazione genitoriale…) nonché con la decadenza della potestà genitoriale ex art. 330 c.c. è da temere che qualcuno potrà arrivare a salvare dei bambini facendosi giustizia da solo.

L’associazione ADIANTUM a tutela dei minori scrive:

O lui è responsabile penalmente degli abusi di cui la ex moglie lo accusa, oppure è vittima di false accuse da parte di lei, che se ne assumerebbe, parimenti, la responsabilità penale. E pertanto, nel primo caso, la storia rappresenterebbe l’emblema di una genitorialità malata e assurdamente spattacolarizzata dallo stesso carnefice; nel secondo, al contrario, essa si eleverebbe a simbolo estremo delle vittime di calunnia, che sarebbe stata scagliata con ferocia da una donna malevola, a dispregio di una genitorialità sana.

Quale che sia la verità, ADIANTUM si insinuerà quale parte offesa negli eventuali futuri procedimenti penali a carico di chi tra i due, del rispettivo emblema, sarà protagonista e artefice. Se Matteo Sereni verrà rinviato a giudizio per pedofilia (beninteso, con prove inconfutabili – niente strane teorie di difficile applicazione), i bambini e la mamma ci troveranno dalla loro parte, pronti a costituirci come parte civile.  Ma se si trattasse di una calunnia (anche semplicemente tentata, con archiviazione delle accuse), ADIANTUM non mancherà di sollecitare l’invio degli atti alla procura competente, contro colei che l’avrebbe perpetrata, chiedendo allo stesso modo la costituzione di parte civile in un auspicabile giudizio penale.

 

 

 

 

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Una risposta a Matteo Sereni: un altro papà separato accusato di abusi sulla figlia

  1. bruna scrive:

    certa dell’innocenza del portiere, conoscevo entrambi i coniugi quando ancora erano felicemente sposati, lui un bravo ragazzo, lei [XXXXX testo omesso dal moderatore XXXXX], adesso lui sta con una modella italiana, bellissima e intelligente, Matteo vincerai questa battaglia, sappiamo tutti che [XXXXXX], ed anche i giudici se ne renderanno conto!!!!

    ti abbraccio

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