I giuristi democratici

Gruppi femministi spesso riportano opinioni dei “giuristi democratici” contro l’affido condiviso.  Chi sono questi “giuristi democratici”?    Anche se il nome farebbe pensare ad austeri magistrati, si tratta di una organizzazione fondata da due comunisti, Umberto Terracini e Ugo Natoli.

Muro di Berlino: un cittadino cerca di fuggire prima di venire colpito dai cecchini

“Democratico” è una etichetta che i comunisti attribuivano a proprie dittature: ad esempio la Repubblica Democratica Tedesca (DDR) innalzò il Muro di Berlino per impedire ai propri cittadini di fuggire; la Repubblica Democratica Popolare di Corea è ancora oggi il nome sotto cui tenta di mascherarsi la dittatura comunista in Corea del Nord;  “democratica” si auto-definiva la Romania di Ceausescu, il dittatore che ambiva al Premio Nobel per la Pace ma finì fucilato in seguito ad una condanna per genocidio.

Nel loro sito facebook i giuristi democratici si presentano come organizzazione ancora oggi “orientata politicamente a sinistra”.

Dalla sezione “genere famiglia” del sito web dei “giuristi democratici” leggiamo l’unico articolo che appare privo nel titolo delle tipiche parole del femminismo

Però la speranza che si tratti di una difesa del diritto dei bambini alla famiglia cade fin dalla prima frase:

Il movimento delle donne ha nei suoi primordi considerato la famiglia come istituzione patriarcale […]

(Il “movimento delle donne” è come le femministe chiamano il femminismo, sebbene anche in Svezia il 99% delle donne abbia rifiutato il partito femminista).

L’articolo prosegue con l’attaccare la Chiesa, rea a dire della Coccia di non capire che oggi la famiglia sarebbe anche omosessuale e che “il matrimonio oggi è diventato assolutamente secondario”, per arrivare ad un duro attacco contro l’affido condiviso:

Ancora oggi non va così male fino a quando la donna ha la “copertura” dei figli, successivamente, quando i figli crescono e scelgono autonomamente, la precarietà, soprattutto per chi non lavora si fa totale, perde la casa coniugale se la casa è del marito; perde l’assegno di mantenimento […]

Capiamo bene che i figli sarebbero copertura per ottenere mantenimenti e case??

Segue un attacco contro la proprietà privata: pare che gli ex-mariti non gradiscano venire sbattuti fuori dalla propria casa e dover mantenere la ex-moglie ed i suoi amanti:

se poi dopo anni [la Donna] si rifà una vita con un’altra persona, ebbene, in quel caso il diritto di proprietà ricompare in tutta la sua devastazione sociale e la donna lascerà la casa e perderà l’assegno.

La Coccia prosegue con un attacco contro i Tribunali dei Minorenni:

il TdM, sorto da una legge fascista del 1935, ha allargato le sue competenze a seguito nell’introduzione del divorzio nel nostro ordinamento, anno 1970, concessione legislativa alla DC e alla Chiesa come contraltare alla legge che a dire degli antidivorzisti avrebbe comportato lo smembramento delle famiglie.  Il TdM divenne perciò un’accolita di cattolici integralisti […].    Il TDM è sostanzialmente una struttura repressiva, direi di classe

Non manca un attacco contro “il maschio” e contro la lobby dei padri separati (!?)

Quali sono gli equilibri che ha spostato la legge sull’affido condiviso?

Ha restituito al maschio l’idea megalomana e astratta che si può fare a meno delle donne: il maternage per l’uomo si esaurisce a saper dare il biberon e cambiare il pannolino, fare il bidet e badare all’alimentazione.

L’idea riduttiva è che si bada ad un figlio come ad un cagnolino e che quindi la donna è solo una riproduttrice.

In cambio il maschio ha intensificato il suo rapporto col danaro-potere, con l’idea adolescenziale che tutto si potrà sempre fare con l’idea capitalistica che tutto si può comprare.

Questa è l’idea portante di potenti lobby come quella dei cd “padri separati” che, non paghi delle vittorie già conseguite, nel vuoto generale, propongono di arrivare nall’affido paritetico, già sperimentato in Francia

L’autrice di questo articolo firmò l’appello “VOTA COMUNISTA” alle elezioni del 2009; i comunisti ebbero un tracollo elettorale e vennero estromessi dal Parlamento.

Un lavoratore che oggi vota per la sinistra vota anche per questo femminismo contro l’affido condiviso.

Ad esempio, Alessandro C., arrestato per aver tirato pietre contro i poliziotti alla manifestazione di Roma del 15 ottobre 2011, nega di essere un black-block e si scusa così in una lettera:  racconta che era un onesto lavoratore e papà, fino a quando la moglie accusandolo falsamente gli ha portato via la casa, i figli, sostituendolo con l’amante.  Ora lui vive in una roulotte, deve mantenere tutti, femministe deridono il suo dolore.

I giuristi democratici annunciano “assistenza legale gratuita” ai manifestanti: assisteranno anche Alessandro C.?   Contro la polizia o contro chi gli ha levato la casa?

Fra una settimana si vota in Spagna, dove la sinistra è apertamente accusata di nazi-femminismo.  Quando il senato si è interessato di affido condiviso solo il Partito Socialista Operaio si è opposto; quando il governo regionale di Aragon ha approvato l’affido condiviso solo Sinistra Unita ha votato contro; quando anche il governo regionale di Valencia ha approvato l’affido condiviso, la sinistra al potere nel governo centrale ha tentato di bloccarlo come incostituzionale.  Per la sinistra la scelta sarà se stare con i lavoratori e espellere le femministe, o stare con le femministe e perdere il voto dei lavoratori: 4 milioni di elettori potranno negare il voto alla sinistra femminista.

[Aggiornamento: nelle elezioni spagnole il partito che aveva messo femministe al potere ha ricevuto la più pesante batosta elettorale della sua storia]

 

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7 risposte a I giuristi democratici

  1. Dario scrive:

    Pazzesco!
    In pratica un uomo quando si separa diventa di fatto un prigioniero politico.
    E che le sue idee siano di sinistra o di destra conta ben poco, ormai.

  2. Pierpaolo scrive:

    Il femminismo è zavorra per la Sinistra, che non riesce a decollare.

  3. nientedinuovo scrive:

    News,
    Ma di cosa stai parlando??????
    Alessandro C. ha tirato sassi alla Polizia. E se faceva male a qualcuno che era lì solo a fare il suo lavoro? E tu ti preoccupi del fatto che un gruppo a te avverso lo difenda o meno? Ma ti rendi conto dei paradossi con cui andate avanti?

  4. NEWS scrive:

    certamente un gesto criminale. Ma qui ha interesse la causa insolita del gesto

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