Come dimezzare gli omicidi familiari

Non si riesce ad arginare gli omicidi familiari perché non si vuole capire che non sono omicidi familiari.

Al contrario, sono causati dalla fine della famiglia: la maggior parte degli omicidi in ambito domestico avvengono infatti al momento della separazione di coppie con figli. Si tratta di una cinquantina di casi all’anno, spesso accompagnati dal suicidio dell’omicida, che nella maggior parte dei casi è il marito.  Vicende legate a matrimoni finiti o nell’ambito di procedure di separazione gravemente conflittuali.   In particolare l’affidamento dei figli — dopo l’entrata in vigore della legge sull’affido condiviso, l’ondata di calunnie per accaparrarsi i figli, la mancata applicazione della legge — sta diventando l’origine di uno dei fenomeni più preoccupanti del nostro Paese: la lotta per ottenere i figli contesi.

La causa principale di tante stragi è riconducibile all’iniquità delle attuali separazioni: se tante persone magari non più giovani rischiano improvvisamente di perdere i figli, di trovarsi sotto un ponte per dover mantenere chi li ha ridotti in tali condizioni, è inevitabile che qualcuno perda la testa e si butti dal ponte, magari portando con se la persona che vede come colpevole.  Seppur ingiustificabile, questa è una comprensibile ed inevitabile reazione umana, frutto di disperazione e senso di ingiustizia.

Ed infatti molti di questi omicidi avvengono dopo una sentenza percepita come iniqua, confermando il nesso causale.   Un Pubblico Ministero ha dichiarato che per un uomo «è più facile uccidere la moglie che venire a capo di un divorzio difficile», e  l’iniquità sessista è confermata dalle statistiche: le mogli pagano il 4% degli assegni di mantenimento ed ottengono la casa coniugale nell’87% dei casi, per non parlare dell’affido dei figli. Come scrive il vice presidente della Corte Costituzionale, Ferdinando Santosuosso, “oggi appare spesso che per donne svagate o intraprendenti il matrimonio sia considerato come la vittoria di un concorso o un contratto di assicurazione”.

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Esiste una chiave di lettura alternativa: secondo l’ideologia femminista è tutto colpa dei maschi cattivi, quindi occorrono leggi ancora più anti-uomo: chi viene accusato di stalking o violenza dovrebbe andare in carcere prima del processo.

L’effetto di rendere la giustizia ancora più ingiusta sarebbe far aumentare le violenze e gli omicidi, come infatti accaduto dove queste misure sono state adottate:

  • Negli Stati Uniti, il tasso di omicidi familiari è del 60% più alto nei 23 stati che hanno varato leggi femministe (carcerazione preventiva sulla sola parola della accusatrice) rispetto agli stati che non le hanno varate.   Due esempi.  1) Nel proteggere le donne ratificando alla cieca le loro accuse, un giudice ha condannato un uomo senza accorgersi che non era uno stalker ma un presentatore televisivo che in uno studio a 2000 km di distanza aveva espresso un’opinione che non era piaciuta all’ascoltatrice.  2) Un papà è stato condannato a prendere i figli senza scendere di macchina: quando suo figlia è caduta il papà è sceso per aiutarla (violando il dispositivo): la donna lo ha fatto incarcerare.  Se quella donna verrà ammazzata, si darà la colpa allo stalker uscito di galera o si capirà che il conflitto è stato causato da un sistema iniquo?
  • In Spagna le femministe al potere hanno imposto la Ley  Integral contra la Violencia de Género (che già nel nome riflette l’ideologia femminista).  Il risultato è stato un “fracaso manifiesto”, cioè un “fallimento totale”. Infatti, i casi di suicidi/omicidi sono in Spagna 500 all’anno. In proporzione alla popolazione, quasi dieci volte più che da noi.  Il Giudice familiare Serrano Castro ha definito “olocausto” quanto sta accadendo; la Giudice Maria Sanahuja ha parlato di “disgustosa violazione dei diritti fondamentali in Spagna. Si è creata una specie di follia nella legge, che crea l’abuso”.

Al contrario, questa tipologia di omicidi è esplosa dopo che il femminismo ha acceso il conflitto di genere.

Chi ha le mani che grondano di sangue per aver causato questo disastro farebbe bene ad astenersi dal tentare di risolverlo.

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Riassunto:

leggi femministe aumentano gli omicidi familiari, leggi giuste possono dimezzarli. 

Per dimezzare gli omicidi/suicidi, servono leggi eque applicate in maniera equa:

  1. vero affido condiviso e mantenimento diretto dei  figli, 
  2. fine degli espropri delle case e della proprietà privata, 
  3. fine del folle “diritto della donna” a mantenere il tenore di vita goduto durante il matrimonio, a costo della povertà per chi viene condannato a mantenerla.

Basta varcare il confine e andare in Francia per avere la contro prova: vero affido condiviso, e metà omicidi familiari.

 

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10 risposte a Come dimezzare gli omicidi familiari

  1. Pingback: » Melania Rea, vittima del femminismo?

  2. Aggiungo un punto 4 alle soluzioni proposte a fine articolo: punizioni severe (affidamento dei figli al padre, 5 anni di servizi sociali, perdita della patria potesta’, ed imposizione di accudimento dei figli) alle madri che denunciano i padri su base di menzogne e calunnie al fine di gettare discredito sulla figura paterna, radiazioni dall’albo per avvocati sciacalli, galera per i giudici (retroattiva), per gli assistenti sociali, psichiatri ecc, colpevoli di associazione a delinquere in atti pedo-criminali e crimini verso l’umanita. Un bambino crescito senza padre sara’ un disgraziato, componente malato di una societa’ sempre piu’ malata. La criminalita’ si controlla solo con punizioni severe.

  3. Se i 3 punti proposti in questo articolo fossero messi in atto, gli omicidi familiari non si dimezzerebbero, si annullerebbero completamente

  4. Pingback: Quell’incapacità di sopportare il nazi-femminismo | Centri AntiViolenza

  5. Pingback: Omicidi familiari

  6. ciccia scrive:

    Potresti mettere le fonti delle citazioni e dei casi? Mi interessano

  7. Pingback: Omicidi familiari « Rien ne va plus

  8. Solaris scrive:

    Immagino, Gabriele, che il punto 4 comprenda entrambi i genitori no? Secondo me state perdendo il nocciolo del problema dando, come al solito, la colpa di tutto alle madri.
    Spiacente, ma non condivido.

  9. Pingback: Emergenza sociale, 50 donne uccise in quattro mesi | Centri AntiViolenza

  10. Pingback: La vera causa degli omicidi-suicidi familiari | Io Donna

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