Se avete un figlio e volete appropriarvene coinvolgendolo in una falsa accusa di pedofilia contro l’altro genitore, vi occorre il supporto di alcune figure professionali:
- sicuramente un avvocato;
- almeno uno psicologo disposto a sostenere falsamente che il minore è stato abusato, meglio due;
- probabilmente un ginecologo disposto a firmare un falso certificato di pedofilia.
- un negazionista dell’alienazione genitoriale (per impedire che il bambino torni a venire accudito dal genitore calunniato);
- un politico (per intimidire anche con interrogazioni i Giudici che dovrebbero proteggere il bambino allontanandolo da voi);
- connessioni mediatiche (per andare a fare scene strappalacrime in TV fingendovi vittime del giudice cattivo).
La stragrande maggioranza dei professionisti non sono criminali, e quindi tenteranno di dissuadervi dicendovi che coinvolgere un bambino in una falsa accusa è un abuso sull’infanzia, che l’alienazione genitoriale è un abuso sull’infanzia.
Per colpa di questi moralisti, dovrete provare e riprovare fino a quando troverete i pendagli da forca disposti per soldi a devastare la vita di un bambino fingendo di difenderlo.
Questa forma di turismo sessuale viene chiamato “tour degli abusologi”.
Le capitali dell’abusologia sono le principali città italiane: Firenze, Torino, Roma, Milano… , ma qualcosa si trova anche in provincia.
Complica un po’le cose la legge che impedisce di pubblicizzare le associazioni a delinquere, per cui è inutile cercare sulle pagine gialle “avvocato specializzato in false accuse di pedofilia”. Come i pedofili, si celano dietro nomi infantili, roba tipo “centro studi cappuccetto rosso”. Il primo passo può essere difficile, ma — una volta entrati nel giro — fra colleghi sapranno indirizzarvi.
Attenzione però che alcuni abusologi più visibili per via di polemiche, attacchi e denunce anche contro CTU, Servizi Sociali, Giudici potrebbero essere talmente squilibrati da compromettere la buona riuscita della calunnia.
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