Un momento di intimità si è trasformato in un attimo di violenza per un 34enne. L’uomo, durante un rapporto sessuale con una 35enne, ha invocato il nome sbagliato. Lei per tutta risposta l’ha aggredito con una violenza tale da mandarlo all’ospedale, minacciando di castrarlo. Al pronto soccorso hanno diagnosticato una prognosi di dieci giorni.
ERRORE FATALE. Tutto è cominciato con una cena romantica con l’amante, terminata a casa di lui approfittando dell’assenza della moglie. Quando i due sono finiti a letto, però, l’uomo ha pronunciato il nome di un’altra, che non era né quello della amante né quello della moglie. La risposta violenta della donna si è scagliata prima sul mobilio della stanza, poi sull’uomo. Per sedare la lite è intervenuta la polizia.
Si veda anche: http://www.leggo.it/articolo.php?id=155751
(I ruoli di uomo e donna sono stati invertiti: vi farebbe più effetto la stessa storia se la vittima fosse una donna?)