FORLÌ – Vigilia e Natale in ascensore per una pensionata forlivese di 78 anni. Quasi 48 ore di fila prima che qualcuno desse l’allarme. La donna è rimasta chiusa dal pomeriggio di venerdì fino a ieri pomeriggio, quando un suo vicino di appartamento è rientrato e ha finalmente chiamato i soccorsi. Perchè fino a quel momento in quella palazzina di via Volturno, a due passi dal centro storico della città romagnola, non era rimasto più nessuno delle poche famiglie che vi abitano. Eccetto lei, scesa in cantina per prendere delle bottiglie d’acqua. Ma quando è tornata e ha pigiato il bottone per risalire, qualcosa negli ingranaggi si dev’essere inceppato. Tanto che l’ascensore si è bloccato all’improvviso e non ha voluto più saperne di ripartire. È in quel momento che la signora ha realizzato di essere rimasta intrappolata in pochi metri cubi, e per giunta senza telefono cellulare e senza cibo. Ha chiesto aiuto, ma ha capito quasi subito che nello stabile non c’era più nessuno: erano già tutti partiti per andare a festeggiare da qualche parte. Che avrebbe gridato a fare – ha poi spiegato la vecchietta ai soccorritori – se tanto là dentro non c’era rimasto più nessuno. Dopotutto, prima o poi qualcuno sarebbe venuto a tirarla fuori. A salvarla, oltre alla pazienza e alla forza d’animo, sono state anche quelle stesse bottiglie d’acqua che stava per portare in casa e che le avevano fatto mettere piede in ascensore. Per soccorrerla sono intervenuti i vigili del Fuoco, le Volanti del 113 e un’ambulanza del 118. Ma di quest’ ultima non c’è stato bisogno perché la signora, probabilmente desiderosa di mettere al più presto in archivio un Natale da dimenticare, ha rifiutato il ricovero: «sto assolutamente bene», ha detto convinta a sanitari, agenti e vigili del fuoco.
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