Eroine Femministe

Rompiamo il muro dell'omertà

L’associazione a delinquere di stampo femminista

Written By: Mary

Il termine “associazione a delinquere” riferito al femminismo è giustificato in quanto l’attuale epidemia di calunniatrici e false accuse contro uomini innocenti ed i loro figli è causata volontariamente da un certo tipo di femminismo, nei seguenti modi:

  1. Voci prominenti del femminismo mainstream si oppongono a rendere perseguibili le donne che fanno false accuse.  Il risultato è che le donne possono calunniare quasi con impunità.
  2. Voci prominenti del femminismo mainstream chiedono l’anonimato per le donne che fanno accuse e si oppongono all’anonimato per gli uomini accusati.
  3. Voci prominenti del femminismo mainstream hanno chiesto l’abbassamento degli standard necessari per condannare un uomo, abbandonando il principio che la colpevolezza deve essere provata al di là di ogni ragionevole dubbio per quello della preponderanza dell’evidenza, così sovvertendo le fondamenta della normale giurisprudenza: un processo onesto, un confronto alla pari, la presunzione di innocenza, il principio del “meglio dieci colpevoli a piede libero che un innocente debba soffrire”. Principi che gli uomini si erano già posti dall’alba dei tempi (Genesi 18:23-32), che facevano parte del diritto romano (Digesti 48.19.5) e del DNA della moderna giurisprudenza (W. Blackstone, Commentaries on the Laws of England, 1760). Principi talvolta violati dai regimi dittatoriali, e, dopo la caduta del comunismo, ristabiliti nella Costituzione russa (art. 49): “l’imputato non ha l’obbligo di dimostrare la propria innocenza”.
  4. Voci prominenti del femminismo mainstream pretendono l’inversione dell’onere della prova: l’uomo accusato è colpevole e rischia una lunga detenzione, a meno che non possa dimostrare la sua innocenza, magari in ordine a fatti verificatesi 10, 20, 30 o anche 40 anni prima.  pretendono che lo Stato scenda al livello dei criminali ed applichi quella che chiamano Deuce’s law: “La presunzione di innocenza non deve applicarsi ai reati sessuali. […] Chi viene accusato di reati sessuali avra` l’onere di provare la propria innocenza. Pochi innocenti verranno puniti; ciò è meglio dell’attuale epidemia di stupri, dovuta al fatto che le vittime non riescono a provare l’accusa a giudici misogeni. Le vittime decideranno se il crimine è avvenuto. La pena sarà la castrazione immediata ed irreversibile”
  5. Voci prominenti del femminismo mainstream di routine ridicolizzano i danni subiti da uomini e dai loro figli.
  6. Voci prominenti del femminismo mainstream pretendono che “bisogna sempre credere alla donna”, di fatto creando la presunzione di colpevolezza per gli uomini, da loro odiati come genere.
  7. Voci prominenti del femminismo mainstream insistono che nei report giornalistici la donna accusante venga definita “vittima”, quando nella maggioranza dei casi si tratta ormai di calunniatrici.
  8. Le statistiche sulla violenza sono state sistematicamente distorte o falsificate per creare allarmi sociali inesistenti.  Esiste ormai una industria della falsa accusa, che pur di accumulare denaro e colpire uomini e distruggere famiglie non si ferma neanche davanti alla devastazione subita dai figli degli uomini falsamente accusati.

Alla luce di questo sistema criminale e pedo-criminale, è giusto etichettare come “eroine femministe” le calunniatrici smascherate.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *


*

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>