Una volta si usava dire che la madre è sempre certa, il padre mai.
Oggi è vero l’opposto: le leggi femministe consentono alle madri di sbarazzarsi dei figli, evitando di riconoscerli, o anche abortendoli. Allo stesso tempo gli uomini sono obbligati a mantenere i figli, ovvero a dare soldi alla madre perché ne faccia quello che vuole.
Si chiama “interesse superiore del minore” e consente qualunque cosa:
- Uomo obbligato a pagare alimenti per un bambino che il test del DNA prova non essere suo figlio.
- Ragazzo vittima di una pedofila, deve pagarle il mantenimento per il figlio
- Donna offre sesso orale e poi si inietta sperma con una siringa: uomo deve pagarle il mantenimento
- Lesbiche chiedono sperma, poi denunciano il donatore per farsi pagare il mantenimento
- Donna usa preservativo sporco e rimane incinta di un altro uomo: dovrà pagarle il mantenimento?
Usare i papà come bancomat ed i bambini come carte bancomat è un vero e proprio stupro.
Infatti, lo stupro una volta obbligava la donna a dedicare la vita al figlio di chi la aveva violentata, impedendole di avere una famiglia o magari obbligando una intera famiglia ad accogliere il bambino. Per questo motivo originale, lo stupro è entrato nell’immaginario collettivo come reato grave.
Oggi che usa darla liberamente, le conseguenze di uno stupro sono quasi solamente psicologiche.
Mentre le femministe impongono condanne pesantissime e cercano di dilatare il concetto di violenza sessuale fino al ridicolo, mentre denunciare falsi stupri pare oramai una moda, la gravità originale del reato di stupro la subiscono invece gli uomini grazie alle leggi femministe: lo stupro della paternità.
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