Ha 50 anni ed è rimasto senza lavoro. Riesce a sopravvivere con il sostegno dei servizi sociali ma non ce la fa più a pagare l’assegno di mantenimento della figlia 21enne avuta dalla prima moglie. Per la legge però è inadempiente e quindi scatta la condanna: due mesi e venti giorni per violazione degli obblighi di assistenza familiare. E’ l’incredibile storia accaduta a Trento. L’uomo, ex autista di professione, ha un’altra bambina di 11 anni avuta dal secondo matrimonio. Disoccupato, da un anno non riesce più a versare i 250 euro alla figlia più grande. Ora il ‘paradosso’ della sentenza del Tribunale.
Il dramma dell’uomo, secondo quanto riportato dal Corriere del Trentino, era iniziato nell’aprile del 2010 quando, dopo anni di duro lavoro come autista, aveva perso l’impiego. Si era trovato a cinquant’anni disoccupato. Un colpo durissimo per lui, ma si era comunque rimboccato le maniche, anche per la sua figlioletta di soli undici anni, e aveva ricominciato a cercare un lavoro. Ma la crisi economica non aiuta e neppure l’età. Il cinquantenne si sarebbe trovato le porte chiuse da numerose ditte a cui si era rivolto e così aveva iniziato a fare piccoli lavoretti per recuperare qualche euro. Ma i soldi non erano comunque sufficienti per vivere.
Nel luglio del 2010 era stato costretto a chiedere un primo prestito al fratello perché gli avevano tagliato la corrente e l’acqua in casa perché non aveva pagato le bollette. Una situazione di disperazione che ha spinto l’uomo a chiedere aiuto ai Servizi sociali. I servizi passano 650 euro al mese per sedici mesi e poi si deve attendere altri otto mesi per prendere di nuovo qualche euro. La cifra, comunque, non basta a coprire tutte le spese e quindi il cinquantenne spesso deve ricorrere a prestiti; è impossibile per lui, quindi, versare la quota anche alla figlia maggiore.
Ma non è l’ex moglie a pretendere i soldi. La donna infatti non avrebbe mai preteso soldi da lui, ma essendo a sua volta in difficoltà economiche si sarebbe limitata a chiedere aiuto ai Servizi sociali. La Provincia di Trento nei casi in cui un genitore non versa l’assegno di mantenimento per i figli anticipa la somma disposta dal Tribunale, salvo poi rifarsi sul genitore inadempiente.
Nel momento in cui la donna ha chiesto i soldi al Servizio sociale è partita in automatico la procedura, quindi la richiesta di denaro al cinquantenne e poi la segnalazione che ha portato alla denuncia penale. E tutto questo nonostante l’uomo riesca a sopravvivere solo grazie al sussidio dei Servizi sociali. In udienza l’ex compagna ha spiegato al giudice che non vuole soldi dal suo ex, ma questo non lo ha salvato dalla condanna.
Fonte: http://affaritaliani.libero.it/sociale/a-21-anni-chiede-assegno-papa-disoccupato-condannato-al-mantenimento220212.html
Titolo originale: Trento/ A 21 anni chiede l’assegno di mantenimento: il papà disoccupato condannato a pagare
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