Diritto & Rovescio

...Le più sorprendenti sentenze

Inversione dell’onere della prova

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Quando una donna accusa l’uomo viene condannato senza prove a meno che non possa provare la sua innocenza.

 

Non pagare la prostituta è stupro. Non pagare il dentista va bene.

Sunday, December 16th, 2012

L’evidente assurdità di una legge che dilatando abnormemente il concetto di stupro tutela le prostitute prima che i lavoratori onesti  è frutto delle leggi femministe anti-uomo, ed ha conseguenze paradossali:  se l’uomo avesse pagato la prostituta e solo dopo la avesse rapinata, non sarebbe stata violenza sessuale ma un reato minore.   Eppure la prostituta avrebbe perso più soldi.

Mentre in rete girano immagini che incitano all’odontofobia, serio problema che colpisce molte persone, che fanno le femministe?  Chiedono nuove leggi contro i maschi.

 

 

 

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È giusto rendere pubblico il nome di chi accusa di essere stata stuprata?

Sunday, December 9th, 2012

In due diverse trasmissioni l’avvocato che difende un ragazzo accusato di aver stuprato una ragazza ha reso noto nome e cognome anche della accusatrice, sollevando un vespaio di polemiche: è giusto rendere pubblico il nome di chi denuncia di essere stata stuprata?

Come principio generale sì.  Molte accuse sono solo calunnie femministe, più devastanti degli stupri, e occorre proteggere non le calunniatrici ma le vittime.

Un esempio per tutti.

Il papà che ha passato 3 anni in galera lontano dalla sua famiglia per via di una calunnia femminista

Una donna denunciò di essere stata sequestrata e stuprata dal signor Warren Blackwell (nella foto con la moglie).

Senza nessuna prova oggettiva, l’uomo, incensurato, passò più di 3 anni in carcere, allontanato da sua moglie e dai suoi figli.  Si chiama “inversione dell’onere della prova” ed è una delle leggi anti-uomo ottenuta dalle femministe per calunniare gli uomini.


Fino a quando un poliziotto si decise ad indagare scoprendo che la donna aveva già falsamente accusato di stupro 7 uomini, fra cui suo padre, il primo marito, il secondo marito, un bambino (!), e che si era procurata da sola le ferite.

Abominio giudiziario possibile grazie alle leggi femministe inglesi che proibiscono di rendere pubblici i nomi delle accusatrici, in maniera che le calunniatrici possano colpire uomini a ripetizione.

La vera vittima è stata così liberata.

Alla fine Lord Campbell-Savours, approfittando dell’immunità parlamentare, se ne è fregato delle leggi femministe e per proteggere gli uomini e le famiglie ha svelato pubblicamente il nome della donna: Shannon Taylor.

Fonti: http://www.dailymail.co.uk/news/article-1287534/Innocent-Warren-Blackwell-served-3-years-false-rape-claim-fantasist.html

http://www.dailymail.co.uk/news/article-404898/Man-freed-serial-rape-accuser-remains-anonymous.html

 

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Cassazione: l’uomo può essere condannato senza prove oggettive sulla base di un racconto confuso

Tuesday, December 4th, 2012

Il caso affrontato è quello di Francesco B., muratore marchigiano di 33 anni che, al mare, incontra una ragazza ventinovenne con la quale intrattiene una relazione da maggio ad agosto del 2009. Da subito la liason è caratterizzata da modalità spinte condivise dalla donna che accetta anche di essere filmata. La storia prosegue e alterna momenti di comune accordo a altri nei quali, secondo l’accusa, l’uomo prevarica, mentre la ragazza gli chiede, invano, di smettere.

La Cassazione, sentenza 37916, nel confermare la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per l’uomo scrive che la donna ”non riusciva con certezza a rievocare i singoli episodi di violenza subiti”, separandoli dai ”rapporti volontari”.   Ma queste imprecisioni vengono giudicate essere effetto della ”alternanza” delle fasi consenso-dissenso e non hanno minato la credibilità dell’accusa.

Inutilmente l’uomo si è difeso sottolineando che, a suo parere, il racconto della ragazza non era pienamente attendibile: ella, infatti, era riuscita a descrivere puntualmente soltanto due episodi a carico dell’uomo, rimanendo molto vaga nella descrizione di altri fatti. L’imputato, poi, aveva rilevato che la donna si era sottoposta volontariamente a pratiche erotiche particolari e cio’ era provato anche dai filmati che la ritraevano in atteggiamenti sessuali”.

In sostanza, un uomo è stato condannato senza prove oggettive, sulla base della sola parola di una accusatrice, che non ha saputo nemmeno fornire un racconto coerente.  In questo modo qualunque calunniatrice può distruggere qualunque uomo, a meno che questo per tutelarsi non riesca a filmare ogni momento.

Vedi anche:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/01/cassazione-sesso-estremo-si-iniziale-non-giustifica-stupro/369691

 

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L’Inquisizione femminista contro un poliziotto

Thursday, June 30th, 2011

Un poliziotto è stato accusato di uno stupro che sarebbe avvenuto nel 1974.  La sua sorte è stata decisa in un processo femminista, in cui non ha potuto difendersi se non dicendo “è tutto falso”.  Impossibile portare prove o alibi a distanza di 37 anni.

Una sedicente vittima sostiene di aver visto una foto del poliziotto su di un giornale, di aver riconosciuto il ragazzo che la avrebbe stuprata 37 anni prima, e di aver deciso di denunciarlo.

In base alla follia femminista dell’inversione dell’onere della prova, il giudice ha dovuto decidere se distruggergli la vita sulla base del nulla.

All’annuncio della sentenza, di colpevolezza, la moglie e la figlia del povero poliziotto sono scoppiate in lacrime, urlando “Papà, papà, papà, mio dio”.

La moltiplicazione delle false accuse causata da queste leggi illiberali sta ormai trasformando la giustizia in una Inquisizione al servizio delle femministe che vogliono vendicarsi degli uomini o impadronirsi ed abusare dei figli.

Per risvegliarci da questo sonno della ragione e debellare il femminismo, occorrono processi di Norimberga in cui le nazi-femministe verranno giudicate per questi crimini contro l’umanità sulla base degli stessi standard: se un uomo le accusa, la sua parola varrà come prova di colpevolezza.  Per dopo ritornare alla vera Giustizia, quella basata sulle prove e sulla presunzione di innocenza.

 

Fonte: http://news.stv.tv/scotland/east-central/260469-policeman-on-trial-accused-of-rape/

http://www.scotsman.com/news/Cop-guilty-of-raping-sisters.6794842.jp

 

 

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