Affidiamo il ministero delle Pari Opportunità ad un padre separato

Ogni italiano, bambini compresi, ha oggi un debito di circa 30,000€. Negli anni 80 dire “i socialisti rubano” era come oggi dire “le femministe calunniano”: mentre i governi socialisti di Craxi dal 1986 al 1993 raddoppiavano il debito pubblico dell’Italia, Beppe Grillo veniva cacciato dalla RAI per aver detto quello che tutti sapevano:

Socialismo e femminismo sono sempre andati a braccetto, e la commissione “Pari Opportunità” fu istituita da Craxi nel 1983, accontentando la senatrice socialista Elena Marinucci.

Tale commissione non si è mai occupata dell’unica vera ingiustizia sessista: le sistematiche sentenze contro i padri separati ed i loro figli, situazione aggravatisi con la falsata applicazione della legge sull’affido condiviso dopo il 2006, che ha invece stimolato un’ondata di false accuse:

  • Chi paga l’assegno di mantenimento: Mogli 4%
  • Chi prende la casa coniugale: Mogli 87%
  • Chi chiede la separazione: Mogli 74%
  • Chi si suicida dopo la separazione: Mogli 7%

 

Mentre la ministra per le Pari Opportunità vara leggi sulla carcerazione preventiva abrogate in quanto anti-costituzionali, mentre associazioni di genitori promuovono una denuncia collettiva per violazione dei diritti umani presso la Corte Europea per i Diritti Umani, un paese serio dovrebbe prendere atto della situazione: levare il ministero Orwellianamente chiamato “Pari Opportunità” alle femministe ed affidarlo a chi è palesemente vittima di ingiustizie sessiste, ad opera di chi invece dovrebbe far rispettare la legge.

In un sondaggio su facebook, il 97% dei votanti si è espresso è favore di “Un papà separato che ha combattuto per i figli come prossimo ministro per le pari opportunità?”.

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3 risposte a Affidiamo il ministero delle Pari Opportunità ad un padre separato

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  2. Cla scrive:

    Cari uomini io non mi sposerò mai con queste regole
    Comunque faccio notare che ci sono molte altre discriminazioni nei confronti dell’uomo come quelle in ambito lavorativo. Perché si promuove solo il lavoro femminile, l’uomo deve crepare?
    Perché negli uffici pubblici, alle poste , nelle assicurazioni, nelle banche, negli uffici di commercialisti, nella grande distribuzione (supermercati) , nella vendita al dettaglio, negli uffici amm.ni contabili o commerciali privati lavorano nell’80% dei casi solo donne?
    Perché tra i giornalisti le neo assunte sono quasi sempre donne? Giovani giornalisti maschi sono “mosche bianche”? Perché anche in politica i neo ministri sono solo donne e poi solo persone anziane di sesso maschile?
    Lo sapevate che sotto i 35 anni le donne stanno molto meglio dei colleghi maschi sia per la disoccupazione che per salario. Perché nessuno parla di queste cose?

  3. franz scrive:

    salvo questo blog tra i links amici.

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