Perché le donne in media guadagnano di meno degli uomini?
La risposta arriva dallo studio “Il gap salariale nella transizione tra scuola e lavoro”, pubblicato dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti che verrà presentato nella Conferenza europea “Le diverse dimensioni della discriminazione” in calendario a Trani per il 9 giugno.
Le donne guadagnano di meno perché al momento della scelta della facoltà, si orientano verso studi umanistico-letterari destinati a condurle verso professioni scarsamente retribuite.
Addirittura in America esistono “facoltà di studi femministi” che sul mercato del lavoro hanno valore pari a quello della laurea in Albania del Trota. Facoltà sovvenzionate a fondo perduto nelle quali viene insegnato a odiare gli uomini utilizzando false statistiche dell’odio.
Con costanza sorprendente le donne rifuggono dalle facoltà legate a lavori a più alto reddito. Lo studio le indica con chiarezza: medicina, ingegneria, economia, matematica. Medicina a parte (dove le quote femminili e maschili si eguagliano) le facoltà più “redditizie” sono state scelte dal 65 per cento dei ragazzi del campione e da solo il 20 per cento delle ragazze. Gli indirizzi legati alle professioni peggio remunerate (Scienze dell’educazione, Scienze umanistiche, Architettura e design) sono stati invece scelti dal 35 per cento delle femmine e dal 10 per cento dei maschi.
Si veda:
http://www.frdb.org/language/ita/topic/highlights/scheda/conferenza-unexplored-dimensions-of-discrimination
http://www.repubblica.it/economia/2012/06/04/news/stipendi_donne-36503746/
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però anche quando la donna gadagna uguale , se non di piu , dell’accompagnatore, al ristorante dà per scontato che paghi lui.