I vigliacchi che si sentono forti in un branco cercano di attaccare il più debole, quello a terra, che cerca di rialzarsi.
È ciò che sta accadendo a Dominique Strauss-Kahn, novello Dreyfuss. La sua attività è stata devastata da una falsa accusa di stupro.
Ma non bastava.
Dovunque vada trova il branco di femministe che gli gridano contro, perché non possono tollerare che un uomo sia stato riconosciuto innocente.
Torna a casa, e trova femministe urlanti.
Viene intervistato dalla stampa, e trova femministe urlanti.
Fenomeno descritto nell’articolo “Il falò delle racchie” del giornalista Pietrangelo Buttafuoco:
“radunate in pubblica piazza per inveire contro Strauss-Khan ci hanno ipnotizzato in ragione di un fatto comune a tutte le sopracitate ritratte: erano, appunto, racchie”.
Ribadito nell’articolo “Il processo Dsk fa flop ma le vetero femministe: l’uomo sempre colpevole” da Vittorio Sgarbi:
“c’è da avere paura, e da evitarle sul piano umano”.
Permettere a femministe accecate dall’odio contro gli uomini di gestire centri anti-violenza è un terribile errore, con conseguenze devastanti per i bambini che le femministe si arrogano il diritto di “proteggere”, sottraendoli per mesi ed anni all’affetto dei loro papà.