Le malattie del femminismo: la paranoia querulans

È uno dei disturbi mentali alla base del femminismo, classificato al punto 297.8 nel capitolo V del manuale diagnostico ICD-9-CM.

Le femministe affette da questa psicopatia hanno idee deliranti croniche che le portano a ritenere di aver subito gravi torti immaginari e di dover ottenere giustizia denunciando il maschio.  Esse sono capaci di vedere solo un lato della questione, il proprio, e con la loro assenza di dubbi riescono ad attivare casi giudiziari che normalmente non verrebbero aperti.

Quando nelle aule di giustizia viene loro dato torto,  delusioni persecutorie iniziano a stabilirsi nella femminista.   Accusa i giudici di corruzione, ed a volte anche i propri avvocati.  Alcune femministe affette da questo disturbo mentale lo razionalizzano sostenendo l’esistenza di una immaginaria “società patriarcale” che le opprimerebbe in quanto donne.

Nemmeno il dover pagare penali e ricche parcelle di avvocati riesce a dissuadere la femminista affetta, che continua a riproporre appelli o ad aprire nuovi casi legali, fino ad esaurire le finanze.   L’introduzione del gratuito patrocinio per le donne che fanno false accuse di violenza domestica ha limitato questa via d’uscita.

L’invenzione di internet ha aperto un nuovo fronte: femministe che passano il proprio tempo a denunciare una inesistente oppressione maschile, a diffamare sconosciuti immaginandosi di aver sventato inesistenti complotti, addirittura a cercare di sostenere che l’alienazione genitoriale non è un abuso sull’infanzia ma un complotto contro le donne.

I fuochi d’artificio arrivano quando due femministe, magari avvocate, iniziano a diffamarsi e/o querelarsi fra di loro…

 

 

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  1. […] dire chiaramente: chi è contro all’affido condiviso è brutta, acida, lesbica, querulomane, femminista, pelosa, cagna rabbiosa che usa il titolo di avvocata per sfogare l’odio contro […]

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