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Lesbismo: è anormalità? Il parere di uno psichiatra

Secondo quanto scritto sul giornale di NOW, la più potente organizzazione femminista “ogni donna deve essere desiderosa di essere identificata come una lesbica se vuole essere completamente femminista” (articolo a firma della leader femminista radicale Shelia Cronan apparso su National NOW Times, Jan. 1988).

Della situazione omosessuale parla il noto psichiatra e criminologo, professor Francesco Bruno.  Professore, ritiene l’omosessualità uno status normale?

“Come noto, la OMS ha deciso che non si debba parlare di malattia, e sappiamo con quali criteri ha scelto. Io rimango della mia idea e le denunce, o gli esposti dei gay, non mi fanno paura”.

Ossia?

“se la omosessualità non è malattia, come dice la OMS, deve però parlarsi di anormalità. Siamo nel campo, quando la omosessualità non viene scelta volutamente, di anormalità funzionali essendo il sesso volto naturalmente alla procreazione. Per farmi capire. L’omosessuale nato, lo è per una disturbo di personalità legato, probabilmente, ad una errata assimilazione dei ruoli dei genitori, o anche a cause organiche che sarebbe complicatissimo spiegare. Tuttavia, è nella stessa situazione, dal punto di vista concettuale, di chi è handicappato, sordo o cieco. Per queste categorie, con una certa ipocrisia si dice diversamente abili, non vedenti e simili. Il gay è diversamente orientato per la sessualità e quel diversamente la dice lunga sulla normalità”.

I genitori, nella sua lunga esperienza, sono contenti di un figlio gay?

“assolutamente no e ne ho avuta in cura molti. Chi dice che padre e madre sono contenti o accettano la diversità del figlio, mentono sapendo di mentire. Per due genitori, sapere che il proprio figlio ha questa orientazione, è un trauma anche grande. Magari lo superano o riescono ad elaborarlo, ma il colpo è molto forte. Questo fatto denota che anche a livello di comune sentire, e non è roba da poco, la omosessualità va considerata anormalità”.

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3 comments

  1. Ol

    Certo che usare come fonti gli articoli di Pontifex non vi rende molto affidabili…

  2. Laica

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH non mi ero resa conto che fosse Pontifex!
    Ma dai, quell’uomo è MALATO!

  3. Andrea

    Gli stolti giudicano le cose dalle apparenze, e non basandosi sull’approfondimento della realtà: perciò si fermano al pregiudizio dell’etichetta e della facile moda, della corrente dominante di pensiero (cioè sono pecoroni, o bandieruole al vento), e pensano: “i cristiani dicono cavolate”, e “i laici sono liberi nel giudizio”. Verifichiamo piuttosto la realtà, come nelle storie narrate nel blog http://omosessualitaeidentita.blogspot.it/2010/04/uscire-dallomosessualita-forum-dedicato.html

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