Torna a casa Leo, bambino privato del suo papà con false accuse

La tragedia che ha devastato la vita del piccolo Leo inizia quando la mamma, americana, si rivolge ad un centro anti-violenza italiano per sole donne.  Le operatrici, forse operando in base al femminismo, “riconoscono” che la donna sarebbe vittima di violenza e le “consigliano di lasciare il marito al più presto perché la situazione non sarebbe migliorata, ma peggiorata”.

E così due giorni dopo, il 16 Febbraio 2010, il povero Leo viene messo su un aereo per la California e così vergognosamente privato per anni del suo papà.

Passano gli anni, e cadono le solite false accuse contro il papà.  «Un Tribunale americano che dà ragione ad un papà italiano è un caso storico.  Maltrattamenti?  Falsità, la signora ha calunniato il mio cliente» dice l’avvocato del povero papà.

Oggi 2 Giugno 2012 una sentenza finalmente obbliga la donna a riportare il povero piccolo Leo dal suo papà.  Dalla lettera del papà al Presidente Napolitano emerge il timore che il figlio abbia subito l’alienazione genitoriale (PAS): l’abuso sull’infanzia che le nazi-femministe cercano disperatamente di negare per evitare di finire in galera.

L’appello del papà al Presidente Napolitano:

“Egregio Presidente Napolitano,

il mio nome è Maurizio Rigamonti.

Le scrivo come cittadino italiano ma soprattutto come padre,ormai disperato ed esausto …per le ingiustizie e i soprusi subiti fino ad ora negli USA in una vicenda che sembra non avere fine e che coinvolge vari organi governativi Italiani,come il Ministero della Giustizia,il Ministero degli Affari Esteri e il Consolato Italiano di Los Angeles.
Mi auguro che questa lettera serva non solo a far conoscere anche a lei queste realtà ma che con la sua attenzione aiuti e tuteli tutte quelle persone che come me si ritrovano a vivere situazioni di questo tipo e che distruggono la vita di tanti bambini indifesi,utilizzati come armi per distruzione di famiglie….

Quello che sto per raccontare con tanta frustrazione,amarezza e che alla fine risulterà anche grottesco è pura realtà vissuta innanzitutto da MIO FIGLIO,da ME PADRE e dalla MIA FAMIGLIA!
Cercherò inoltre si essere sintetico e tralasciare la miriade di disgustosi dettagli che fanno diventare ancora più raccapricciante questa vicenda.

Questa terribile storia inizia il 16 Febbraio 2010,con il rapimento di mio figlio Leonardo di anni 4 e 5 mesi,CITTADINO ITALIANO,NATO E CRESCIUTO E RESIDENTE IN ITALIA DALLA NASCITA e precisamente a PARMA;l’artefice di questo ignobile,codardo,meschino e incivile gesto è la madre alcolista americana,che per paura di perdere la custodia del figlio in Italia causa il suo problema e la sua frequentazione all’Anonima Alcolisti,decide con la complicità e la premeditazione della famiglia,di scappare a mia insaputa a Los Angeles,invece di portare mio figlio all’asilo…

La stessa mattina mi scrive una mail dall’aeroporto di Heathrow,durante l’attesa del volo per Los Angeles,dove dichiara di essere partita senza dirmi nulla per non avere discussioni e mi rassicura dicendo di fare ritorno il 3 marzo,vado dai Carabinieri per denunciarla per sottrazione di minore e mi suggeriscono di aspettare,primo per non traumatizzare il bambino al suo arrivo negli USA,secondo per non attivare dei procedimenti prima del suo previsto ritorno.

Durante i 15 giorni della sua permanenza negli USA ci sentiamo telefonicamente e mi scrive delle email scusandosi per quello che ha fatto e affermando continuamente la sua intenzione di tornare a Parma il 3 marzo.

Il 2 marzo mi chiama dicendomi di avere l’influenza e di dover rimandare la sua partenza di qualche giorno,le rispondo di prendersi cura della sua salute e di farmi sapere la data del suo ritorno sperando che non sia l’ennesima bugia…ma proprio il 3 marzo ricevo una chiamata da un avvocato di Los Angeles che mi dice che sono sono stato denunciato per violenze domestiche e devo presentarmi presso la Corte Superiore di Los Angeles il giorno successivo per un’udienza riguardante le violenze,la separazione e la custodia del bambino….

Rimango sconvolto da queste parole tanto che rispondo…cosa?Ho sentito mio moglie 2 giorni fa e mi ha detto che avrebbe spostato la data del suo ritorno per problemi di salute..non faccio in tempo a finire queste parole che la comunicazione viene interrotta bruscamente…

Chiamo immediatamente il Consolato Italiano di Los Angeles e prendendo a cuore la mia situazione mi consigliano di fare immediatamente la denuncia attraverso i miei legali in Italia (Claudio Defilippi e Debora Bosi) per rapimento di minore e mi affidano ad un avvocato di fiducia a Los Angeles(Cinzia Catalino).
Chiamo la Catalino e mi manda via fax la delega da firmare per potersi presentare in aula visto che io sono impossibilitato a farlo fisicamente per problemi di tempistiche e di ore di volo.

Durante questa udienza non essendo io in aula a difendermi con il mio avvocato,viene emesso un ordine di restrizione temporanea nei miei confronti senza una prova e basata solo sulle parole della sua falsa testimonianza,dopo l’udienza mi ritrovo ad essere imputato di qualcosa che non ho mai commesso (nessuna denuncia in Italia o referti ospedalieri) e ad essermi negato qualsiasi contatto o comunicazione con mio figlio fisica,telefonica…
L’udienza successiva sarà il 25 marzo.

Nei giorni successivi con i miei legali Italiani facciamo richiesta tramite il Ministero della Giustizia del ritorno del minore appellandoci alla Convenzione dell’Aja e partiamo con le varie denunce presso il Tribunale di Parma e quello dei Minori di Bologna.

Nello stesso tempo anche i miei legali a Los Angeles inoltrano la documentazione per la Convenzione dell’Aja e viene fissata un’udienza per il 9 Aprile negli USA.
Parto per Los Angeles nei giorni successivi e all’udienza del 25 marzo viene deciso che questa sarà spostata a data da destinarsi e che si dovrà procedere con quella della Convenzione dell’Aja per la tutela della bambino.

Durante questo periodo,non soddisfatti del materiale a disposizione per ottenere la custodia totale di mio figlio,Leonardo viene portato da una psicoterapeuta pagata e spuntano altre accuse,abusi sessuali su mio figlio perpetrati da me e dai miei anziani genitori di 70 anni….a questo punto tutto si rivela una sorta di macchinazione ingiuriosa e senza un briciolo di etica morale!

Solo all’udienza del 9 Aprile mi viene concesso di vedere mio figlio,fuori dalla Corte,per un’ora dopo quasi 2 mesi….e mi viene data la possibilità di vederlo 2 volte alla settimana,per 3 ore e solo con il monitoraggio di supervisori da me pagati 200 dollari a visita e con il DIVIETO ASSOLUTO DI PARLARE ITALIANO ANCHE SE LEONARDO è UN CITTADINO ITALIANO E PARLA SOPRATTUTTO ITALIANO!!!!!
Decido di rimanere a Los Angeles per passare più tempo possibile con Leonardo anche se con costi enormi per me da sostenere e aspettare la data dell’udienza successiva.

Alla prima visita monitorata dopo più di una settimana,Leonardo si comporta in modo strano e riluttante,rimango sconvolto dal suo atteggiamento così ostile e diverso dall’ora passata insieme dopo l’udienza,ricca di baci,abbracci e di giochi….povero bambino stava recitando una parte a lui imposta e che reggeva a fatica….in 10 giorni era stato condizionato e manipolato a tal punto contro di me che gli era stato imposto di dare la mano al supervisore e non a suo padre,di non ricevere nulla da suo padre,niente baci,niente abbracci,ne acqua ne cibo….ma dopo 30 minuti l’innocenza e la spontaneità di un bambino prevale e ritorna ad essere più affettuoso e disponibile nei miei confronti anche se non del tutto,e mi dice che mi devo accontentare perchè non vuole forse disobbedire alle promesse fatte….

Chiaramente la visita successiva non esiste perchè viene trovata subito la scusa che Leo sta male per cui lo rivedo dopo 15 giorni per altre 2 volte e dove durante anche queste visite dopo i primi minuti di ostilità si lascia andare e mi abbraccia e mi bacia affettuosamente e mi dice quanto mi vuole bene e che sono il papà migliore del mondo!

Comportamenti di felicità e di amore nei confronti del proprio padre che chiaramente non giovano gli interessi legali della controparte,che decidono non curanti della vita e della psicologia di un bambino,di portare Leonardo in un centro psichiatrico dichiarando che il bambino dopo le visite avute con il padre manifesta atteggiamenti suicidi e autolesionistici!

Anche il mio legale Danh Luu rimane sconvolto da questa decisione e mi conferma di non aver mai visto persone e rispettivi legali arrivare a questo livello di crudeltà!

Ormai sono passati due mesi dal mio arrivo a Los Angeles e sono riuscito a vedere Leonardo solo 5 volte…e dopo la conferma della data del processo fissata per il 27 luglio decido con il cuore a pezzi di ritornare in Italia per problemi economici,per seguire il mio lavoro e per raccogliere tutte le testimonianze in Italia per il processo…..

L’ultima visita con Leonardo sarà la più bella e memorabile….ma anche la più straziante…..per 2 mesi non lo rivedrò ma dovrò convivere a Parma nella sua vera casa,con tutti i suoi giochi,i suoi vestiti e i suoi ricordi indelebili nella mia memoria….

Nel frattempo i NONNI ITALIANI non vedono e non sentono Leonardo da ormai quasi 5 mesi!!!

Arriva anche Luglio e io riparto per Los Angeles fiducioso con le testimonianze delle maestre,vicini di casa,persino le amiche della madre di Leonardo,che conoscendo la verità,decidono di schierarsi dalla mia parte.

Al mio arrivo sono felice perchè so che finalmente dopo 2 mesi rivedrò Leonardo,ma non è così,i legali della madre,diventati ormai 4 decidono che se voglio vedere mio figlio devo versare un bond da 10.000 dollari come cauzione….faccio presente che non ho questa possibilità visto che dovrò pagare la Psicoterapeuta delegata dalla Corte,tutte le relative spese legali e la mia permanenza a Los Angeles per un altro mese…

Per cui niente BOND niente visite!!!

Al primo appuntamento con il mio avvocato di Los Angeles spunta addirittura una email scritta dal loro legale in Italia (Emanuela Strina del foro di Milano) al loro legale negli USA (Peter Lauzan)che mi accusa di aver saputo tramite un testimone che VUOLE RIMANERE ANONIMO (e che non testimonierà il fatto in nessun luogo ed accasione)di avere INGAGGIATO UN KILLER IN ITALIA e a LOS ANGELES per un attentato alla vita di mia moglie e per poter fare del male anche a mio figlio!!
Questa lettera verrà usata per potermi incastrare attraverso l’FBI e messa agli atti durante il processo!

Con i miei legali in Italia decidiamo di sporgere denuncia querela per calunnie e diffamazione e di scrivere all’Ordine degli Avvocati del foro di Milano e chiedere l’espulsione di Emanuela Strina per violazione del Codice Deontologico per le gravi accuse di tentato omicidio.

Dopo aver avuto 2 colloqui con Terry Asanovich,la psicoterapeuta delegata dalla corte per la perizia sugli abusi sessuali su Leonardo,vengo chiamato per un incontro combinato di un’ora con lui e chiaramente dopo quasi 3 mesi senza vedermi e un’altro lavaggio del cervello,come da copione mi rifiuta e mi dice che io pretendo di essere buono e gentile…evitandomi e rifugiandosi dalla terapeuta….io scoppio a piangere e mi chiedo come può una madre fare una cosa simile al proprio figlio,utilizzando la sua innocenza in questo modo crudele e inumano….

Arriva il 27 Luglio e dopo 10 giorni di processo (il più lungo nella storia dei casi di Sottrazione Internazionale di Minore),dopo aver speso 40.000 dollari,dopo aver avuto 28 testimonianze scritte a mio favore,4 telefoniche dall’Italia a mio favore,1 da Los Angeles a mio favore,l’investigazione sugli abusi sessuali e le violenze domestiche effettuate dai Servizi Sociali Americani risultata INFONDATA E INCONCLUDENTE,nessuna prova concreta delle accuse fatte nei miei confronti,l’abuso di alcolici della madre confermato anche in Corte,il Giudice Marjorie Steimberg emette la sentenza e dice che sulle basi della perizia fatta da Terry Asanovich IL BAMBINO NON DEVE ESSERE RIMPATRIATO IN ITALIA CON IL PADRE perchè potrebbe subire un danno emotivo e perchè ha dimostrato di avere un comportamento ostile nei confronti del padre!!

Ma che potrà tornare in Italia solo con la madre,e solo se il padre toglierà la denuncia fatta per sottrazione di minore,solo se i tribunali Italiani emetteranno una diffida (senza nessuna denuncia)nei confronti del padre che tuteli la madre,solo se il padre pagherà tutte le spese per la madre e il figlio casa compresa…..e solo se queste ordinanze soddisferanno la Corte di Los Angeles il bambino potrà tornare in Italia….

INTANTO I NONNI ITALIANI NON SENTONO LEONARDO DA 8 MESI…..COME SE ANCHE LORO NON NE ABBIANO IL DIRITTO!

MI CHIEDO CHE TIPO DI GIUSTIZIA SIA QUESTA IN UNO STATO CHE SI RITIENE CIVILE E DEMOCRATICO!
Possibile che una persona possa scappare con un bambino in un altro stato e inventarsi tutte le porcherie del mondo senza una prova concreta!!!!
E chi sta dall’altra parte deve subire e pagare ingiustamente tutte le conseguenze per fatti ed episodi mai esisti.
SE LE PERSONE COINVOLTE IN UNA VICENDA COME QUESTA SONO RESIDENTI IN ITALIA I PROCESSI DEVONO ESSERE SVOLTI NELLO STESSO STATO E NON IN UNO STATO CHE NON HA NESSUNA GIURISDIZIONE PER L’ACCUSATO E CHE CERCA DI PROTEGGERE E TUTELARE SOLO CHI VUOLE!

Tutti i fatti elencati in questa lettera sono dimostrabili con documenti e sono a conoscenza del Ministero della Giustizia,il Ministero degli Affari Esteri,il Consolato Italiano di Los Angeles,il Tribunale di Parma e il Tribunale dei Minori di Bologna.

Distinti Saluti

Maurizio Rigamonti”

 

Si veda:

http://www.lucaconti.name/riflessioni/diritto-di-essere-padre/

http://www.alienazione.genitoriale.com/wp-content/uploads/2012/06/Italy_USA_case.pdf

 

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