Pari Opportunità o sfruttamento, violenza e calunnia di genere?

Perché tanti uomini preferiscono non sposarsi?  Perché le separazioni portano tanti uomini disperati a commettere omicidi/suicidi?   Perché sono false l’80% delle accuse di maltrattamenti fatte da donne separate?  Perché il sistema giudiziario viene accusato di allontanare bambini dai loro papà mettendoli in mano a pedo-calunniatrici alienanti?

Lo spiega la guida pratica “I diritti delle Donne” scritta da una commissione che, con Orwelliana ironia, si chiama “Pari Opportunità”.  In sostanza è lo slogan delle manifestazioni femministe “maschi affogherete nella me*da” tradotto in leggi:

  • se sei donna, sei vittima sulla parola e hai diritto al mantenimento del tenore di vita, puoi abortire e/o non riconoscere i figli.
  • se sei uomo, sei presunto violento, devi essere cacciato di casa, pagare mantenimenti e per il tuo tenore di vita c’è la mensa della caritas, devi riconoscere i figli e dare i loro mantenimenti alla madre.

 

Puoi ottenere da tuo marito un assegno mensile per il tuo mantenimento […] Tieni presente che comunque hai diritto di continuare a vivere nella stessa condizione economica di prima della separazione.

 

Puoi: chiedere che i figli siano affidati a te

 

Puoi: ottenere da tuo marito un assegno mensile per il contributo al loro mantenimento

 

Puoi: continuare ad abitare nella tua casa, anche se il contratto d’affitto e intestato a tuo marito o se la casa e di proprieta di tuo marito.

 

Puoi: chiedere gli assegni familiari percepiti da tuo marito.
Se divorzi puoi:
– sposarti nuovamente;
– avere diritto all’assegno di divorzio indicato dalla sentenza;
– ricevere una percentuale della liquidazione del marito (il 40% di quella maturata nel periodo di matrimonio) e una percentuale della pensione dopo la morte di tuo marito, solo però se percepisci l’assegno di mantenimento.

– Se il padre naturale non vuole riconoscere il figlio, puoi rivolgerti al Tribunale per ottenere il riconoscimento.
– Se hai riconosciuto solo tu il bambino e successivamente il padre intende riconoscerlo, puoi opporti al riconoscimento
– È importante che tu sappia che non sei obbligata, solo perché madre, a riconoscere il figlio che hai partorito. Puoi dichiarare in ospedale al momento del parto che non intendi riconoscerlo e sul tuo nome verrà mantenuta la segretezza, mentre il bambino sarà dato in adozione.
Una legge prevede l’allontanamento dalla casa familiare di mariti violenti per effetto di una decisione rapida del giudice.  […]  Può essere chiesto al giudice di ordinare, in caso di necessità, il pagamento di un assegno di mantenimento a favore tuo e dei tuoi figli, eventualmente disponendo la trattenuta direttamente dallo stipendio ed il versamento diretto da parte del datore di lavoro.  […]  Non è necessario che i maltrattamenti ti siano già stati inferti, essendo possibile chiedere la misura al giudice anche sulla base di fondati motivi che i maltrattamenti vengano perpetrati […] anche se non presenti segni visibili di violenza, l’importante è che il medico rilevi anche il tuo stato di agitazione e paura.  I certificati ti serviranno per ottenere un risarcimento dei danni e per avvalorare la tua parola.

 

Potrai farti assistere da un avvocato di fiducia che, se rientri in fasce di reddito molto basse, potrà essere pagato dallo Stato; potrai anche costituirti parte civile chiedendo i danni sia materiali che morali che hai subito, nonché farti affiancare nel processo da associazioni di donne.

 

Se il tuo convivente muore a causa di infortunio sul lavoro o incidente stradale puoi chiedere il risarcimento dei danni patrimoniali a tuo favore

Se hai bisogno di un legale per difenderti o per il rispetto dei tuoi diritti puoi, se hai un reddito basso, o se non ne hai, richiedere il patrocinio gratuito.

Centro Antiviolenza per donne

Fonte: http://www.pariopportunita.provincia.tn.it/filesroot/Documents/pubblicazioni/dirittidonne.pdf


 

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Una risposta a Pari Opportunità o sfruttamento, violenza e calunnia di genere?

  1. Discriminato scrive:

    Ora vogliono regolare anche le unioni di fatto, ossia sottoporre a norme assurde anche chi aveva deciso di restare fuori da queste assurdità.

    Ormai è chiaro che queste leggi assurde sono volute dai “poteri forti” per indurci a restare soli e non costruire un nucleo familiare.

    Perché viene fatto tutto ciò?

    Alcune mie considerazioni:
    Restando soli si è più “deboli” proprio perché nessuno si occuperà di noi in caso di necessità o difficoltà. Per questo motivo si è più inclini ad accettare proposte lavorative anche meno dignitose e si trascorre più tempo ad ascoltare quello che la comunicazione di massa ci offrono come nuove e giuste riforme.

    Inoltre i single consumano il doppio e sprecano di più. Ciascun single (e non una coppia) dovrà comprarsi un’auto e quindi un’assicurazione, una casa, uno o più televisori, un arredamento completo etc . etc Inoltre si è costretti in tutti modi a trovarsi un lavoro, raddoppiando l’offerta di lavoro per le aziende che a quel punto non penso proprio pagheranno di più i loro dipendenti (legge della domanda e dell’offerta).

    In futuro vedremo sempre più donne single con figli, agevolate nel lavoro e defiscalizzate per mantenere la prole oltre a un uomo discriminato dal lavoro dipendente e più tassato della donna. Si darà enfasi a questa super donna che dovrà fare figli e mantenerli (con una sorta di contributo sociale realizzato attraverso una diversa tassazione che chiamerei più propriamente una elemosina forzata) al fine di mantenere stipendi più bassi per favorire le aziende.

    In realtà le donne saranno più schiave delle aziende di quanto non lo siano ora perché più sole e con figli.

    Del vecchio modello di famiglia vi verrà detto che era una fesseria.

    Contenti ?

    Questo nuovo mondo sarà fondato sulle aziende e tutto ruoterà attorno alle esigenze delle aziende e non dell’uomo/donna.
    Guardate agli USA, patria del capitalismo. Il femminismo, l’odio e la rivalità tra i sessi sono stati utilizzati come strumenti per favorire le imprese

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