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Una mamma scrive ai papà separati: è impossibile proteggere i bambini dalle nazi-femministe combattendo in modo pulito

Saturday, December 24th, 2011

«Quando decisi di divorziare (ero annoiata) andai da 3 diversi avvocati. Tutti mi chiesero se mio marito mi abusava. Mai, in nessun modo mio marito si è comportato male con me. Con mio grande stupore, tutti e tre gli avvocati mi dissero la stessa cosa: se non accusavo di abusi mio marito, non avrei ottenuto l’affido esclusivo dei figli. Se lo avessi accusato, avrei ottenuto tutto e anche di più. Quando chiesi come avremmo provato le accuse, mi dissero che i giudici non richiedono prove, di andare ad un centro anti-violenza, che mi avrebbero aiutata supportando le mie accuse di abusi. […] Non avendo soldi per gli avvocati, seguii il consiglio. Con riluttanza, portai i bambini al centro.

Non potevo credere a quello che vedevo. Fuori, appariva come il pubblico vorrebbe vederlo. Dentro, una verità molto diversa.


Era una specie di culto. Odiare gli uomini la prima priorità. […] Seguendo il loro progetto, avrei ottenuto non solo l’affido esclusivo, ma anche la macchina, la casa, il terreno, e soldi per il resto della mia vita. […] Vidi l’uomo che era stato mio marito distrutto: emotivamente, finanziariamente e fisicamente. Ottenni l’affido esclusivo dei figli, l’allontanamento del padre da casa, e nel supremo interesse del minore, la casa e la macchina.

Fu anche incriminato. L’uomo che con me aveva messo al mondo i nostri figli, aiutato a crescerli, che li amava teneramente, fu obbligato a starne lontano, a mantenere me (più di quanto avessi bisogno) e loro. Lo distrussi, lasciandolo con poco per sopravvivere.

*   *   *

Mio fratello sta ora combattendo per i suoi figli, e la sua ex sta usando la stessa tattica che mi hanno insegnato al centro. Mio fratello è ridotto come il mio ex.

Sapendo come ho distrutto il mio ex, e capendo il male che ho fatto, cerco di aiutare mio fratello. È stato sbattuto fuori da casa sua e vive con me. È iscritto ad una organizzazione di padri separati e riceve messaggi sull’affido condiviso, etc.

Questi gruppi devono smetterla di combattere in modo pulito.

In tutta onestà, è impossibile compiere atti peggiori di quelli che le femministe hanno già fatto. Per molti anni petizioni, campagne… non hanno portato a niente. I media, gli avvocati, i politici, la gente comune già conoscono le ingiustizie subite dai padri, e nulla cambia.
Il cambiamento arriverà solo se forzato. Non so cosa occorra fare, ma continuare così è inutile. […]

So che ci sono vere femministe come Erin Pizzey che combattono per la vera eguaglianza.
Dobbiamo fermare le femministe radicali, che non capiscono che quello che ottengono oggi produrrà domani la devastazione. Vogliono solo una cosa, appropriarsi di tutto per loro stesse, senza badare al prezzo pagato da altri.

Lettera firmata»

 

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