Liberate Mohammadi Sahinek

La donna, iraniana, è stata condannata alla lapidazione per adulterio.  Ed anche per avere ucciso il marito con una scossa elettrica infierendo sul suo corpo insieme ad un amante.   È rea confessa, ma il suo avvocato sostiene che è stata torturata per estorcerle la confessione.   Per il presunto omicidio è stata condannata alla morte mediante lapidazione, poi commutata in 10 anni di carcere.

 

Si moltiplicano gli appelli internazionali per chiederne la scarcerazione: “la libertà è diritto di ogni essere umano”.

Il Presidente del Brasile le ha garantito diritto di asilo.

Una organizzazione umanitaria italiana ha scritto al presidente dell’Iran per chiedere un atto di compassione per Sakinek.

Milioni di persone hanno messo su FaceBook la sua foto in segno di solidarietà.

Alle manifestazioni e petizioni per chiederne la liberazione hanno aderito intellettuali e giornalisti di sinistra, così come semplici cittadini.

Da più parti si chiede l’intervento del Vaticano, che segue la vicenda con attenzione e compassione.

Si veda anche: https://www.centriantiviolenza.eu/comunicazionedigenere/2011/12/27/liberate-mohammad-henikas/

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