Sentenza 18618/2011: donna chiede la separazione, uomo la accusa di avere un amante, giudici assegnano alla donna la casa coniugale ed un mantenimento di 1200€ mensili più tre mantenimenti di 1000€ mensili cadauno a nome di ciascuna delle tre figlie, domiciliate presso la signora, sebbene l’uomo lamenti che il totale (4200€ al mese) superi il proprio reddito. [Fonte]
Il principio giuridico in base al quale cose del genere sono possibili è una interpretazione “femminista” della legge in base alla quale la donna avrebbe diritto al mantenimento del tenore di vita goduto durante il matrimonio.
Tale interpretazione non è mai stata democraticamente esplicitamente approvata in Parlamento, ma viene applicata.
Al contrario, l’affido condiviso ed il mantenimento diretto dei figli sono legge per davvero ma non vengono realmente applicati, secondo quanto sostenuto da un ricorso collettivo di cittadini italiani presso la Corte Europea per i Diritti Umani.
Nel frattempo, per evitare in caso di separazione di finire sotto ad un ponte per garantire il tenore di vita della donna separata, non rimane che applicare una sana vita francescana “due cuori ed una capanna” e le virtù dietologiche del cetriolo.
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Una risposta a Cassazione: tenete la moglie a stecchetto