Gardner era un pedofilo e Gesù era un violento?

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Ovviamente no.

Ma i genitori che alienano i figli sono manipolatori e/o disturbati: piuttosto di riconoscere che compiono un abuso che deve essere fermato con la revoca della potestà genitoriale se non con il carcere, cercano di diffamare e calunniare Richard Alan Gardner, il professore di psichiatria “colpevole” di aver nel 1985 dato il nome di Sindrome di Alienazione Genitoriale a tale forma di lavaggio dei cervello.

Tanto ormai è morto e non può denunciarli, come ammette un avvocato che difende genitori alienanti, e che è stato ripudiato dal proprio padre.

Schopenhauer diceva che la verità attraversa tre fasi: prima viene ridicolizzata, poi osteggiata violentemente, infine accettata come palese.  Con l’alienazione genitoriale siamo ormai alla terza fase: tanti studiosi hanno contribuito a chiarirne i meccanismi, per cui questo accanimento contro il pioniere prof. Gardner ormai serve solo a dequalificare chi lo pratica; le persone normali potranno sorridere su tanta fantasia malata contro il povero professore:

  1. Non era professore;
  2. Non era psichiatra (balla attribuita a femministe spagnole);
  3. La Spagna rifiuta le sue teorie;
  4. Non era laureato in medicina e chirurgia;
  5. Era un agente della CIA che induceva false memorie (balla attribuita a femministe argentine);
  6. Ha fondato una casa editrice perché nessuno pubblicava le sue teorie;
  7. I suoi scritti contengono messaggi subliminali;
  8. Le sue teorie sono scienza spazzatura;
  9. Ha distrutto la vita di migliaia di famiglie;
  10. Procuratori americani scrivono che la PAS minaccia il sistema legale;
  11. La PAS non viene ammessa nelle corti americane perché non soddisfa i criteri Kelly-Frye;
  12. Scriveva a favore della pedofilia.
  13. Era un pedofilo che prendeva farmaci per autocastrarsi; si è suicidato per il rimorso.

Siccome le ultime diffamazioni sono particolarmente infamanti, è bene chiarire come sono state costruite.

In merito alla diffamazione 13, la realtà è che il prof. Gardner in tarda età si ammalò di distrofia simpatica riflessa, malattia molto dolorosa che lo portò al suicidio.  L’operazione mediatica di screditamento è arrivata al punto di diffondere su internet l’autopsia: la presenza di antinfiammatori, analgesici e anestetici comunemente usati nella terapia del dolore è stata interpretata come autocastrazione chimica.  Basterebbe dire che chi sostiene tale teoria risulta avere precedenti penali per diffamazione ed in base alla condanna avrebbe dovuto farsi curare presso un centro di igiene mentale (fonte: internet; ma per rispetto del caso umano evitiamo di citare chi ne fa nome e cognome). In realtà, tali farmaci anti-dolorifici non sono utilizzati per l’autocastrazione medica, per la quale si usano invece farmaci ormonali come il ciproterone acetato o il medrossiprogesterone acetato.

In merito alla diffamazione 12, la posizione del professore in merito alla pedofilia è assolutamente chiara:

Ritengo sia una forma di disturbo psichiatrico. Inoltre, ritengo che coloro che commettono tali atti degli sfruttatori di vittime innocenti con poca o nessuna sensibilità per i potenziali effetti del loro comportamento sulle loro vittime. Molti sono psicopatici, come dimostra la loro incapacità di proiettarsi nella posizione dei bambini che hanno sedotto, e l’ignorare le potenziali conseguenze future sul bambino del loro comportamento abominevole.Di conseguenza, abbiamo tutti bisogno di protezione da pedofili. Il carcere è certamente un luogo adeguato per fornirci tale protezione.” (Richard A. Gardner, da The American Journal of Family Therapy, Volume 30, Issue 5 October 2002 , pages 395 – 416).

Come hanno fatto allora suoi detrattori per tentare di sostenere il contrario?  Hanno letto tutti i suoi libri estraendo frasi al di fuori del contesto:

L’abuso sessuale non è necessariamente traumatico. Il determinante se la molestia sessuale sarà traumatica per il bambino, è l’atteggiamento sociale verso questi incontri.”

Anche senza leggere il contesto, il reale significato di tale frase è facilmente comprensibile.  Il neuropsichiatra prof. Gardner ritiene che in alcuni casi l’abuso sessuale non produrrebbe traumi. Si tratta di un’affermazione risultato della propria esperienza clinica, non di un giudizio morale positivo sull’abuso sessuale. Affermare che un atto potenzialmente traumatico e moralmente inaccettabile possa in alcuni casi non produrre danni alla vittima non significa che lo si approvi o che il responsabile non debba essere punito, così come un traumatologo che scrivesse che la pirateria stradale non causa sempre traumi fisici in nessun modo starebbe giudicando positivamente la pirateria stradale.  Ovviamente altri colleghi del prof. Gardner, sulla base della loro esperienza possono dissentire (cosa assolutamente consueta in ambito scientifico) e affermare che l’abuso sessuale produca sempre traumi, ma si tratterebbe comunque di una posizione diversa sul piano scientifico, non morale.

Nella seconda parte della frase, il prof. Gardner avverte che, qualora l’abuso sessuale non abbia prodotto evidenti traumi nel bambino, c’è comunque il rischio che l’ambiente circostante (la famiglia, i conoscenti, i media) comunichi al bambino la propria angoscia ed il proprio sgomento in merito all’abuso che esso condanna, turbandone la serenità.  Il professore raccomanda quindi di tutelare la serenità del minore tenendolo al riparo dalle reazioni che questa pratica abietta suscita in chi lo circonda. Capita, ed è comprensibile, che i genitori di un bambino vittima di pedofilia vivano la situazione come una tragedia e trovino difficile dissimulare il proprio stato d’animo davanti al piccolo per preservarne l’equilibrio psicologico, così come il diffondersi della notizia dell’abuso presso i conoscenti, la scuola o i media possa creare un clima negativo nei confronti della serenità del bambino, anche se non c’è una volontà di nuocere.

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E per finire, che c’entra Gesù?  Tutti sanno che gli evangelisti hanno descritto Gesù come uomo di pace e di amore anche nei confronti del nemico, eppure anche nel suo caso, chi volesse diffamarlo potrebbe in mala fede estrarre dai Vangeli frase svincolate dal contesto generale per far credere che Gesù venga descritto come un violento:

Gesù disse ai suoi discepoli: Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada.” (Dal Vangelo secondo Matteo 10,34)
Ed egli [Gesù] disse loro: Ma ora, chi ha una borsa la prenda; e parimente una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una.” (Dal Vangelo secondo Luca 22,35)

 

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