Archive for 20 luglio 2012
La Vita è Bella
20 luglio 2012“La vita è bella” racconta la storia di un papà che, prigioniero in un campo di concentramento nazista con il piccolo figlio, riesce a fargli credere che è solo un gioco, in cui alla fine si vince un carro armato.
Ogni anno 30,000 bambini italiani vengono privati dei loro papà e resi prigionieri di un alienante mondo di odio femminista, dove i loro papà sono falsamente descritti come cattivi e “la vita è brutta”.
Sui media
17 luglio 2012Anche in Italia i media iniziano ad occuparsi del “nazi-femminismo”.
Il termine è stato ripreso da GenioDonna, testata giornalistica centrata sulle pari opportunità, che scrive:
“il nazifemminismo, quello che non disdegna nemmeno le false accuse di abusi, su se stesse e sui minori, per distruggere l’ex marito” [Fonte: genio_donna]
Il termine è poi approdato sulla prima rete nazionale, dalla voce del conduttore e giornalista Tiberio Timperi.
Ma il mezzo di comunicazione più rapido nel trattare questo nuovo fenomeno è stato internet. “Nazi-femminismo” al momento compare su 30mila pagine internet: il 2% di quante usano il termine “femminismo”. Percentuale che pone l’Italia alla pari con i paesi più avanzati: in lingua inglese 500mila pagina usano il termine “feminazi”, anche qui il 2% circa di quante usano il termine “feminism”.
Educarne cento
16 luglio 2012
L’indottrinamento dei bambini
5 luglio 2012Nelle scuole naziste i bambini venivano esortati a denunciare perfino i propri genitori, se questi pronunciavano frasi negative nei confronti d i Hitler o dell’ideologia nazista. “Spontaneamente”, bambini dovevano portare bruciare i libri “sgraditi”, o a portarli al riciclaggio, dove si sarebbero trasformati in testi “adatti”.
Allo stesso modo il nazi-femminismo oggi plagia i bambini ad odiare i propri papà, ad esempio facendo loro vedere filmati in cui gli uomini sono dipinti come violenti, e si oppone con tutte le forze alle leggi ed ai giudici che proteggono i bambini da questo abuso sull’infanzia, chiamato Alienazione Genitoriale (PAS) dagli psicologi. A tal fine le associazioni nazi-femministe specializzate in false accuse di violenza domestica raccontano che la PAS è violenza sulle donne, e le associazioni pedo-femministe specializzate in false accuse di pedofilia raccontano che la PAS servirebbe ad affidare i bambini ai pedofili. Si tratta ovviamente di bambini che, dopo accurate indagini, vengono protetti allontandoli da madri che si sono servite delle nazi-femministe per costruire infami calunnie pedofile, per venire affidati ai papà calunniati.
Le nazi-femministe non solo persistono a sostenere accuse di pedofilia dimostrate false nei Tribunali, ma calunniano anche il defunto prof. Gardner, lo psichiatra che descrisse l’alienazione genitoriale come sindrome.
La pallottola d’argento
4 luglio 2012Lo strumento ultimo per distruggere papà e bambini, la falsa accusa di pedofilia, viene chiamata «pallottola d’argento» nel gergo di quelle associazioni che aiutano le pedo-calunniatrici a denunciare falsamente i papà per allontanarli dei bambini:
Aggiunge l’Express:
Nessuno esce indenne dalle accuse, né il bambino né l’imputato né l’accusatore, ha detto il Giudice Lawrence Becuywe: dal momento in cui la pallottola d’argento viene sparata si entra nel campo della follia, odio o perversione allo stato puro.
Per le pedo-calunniatrici ed i loro avvocati può arrivare la giustizia: o quella ufficiale (la galera) o quella rapida (denuncia pubblica e/o abbattimento).
Ma le conseguenze più devastanti sono per i bambini: gli psicologi osservano che le false accuse hanno conseguenze gravi quanto la pedofilia vera e propria.