La legge vorrebbe punire comportamenti leciti (come l’inviare SMS) ripetuti in quantità eccessiva. Ma il reato penale viene definito non in termini di fatti oggettivi, bensì in termini delle sensazioni soggettive della persone che accusa di esserne vittima:

Mara Carfagna: la ministra delle Pari Opportunità che ha voluto la legge sullo stalking
«È punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque molesta o minaccia taluno con atti reiterati e idonei a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero a ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero a costringere lo stesso ad alterare le proprie scelte o abitudini di vita».
Così facendo la legge si presta ad essere usata per calunniare persone innocenti.
Ad esempio una donna separata che vuole privare i figli del loro papà può usare una calunnia di stalking per sbarazzarsi del papà che insiste a volersi prendere cura dei bambini. Addirittura la legge prevede un aggravante quando la persona accusata è un papà separato!
O ancora, se una paranoica soffre di “ansia” non tollerando altre persone, bisogna mettere in carcere le altre persone? Esempio concreto è una femminista che gestisce una pagina web pubblica, ma minaccia di denunciare per stalking i “maschi” che osano commentare.
O ancora, il corteggiamento sgradito oggi è reato penale. Anche Dante, che scrisse
Amor, ch’a nullo amato amar perdona
oggi rischierebbe la galera per istigazione allo stalking.
La legge è di scarsa efficacia, se non pericolosa, nei casi di stalking vero. Infatti, gli stalkers veri sono persone ossessionate, che rovinano anche la propria vita con telefonate, SMS, pedinamenti. Persone che avrebbero bisogno di supporto psicologico per uscirne anche nel proprio interesse si trovano di fronte ad una repressione penale che non comprendono: e questo può aggravare la situazione, che può degenerare fino ad arrivare all’omicidio. Perché ovviamente la polizia non può incarcerare per sempre qualunque persona venga accusata di stalking.
Che si tratti di una legge femminista, è provato dallo scandalo fatto esplodere da le Iene: un milione di € all’anno per il numero verde anti-stalking, ma quando un uomo prova a chiedere aiuto viene risposto che “il numero è dedicato solo alle donne”. Ed infatti il numero viene usato per dirottare donne verso centri anti-violenza legati a doppio filo al femminismo, così come il ministero Orwellianamente detto “delle Pari Opportunità”.
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/182460/golia-1522-denuncia-stalking.html