C’è una “leggerezza” diffusa alla base di stragi come quella di Trapani: quella che non coglie, spiega lo psicoanalista Claudio Risé “come il più delle volte la separazione pesi con violenza inaudita sui mariti e in particolare sui padri”.
Cosa intende dire? Che gli uomini sono più fragili delle donne? Che soffrono di più?
Non mi riferisco a fragilità e sofferenza, ma al tipo di perdita che la separazione comporta per gli uomini. Questi ultimi, nell’80% e forse più dei casi oltre a “perdere” la moglie, lasciano anche figli e casa. Si tratta di un trauma affettivo fortissimo, che comporta una perdita contestuale di identità: non a caso lo step successivo è quasi sempre la perdita del lavoro e il progressivo impoverimento.
da Avvenire del 13 gennaio 2012, pagina 13