No allo stupro delle mucche: il femminismo scende in campo per gli animali femmina
Quanto segue non è una parodia ma il vero pensiero di una femminista:
Il femminismo e l’animalismo sono alleati naturali in quanto è l’abuso delle capacità riproduttive degli animali femmina che perpetua lo sfruttamento degli animali.
Le galline ovaiole vengono stipate in gabbie per 2 anni fino a quando vengono macellate.
Le scrofe, le cui vite intere sono spese in un ciclo continuo di gravidanze e parti, sono confinate in spazi appena più grandi dei loro corpi.
Le vacche da latte sono inseminate artificialmente fino a quando con il latte finisce la loro vita. L’apparato in cui le vacche vengono trattenute durante l’inseminazione è noto come “rack da stupro”.
Il loro latte, uova e prole sono usati nel ciclo industriale, commercializzati e venduti per il consumo umano, così come i corpi delle donne sono commercializzati e venduti per il consumo maschile.
… Le ragioni citate per negare i diritti degli animali sono le stesse usate per le donne e gli schiavi negri. … La quarta ondata di femminismo deve includere l’intersezione dell’oppressione umana e animale.
http://www.thescavenger.net/feminism-a-pop-culture/feminism-must-stop-ignoring-animals-822.html
Suggeriamo alla signora di darsi da fare e mettere su un allevamento femminista, dove i tori faranno il latte ed i galli le uova. Ovviamente galletti, capponi, vitelli potranno continuare a finire in pentola.
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