Category Archives: Calunnia di genere

Calunnia di genere

Odiatrici di uomini rapirono mia figlia con false accuse

La testimonianza di Robert Gartner tratta da PsychologyToday ci fa capire perché occorre debellare il femminismo degenerato in abuso pedo-criminale sull’infanzia.

“Non dimenticherò mai il giorno che la madre (così si definiva) arrivò con una macchina carica di presumibili odiatrici di uomini per portare via mia figlia da me e da casa nostra, usando un decreto giudiziario. Disse “non ha bisogno di nulla da te”, quando le offrii di portare altre cose oltre ad una coperta. Questo cambio di custodia venne ottenuto a alle false accuse di abusi fatte dalla madre, dopo che mi ero preso curo di mia figlia per 5 anni e mezzo.

La madre fece questo con un gruppo di negazioniste dell’alienazione genitoriale. […]

Anni di amore vennero vaporizzati. Nel primo anno riuscii a vederla solo 2 volte. Anche ora che ha 24 anni, non riesce ancora a ritrovare la completa fiducia nel suo papà che la ama profondamente.”

Fonte: http://www.psychologytoday.com/blog/caught-between-parents/201105/oregon-house-passes-bill-outlawing-purposely-false-child-abuse-cl/comments

 

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Calunnia di genere

Intelligence USA smentisce calunnia femminista di massa

Susan Rice, ambasciatrice a favore della guerra in Libia, aveva denunciato, senza fornire alcuna prova, sistematici stupri compiuti da soldati di Gheddafi cui verrebbe fornito viagra.

La notizia è stata prontamente smentita da ufficiali dell’intelligence USA.

Nessun gruppo femminista ha condannato l’uso di false accuse di stupro come arma di guerra. Il loro silenzio suggerisce che potrebbero considerare le false accuse di stupro come arma legittima finalizzata al conseguimento dei propri scopi.

La falsa accusa: http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_30/farkas-viagra-ai-soldati-libici_b7de8b04-72e9-11e0-9ff4-f30aef48f116.shtml

La smentita ufficiale: http://www.msnbc.msn.com/id/42824884/ns/world_news-mideastn_africa/

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Calunnia di genere

Scuola pubblica insegna a scrivere sui muri e la calunnia femminista

Un video messo su youtube e coordinato da una docente di scuola pubblica mostra alunni minorenni che scrivono slogan su di un muro mentre una voce sostiene la colossale falsità, smentita anche da Amnesty International, secondo cui “per le donne dai 16 ai 44 anni in Europa la violenza è la prima causa di morte. Più del cancro. Più degli incidenti stradali”.

La realtà italiana (con dati simili in ogni paese europeo) è:

  • Donne uccise dal cancro: 70.000 per anno
  • Donne uccise da incidenti: 11000 per anno
  • Decessi di donne fra i 16 ed i 44 anni: 18.700 per anno
  • Donne fra i 16 ed i 44 anni uccise da uomini: circa 90 per anno

 

I soli disturbi psichici, magari amplificati da tale follia femminista, uccidono 15000 italiane ogni anno.

Il video è stato premiato da una regione rossa, magari dagli stessi che hanno utilizzato tale calunnia di genere nella loro propaganda elettorale, finendo fuori dal Parlamento:

Nelle scuole naziste veniva inculcato agli studenti minorenni l’odio razziale insegnando che i “Protocolli dei Savi di Sion” dimostravano il complotto degli ebrei per impadronirsi del potere. Sebbene fosse già stato dimostrato che tali protocolli erano un falso colossale, così come la calunnia di genere della “prima causa di morte”.

 

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Calunnia di genere

Femministe, ma ci prendete per sceme?

Un sito femminista ha inventato un’altra delle falsità volte a creare allarme sociale contro gli uomini:

in Italia il reato di violazione dei diritti d’autore ha pene più severe che ad esempio lo stupro. Quindi chi scarica un film illegalmente rischia di avere una condanna più severa di chi stupra

(non facciamo il nome di tale sito per evitare di pubblicizzarlo). Come al solito è totalmente falso. Per dimostrare che lo stupro (art. 609bis) è nella realtà punito molto più severamente delle violazioni del diritto d’autore (art. 171), e, già che ci siamo, anche dell’abuso della credulità popolare (art. 661) riportiamo i relativi articoli del codice penale:

Art. 661 Abuso della credulità popolare. Chiunque pubblicamente cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare è punito, se dal fatto può derivare un turbamento dell’ordine pubblico, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a lire due milioni.

Art. 609 bis Violenza sessuale. 
Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorita’, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali e’ punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

Art. 171 Salvo quanto disposto dall’art. 171-bis e dall’articolo 171-ter è punito con la multa da euro 51 a euro 2.065 chiunque, senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma:

a) riproduce, trascrive, recita in pubblico, diffonde, vende o mette in vendita o pone altrimenti in commercio un’opera altrui o ne rivela il contenuto prima che sia reso pubblico, o introduce e mette in circolazione nello Stato esemplari prodotti all’estero contrariamente alla legge italiana;

a-bis) mette a disposizione del pubblico, immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un’opera dell’ingegno protetta, o parte di essa;

b) rappresenta, esegue o recita in pubblico o diffonde, con o senza variazioni od aggiunte, un’opera altrui adatta a pubblico spettacolo od una composizione musicale. La rappresentazione o esecuzione comprende la proiezione pubblica dell’opera cinematografica, l’esecuzione in pubblico delle composizioni musicali inserite nelle opere cinematografiche e la radiodiffusione mediante altoparlante azionato in pubblico;

c) compie i fatti indicati nelle precedenti lettere mediante una delle forme di elaborazione previste da questa legge;

d) riproduce un numero di esemplari o esegue o rappresenta un numero di esecuzioni o di rappresentazioni maggiore di quello che aveva il diritto rispettivamente di riprodurre o di rappresentare;

e) (soppresso)

f) in violazione dell’art. 79 ritrasmette su filo o per radio o registra in dischi fonografici o altri apparecchi analoghi le trasmissioni o ritrasmissioni radiofoniche o smercia i dischi fonografici o altri apparecchi indebitamente registrati.

 

1-bis. Chiunque commette la violazione di cui al primo comma, lettera a-bis), è ammesso a pagare, prima dell’apertura del dibattimento, ovvero prima dell’emissione del decreto penale di condanna, una somma corrispondente alla metà del massimo della pena stabilita dal primo comma per il reato commesso, oltre le spese del procedimento. Il pagamento estingue il reato.

 

La pena è della reclusione fino ad un anno o della multa non inferiore a euro 516 se i reati di cui sopra sono commessi sopra una opera altrui non destinata alla pubblicità, ovvero con usurpazione della paternità dell’opera, ovvero con deformazione, mutilazione o altra modificazione dell’opera medesima, qualora ne risulti offesa all’onore od alla reputazione dell’autore.

 

La violazione delle disposizioni di cui al terzo ed al quarto comma dell’articolo 68 comporta la sospensione della attività di fotocopia, xerocopia o analogo sistema di riproduzione da sei mesi ad un anno nonché la sanzione amministrativa pecuniaria da da euro 1.032 a euro 5.164.

 

Art. 171-bis

 

1. Chiunque abusivamente duplica, per trarne profitto, programmi per elaboratore o ai medesimi fini importa, distribuisce, vende, detiene a scopo commerciale o imprenditoriale o concede in locazione programmi contenuti in supporti non contrassegnati dalla Società italiana degli autori ed editori (SIAE), è soggetto alla pena della reclusione da sei mesi a tre anni e della multa da euro 2.582 a euro 15.493. La stessa pena si applica se il fatto concerne qualsiasi mezzo inteso unicamente a consentire o facilitare la rimozione arbitraria o l’elusione funzionale di dispositivi applicati a protezione di un programma per elaboratori. La pena non è inferiore nel minimo a due anni di reclusione e la multa a euro 15.493 se il fatto è di rilevante gravità.

 

2. Chiunque, al fine di trarne profitto, su supporti non contrassegnati SIAE riproduce, trasferisce su altro supporto, distribuisce, comunica, presenta o dimostra in pubblico il contenuto di una banca di dati in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 64-quinquies e 64-sexies, ovvero esegue l’estrazione o il reimpiego della banca di dati in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 102-bis e 102-ter, ovvero distribuisce, vende o concede in locazione una banca di dati, è soggetto alla pena della reclusione da sei mesi a tre anni e della multa da euro 2.582 a euro 15.493. La pena non è inferiore nel minimo a due anni di reclusione e la multa a euro 15.493 se il fatto è di rilevante gravità.

 

Art. 171-ter

 

1. È punito, se il fatto è commesso per uso non personale, con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.582 a euro 15.493 chiunque a fini di lucro:

a) abusivamente duplica, riproduce, trasmette o diffonde in pubblico con qualsiasi procedimento, in tutto o in parte, un’opera dell’ingegno destinata al circuito televisivo, cinematografico, della vendita o del noleggio, dischi, nastri o supporti analoghi ovvero ogni altro supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive assimilate o sequenze di immagini in movimento;

b) abusivamente riproduce, trasmette o diffonde in pubblico, con qualsiasi procedimento, opere o parti di opere letterarie, drammatiche, scientifiche o didattiche, musicali o drammatico-musicali, ovvero multimediali, anche se inserite in opere collettive o composite o banche dati;

c) pur non avendo concorso alla duplicazione o riproduzione, introduce nel territorio dello Stato, detiene per la vendita o la distribuzione, o distribuisce, pone in commercio, concede in noleggio o comunque cede a qualsiasi titolo, proietta in pubblico, trasmette a mezzo della televisione con qualsiasi procedimento, trasmette a mezzo della radio, fa ascoltare in pubblico le duplicazioni o riproduzioni abusive di cui alle lettere a) e b);

d) detiene per la vendita o la distribuzione, pone in commercio, vende, noleggia, cede a qualsiasi titolo, proietta in pubblico, trasmette a mezzo della radio o della televisione con qualsiasi procedimento, videocassette, musicassette, qualsiasi supporto contenente fonogrammi o videogrammi di opere musicali, cinematografiche o audiovisive o sequenze di immagini in movimento, od altro supporto per il quale è prescritta, ai sensi della presente legge, l’apposizione di contrassegno da parte della Società italiana degli autori ed editori (S.I.A.E.), privi del contrassegno medesimo o dotati di contrassegno contraffatto o alterato;

e) in assenza di accordo con il legittimo distributore, ritrasmette o diffonde con qualsiasi mezzo un servizio criptato ricevuto per mezzo di apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni ad accesso condizionato;

f) introduce nel territorio dello Stato, detiene per la vendita o la distribuzione, distribuisce, vende, concede in noleggio, cede a qualsiasi titolo, promuove commercialmente, installa dispositivi o elementi di decodificazione speciale che consentono l’accesso ad un servizio criptato senza il pagamento del canone dovuto.

f-bis) fabbrica, importa, distribuisce, vende, noleggia, cede a qualsiasi titolo, pubblicizza per la vendita o il noleggio, o detiene per scopi commerciali, attrezzature, prodotti o componenti ovvero presta servizi che abbiano la prevalente finalità o l’uso commerciale di eludere efficaci misure tecnologiche di cui all’art. 102-quater ovvero siano principalmente progettati, prodotti, adattati o realizzati con la finalità di rendere possibile o facilitare l’elusione di predette misure. Fra le misure tecnologiche sono comprese quelle applicate, o che residuano, a seguito della rimozione delle misure medesime conseguentemente a iniziativa volontaria dei titolari dei diritti o ad accordi tra questi ultimi e i beneficiari di eccezioni, ovvero a seguito di esecuzione di provvedimenti dell’autorità amministrativa o giurisdizionale;

h) abusivamente rimuove o altera le informazioni elettroniche di cui all’articolo 102 quinquies, ovvero distribuisce, importa a fini di distribuzione, diffonde per radio o per televisione, comunica o mette a disposizione del pubblico opere o altri materiali protetti dai quali siano state rimosse o alterate le informazioni elettroniche stesse.

 

2. È punito con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da da euro 2.582 a euro 15.493 chiunque:

a) riproduce, duplica, trasmette o diffonde abusivamente, vende o pone altrimenti in commercio, cede a qualsiasi titolo o importa abusivamente oltre cinquanta copie o esemplari di opere tutelate dal diritto d’autore e da diritti connessi;

a-bis) in violazione dell’art. 16, a fini di lucro, comunica al pubblico immettendola in un sistema di reti telematiche, mediante connessioni di qualsiasi genere, un’opera dell’ingegno protetta dal diritto d’autore, o parte di essa;

b) esercitando in forma imprenditoriale attività di riproduzione, distribuzione, vendita o commercializzazione, importazione di opere tutelate dal diritto d’autore e da diritti connessi, si rende colpevole dei fatti previsti dal comma 1;

c) promuove o organizza le attività illecite di cui al comma 1.

 

3. La pena è diminuita se il fatto è di particolare tenuità.

 

4. La condanna per uno dei reati previsti nel comma 1 comporta:

a) l’applicazione delle pene accessorie di cui agli articoli 30 e 32-bis del codice penale;

b) la pubblicazione della sentenza in uno o più quotidiani, di cui almeno uno a diffusione nazionale, e in uno o più periodici specializzati;

c) la sospensione per un periodo di un anno della concessione o autorizzazione di diffusione radiotelevisiva per l’esercizio dell’attività produttiva o commerciale.

 

5. Gli importi derivanti dall’applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dai precedenti commi sono versati all’Ente nazionale di previdenza ed assistenza per i pittori e scultori, musicisti, scrittori ed autori drammatici.

 

Art. 171-quater

 

1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con l’arresto sino ad un anno o con l’ammenda da euro 516 a euro 5.164 chiunque, abusivamente ed a fini di lucro:

a) concede in noleggio o comunque concede in uso a qualunque titolo, originali, copie o supporti lecitamente ottenuti di opere tutelate dal diritto di autore;

b) esegue la fissazione su supporto audio, video o audiovideo delle prestazioni artistiche di cui all’art. 80.

 

Art. 171-quinquies

 

1. Ai fini delle disposizioni di cui alla presente legge è equiparata alla concessione in noleggio la vendita con patto di riscatto ovvero sotto condizione risolutiva quando sia previsto che nel caso di riscatto o di avveramento della condizione il venditore restituisca una somma comunque inferiore a quella pagata oppure quando sia previsto da parte dell’acquirente, al momento della consegna, il pagamento di una somma a titolo di acconto o ad altro titolo comunque inferiore al prezzo di vendita.

 

Art. 171-sexies

 

1. Quando il materiale sequestrato è, per entità, di difficile custodia, l’autorità giudiziaria può ordinarne la distruzione, osservate le disposizioni di cui all’articolo 83 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale, approvate con decreto legislativo 28 luglio 1989 n. 271.

 

2. È sempre ordinata la confisca degli strumenti e dei materiali serviti o destinati a commettere i reati di cui agli articoli 171-bis, 171-ter e 171-quater nonché dello videocassette, degli altri supporti audiovisivi o fonografici o informatici o multimediali abusivamente duplicati, riprodotti, ceduti, commerciati, detenuti o introdotti sul territorio nazionale, ovvero non provvisti di contrassegno SIAE, ove richiesto, o provvisti di contrassegno SIAE contraffatto o alterato, o destinato ad opera diversa. La confisca è ordinata anche nel caso di applicazione della pena su richiesta delle parti a norma dell’articolo 444 del codice di procedura penale.

 

3. Le disposizioni di cui ai precedenti commi si applicano anche se i beni appartengono ad un soggetto giuridico diverso, nel cui interesse abbia agito uno dei partecipanti al reato.

 

Art. 171-septies

 

1. La pena di cui all’articolo 171-ter, comma 1, si applica anche:

 

a) ai produttori o importatori dei supporti non soggetti al contrassegno di cui all’articolo 181-bis, i quali non comunicano alla SIAE entro trenta giorni dalla data di immissione in commercio sul territorio nazionale o di importazione i dati necessari alla univoca identificazione dei supporti medesimi;

 

b) salvo che il fatto non costituisca più grave reato, a chiunque dichiari falsamente l’avvenuto assolvimento degli obblighi di cui all’articolo 181-bis, comma 2, della presente legge.

 

Art. 171-octies

 

1. Qualora il fatto non costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 2.582 a euro 25.822 chiunque a fini fraudolenti produce, pone in vendita, importa, promuove, installa, modifica, utilizza per uso pubblico e privato apparati o parti di apparati atti alla decodificazione di trasmissioni audiovisive ad accesso condizionato effettuate via etere, via satellite, via cavo, in forma sia analogica sia digitale. Si intendono ad accesso condizionato tutti i segnali audiovisivi trasmessi da emittenti italiane o estere in forma tale da rendere gli stessi . visibili esclusivamente a gruppi chiusi di utenti selezionati dal soggetto che effettua l’emissione del segnale, indipendentemente dalla imposizione di un canone per la fruizione di tale servizio.

 

2. La pena non è inferiore a due anni di reclusione e la multa a euro 15.493 se il fatto è di rilevante gravità.

 

Art. 171-octies-1

 

1. Chiunque si rifiuti senza giustificato motivo di rispondere alle domande del giudice ai sensi dell’articolo 156-ter ovvero fornisce allo stesso false informazioni è punito con le pene previste dall’articolo 372 del codice penale, ridotte della metà.

 

Art. 171-nonies

 

1. La pena principale per i reati di cui agli articoli 171-bis, 171-ter e 171-quater è diminuita da un terzo alla metà e non si applicano le pene accessorie a colui che, prima che la violazione gli sia stata specificatamente contestata in un atto dell’autorità giudiziaria, la denuncia spontaneamente o, fornendo tutte le informazioni in suo possesso, consente l’individuazione del promotore o organizzatore dell’attività illecita di cui agli articoli 171-ter e 171-quater, di altro duplicatore o di altro distributore, ovvero il sequestro di notevoli quantità di supporti audiovisivi e fonografici o di strumenti o materiali serviti o destinati alla commissione dei reati.

 

2. Le disposizioni del presente articolo non si applicano al promotore o organizzatore delle attività illecite previste dall’articolo 171-bis, comma 1, e dall’articolo 171-ter, comma 1.

 

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Calunnia di genere

Le femministe hanno gonfiato anche gli stupri

Le femministe sostengono che una studentessa americana ogni 4 viene stuprata. Ogni persona mentalmente sana capisce che è una patacca colossale. Uno studioso ha oggi fornito i numeri veri: una ogni 1877 (fonte).

Il problema è che più denunce ci sono e più soldi pubblici arrivano nelle mangiatoie del femminismo. Per cui si diffondono statistiche false e si inventano stupri falsi.

La “protettrice delle studentesse” all’Università della California a Davis è stata arrestata, accusata di aver gonfiato in modo massivo le denunce, inventandosi solo negli ultimi anni 108 false denunce di offese sessuali. Su un totale di 3,168,923 dollari ricevuti dal governo federale, le accuse riguardano 540,336$ dollari dati alla società “FEMINIST MEDIA” (fonte).

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Calunnia di genere

Nuovo record mondiale della calunnia femminista

A 34 anni è arrivata a 21 false accuse: stupri, rapimenti, sequestri di persona, violenza. Contro suo marito ed altri uomini. L’eroina dell’odio di genere femminista evita la galera in quanto gli psichiatri non sono riusciti a determinare se era capace di intendere e di volere. Verrà incarcerata solo se farà perdere altro tempo alla polizia e si avvicinerà agli uomini sue vittime.

A parti invertite, un criminale seriale lasciato libero di reiterare il reato, avrebbe scatenato l’indignazione femminista.

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Calunnia di genere

Condannata a 7 anni e 3 mesi di galera per calunnie femministe

La signora C.S. è stata condannata per aver tentato di estorcere denaro ad un uomo minacciandolo di denunciarlo falsamente di stupro. Il PM la accusava anche di aver rivolto una falsa accusa di pedofilia come ritorsione contro un testimone, il suo ex marito. Rischiava 26 anni di galera, ne ha ricevuti 7.

Fonti:

http://www.usatoday.com/sports/college/mensbasketball/bigeast/2011-02-18-karen-sypher-sentencing_N.htm

http://www.courier-journal.com/article/20110218/NEWS01/302180066/Karen-Sypher-s-sheer-greed-earns-her-87-months-prison-Rick-Pitino-extortion

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Calunnia di genere Giurisprudenza femminista

Il test del DNA è anti-femminista: parola di femminista

Mentre in America il Innocence Project cerca fondi per permettere a uomini incarcerati da anni per false accuse di stupro ed altro di dimostrare la propria innocenza con il test del DNA, una femminista scrive su The Spectator:

“il test del DNA è una applicazione anti-femminista della scienza […] L’incertezza permette alle madri di scegliere il padre per i propri figli […] Molti uomini sono finiti a crescere figli non loro, ma chi se ne frega… il test del DNA sostituendosi alla parola della madre ha levato alla donna un potente strumento”.

Nel video americano di dubbio gusto un tale esempio di “femminismo amorale” viene smascherato in diretta dal test del DNA

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