La sinistra risponde alle escort di Berlusconi con le femministe in topless.
Si tratta di avvenenti giovani ucraine che hanno avuto un’idea geniale: cercano attenzione mediatica esibendosi in spettacolini di protesta in topless dicendo di voler denunciare la mercificazione del corpo della donna!
Se a S. Pietro il poliziotto appare divertito dall’invasata in topless che urla “libertà per le donne”, in altre occasione purtroppo le “femen” cadono nello stereotipo della femminista odiatrice di uomini, come esemplifica il brutto attacco che hanno inscenato vestite da porno-cameriere contro la casa di DSK, l’ex-presidente del Fondo Monetario Internazionale distrutto dalla falsa accusa di una cameriera. Il video è sconsigliato ai minori di 18 anni [link a youtube].
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La sinistra, rimasto ancorata alla disastrosa alleanza di comunisti con femministe (oramai rifiutate dal 99.5% di uomini e donne addirittura in Svezia), farebbe meglio a chiedere scusa alle proprie elettrici per questo spettacolo, ed ai propri elettori per aver assecondato l’odio femminista contro gli uomini fino alla calunnia di genere.
Come testimoniato dai manifesti nei quali PD [link] e Rifondazione Comunista sostengono falsamente che la violenza maschile sarebbe la prima causa di morte per le donne, bufala così colossale ed assurda che viene da chiedersi se si sono o ci fanno, ma che può aver indotto donne disturbate al divorzio se non addirittura alla calunnia.
Ai lavoratori sta bene un sistema giudiziario che, qualora la moglie chieda il divorzio, allontana l’uomo da casa propria e dai figli, condannandolo a mantenere tutti, magari a pagare il mutuo per la ex casa dove la ex moglie ha installato l’amante?
Se sta bene, possono votare un partito attento ai diritti delle lesbo-femministe.
Altrimenti, esistono altri partiti più interessati al benessere dei bambini e delle famiglie normali.
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