Bergamo: mamma accoltella figlia di 4 anni

Femminicidio

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Si è scagliata con un coltello contro la figlioletta di quattro mesi, ma per fortuna la ferita al collo non è risultata letale per la piccola, che non è in pericolo di vita. La madre, una donna di origine sudamericana e residente a Bergamo, è stata tratta in arresto dai carabinieri della locale compagnia con l’accusa di tentato omicidio. L’episodio si è verificato oggi nell’abitazione della donna, al culmine di una violenta lite con il marito. La sudamericana, trentenne, in preda a un raptus ha afferrato il coltello e inferto il fendente al collo della bimba. Il marito l’ha immobilizzata e ha dato l’allarme. La piccola è stata portata all’ospedale Papa Giovanni con un’ambulanza del 118. All’abitazione sono subito arrivati i carabinieri, che hanno arrestato la donna, in stato confusionale.

http://www.leggo.it/news/cronaca/bergamo_mamma_accoltella_la_figlia_di_4_mesi_dopo_una_lite_con_il_marito/notizie/209769.shtml

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Taglia la gola alla nuora: arrestata

Femminicidio

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Ha tagliato la gola alla nuora al culmine di una lite, scoppiata ieri sera all’interno di un appartamento in via Delia a Tor Pignattara, alla periferia di Roma. La 27enne, ferita con un taglierino alla gola e alle braccia, è ricoverata in prognosi riservata al Policlinico Casilino: le sue condizioni sono gravi.

IPOTESI SUICIDIO – In un primo momento si era pensato che la 27enne avesse tentato il suicidio – un’ipotesi avvalorata da alcune dichiarazioni postate sul suo profilo Facebook -, ma poi la suocera si è costituita, raccontando la drammatica aggressione. All’origine del diverbio, pare, il sospetto che la giovane tradisse il marito, che attualmente sarebbe rinchiuso in carcere. Sul posto è intervenuta la Squadra Mobile di Roma, che ha arrestato la suocera della giovane, una donna di 55 anni, con l’accusa di tentato omicidio.

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Tentato femminicidio a Bordighera: la mandante era la figlia

Femminicidio

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L’eredità e alcune incomprensioni sugli esami universitari sarebbero il movente che ha spinto una 26enne milanese a pagare un’amica affinché uccidesse sua madre.

Il tentato e per fortuna fallito omicidio è avvenuto a Bordighera dove la vittima ha una casa. I carabinieri hanno prima arrestato la killer mancatanche, una volta messa alle strette, ha rivelato l’identità della mandante. La 26enne aveva già cercato due volte di fare ammazzare la madre 56enne.

Si è quindi scoperto che la figlia della donna aggredita, F.B., di 26 anni, era – agghiacciante a rivelazione- la mandante dell’aggressione. A coinvolgerla è stata proprio l’autrice del tentativo di assassinio, Chiara Cortese Pellin, di 29 anni, sua amica, che ha confessato dopo l’arresto. Agli investigatori avrebbe spiegato di essere giunta a Bordighera da Milano, dove risiede, con l’intenzione di uccidere la donna, anche lei milanese ma con una casa in Riviera, su mandato dell’amica.

La ragione è in parte legata a motivi economici e in parte a contrasti tra madre e figlia legati ai risultati degli ultimi esami universitari.

Infatti, secondo quanto trapelato, quello di Bordighera sarebbe stato solo l’ultimo di altri due tentativi di uccidere la madre da parte della figlia.

I due precedenti, a quanto sembra, sarebbero falliti perché le persone incaricate si sarebbero tirate indietro all’ultimo momento.

La madre è riuscita a salvarsi grazie alla prontezza di riflessi. Dopo aver realizzato le intenzioni della amica della figlia ha trovato il modo di parare i colpi inferti con un coltello da cucina e un pestacarne.

E’ stata colpita di striscio alla testa ma e’ riuscita a mettere in fuga la Pellin. Si è fatta medicare al pronto soccorso per una ferita guaribile in pochi giorni e ha denunciato l’aggressione ai carabinieri facendo il nome della giovane.

 

da http://www.newnotizie.it/2010/06/tentato-omicidio-a-bordighera-la-mandante-era-la-figlia/

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Tentato femminicidio: figlia accoltella la madre

Femminicidio

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Tragedia sfiorata a Ostia, sul litorale della Capitale. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ostia hanno arrestato una 43enne pregiudicata del posto con l’accusa dilesioni personali e sequestro di persona ai danni della madre. Era da poco passata la mezzanotte quando in un appartamento di via delle Gondole, un’accesa discussione tra madre e figlia stava per degenerare in tragedia. Nel corso del litigio, scaturito da futili motivi, la donna ha aggredito la madre 70enne e, afferrando un coltello, l’ha ferita alla mano destra. Successivamente, la 43enne ha rinchiuso la vittima in una camera da letto, rendendone inutilizzabile la linea telefonica.
La madre, in preda al panico, è comunque riuscita a contattare i Carabinieri grazie ad un telefono cellulare che aveva con sé e, in pochi attimi, sul posto è intervenuta una «gazzella» dell’Arma di Ostia. Quando i Carabinieri sono arrivati, la 43enne si è barricata in casa rifiutandosi di aprire la porta, desistendo dopo poco e permettendo l’accesso ai militari che l’hanno immediatamente ammanettata. L’anziana madre è stata accompagnata all’ospedale «G.B. Grassi» di Ostia dove è stata medicata e rimandata a casa.

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Presentatrice finge di essere la regina: infermiera ci casca e poi si suicida

L’infermiera dell’ospedale di Londra Edward VII (VIDEO), dove era ricoverata Kate Middleton per forti nausee mattutine, è stata trovata morta in quello che sembra un suicidio. Lo riferiscono Sky News e altri media britannici. La donna era finita nella bufera per non aver verificato prima di passare all’infermiera incaricata di occuparsi di Kate, la telefonata di una radio australiana, i cui conduttori si erano spacciati per la regina Elisabetta e il principe Carlo. In questo modo la radio aveva poi trasmesso in diretta un aggiornamento sulla gravidanza della duchessa di Cambridge. Il corpo senza vita della donna è stato trovato poco prima delle 9,30 locali presso un’abitazione poco lontana dall’ospedale dove lavorava, nel quartiere londinese di Marylebone, vicino a Regent’s Park. L’infermiera è stata dichiarata subito morta dai medici che hanno tentato invano di rianimarla. Sul posto sono intervenute due ambulanze.

AUDIO: LA TELEFONATA

In un comunicato il King Edward Hospital ha confermatola morte dell’infermiera che aveva risposto alla finta telefonata per Kate Middleton. Esprimendo “profondo cordoglio” nella nota si definisce la vicenda “uno shock” e aggiunge che dopo la telefonata finta “lo staff dell’ospedale le era stato vicino sebbene stesse passando un momento difficile”. La donna, riferisce il Daily Mail, si chiamava Jacintha Saldanha ed era madre di due figli. Stava lavorando come centralinista quando, alle 5,30 del mattino di martedì, era arrivata la chiamata dei conduttori australiani. Nel comunicato l’ospedale la definisce un’infermiera di prima categoria. Da Buckingham Palace è stato diffuso un comunicato con cui “Il duca e la duchessa di Cambridge esprimono profonda tristezza nell’apprendere della morte di Jacintha Saldanha”.

“Pronto? Sono la Regina, vorrei notizie della salute di mia nuora Kate…”: lo scherzo aveva irritato non poco i Windsor. La finta ‘regina’ aveva interrogato l’infermiera ottenendo un breve rapporto sulle condizioni della moglie di William. Solo che, come si è scoperto dopo, all’altro capo del filo non c’era Sua Maestà, ma una dj di una radio privata australiana, Mel Grieg di 2Day Fm. “Francamente non pensavo che mi avrebbero fatto parlare con infermiere o medici”, aveva poi detto l’autrice dello scherzo. “Credevo che avrebbero riattaccato appena sentito il mio pessimo accento australiano. E invece mi hanno presa sul serio”. L’immediata reazione dell’ospedale era stata di “vivo rammarico” per aver violato involontariamente la riservatezza della principessa. William e Kate non avevano fatto commenti. E la dj si era detta “dispiaciuta” che lo scherzo avesse avuto buon esito, e aveva poi fatto “i migliori” auguri alla futura madre.

da Repubblica

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Femminicidio: donna scippa anziana causandone la morte

Femminicidio

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Si è rotta un femore durante uno scippo in via Guidelli ed è morta dopo dieci giorni all’ospedale. Ester Vergalli, 89 anni, operata martedì scorso al Santa Maria Nuova, non ce l’ha fatta a superare l’intervento ed è deceduta venerdì mattina. I funerali si sono celebrati ieri mattina.

La notizia è stata pubblicata dal Resto del Carlino che scrive che la signora, che abita nella zona di San Maurizio, era stata scippata in via Guidelli da una donna che l’aveva spinta facendola cadere a terra. La Vergalli che stava facendo acquisti con la figlia e che, fino a quel giorno godeva di ottima saluta, ha subito accusato un forte dolore alla gamba ed è stata portata all’ospedale dove poi è stata operata. Purtroppo, vista l’età, la donna non è riuscita a superare le complicanze postoperatorie legate all’intervento.
Ieri mattina ci sono stati i funerali della donna ed ora i famigliari stanno valutando se fare denuncia anche se, purtroppo, non ci sono elementi per poter individuare la scippatrice che, indirettamente, con il suo gesto ha causato la morte della signora.
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Tentato femminicidio: ragazza 24enne accoltella la madre. La donna è in gravi condizioni.

Montalbano Jonico 30/11/12- Lite familiare finita nel sangue nel rione Terravecchia di Montalbano Jonico. Protagoniste madre e figlia, momentaneamente sole in casa. Con la prima, M.R.C. di 51 anni, accoltellata alle spalle dalla seconda, la primogenita C. (24 anni), al termine di un alterco innescato – stando alle ricostruzioni – da futili motivi. Dalle parole ai fatti in un batter d’occhio. Come in una scena da film horror. Accasciatasi sul pavimento della cucina, sotto lo sguardo scioccato della ragazza, la donna è stata subito soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata in eliambulanza prima all’ospedale di Matera e poi al San Carlo di Potenza, dove – per l’aggravarsi delle sue condizioni – è stata operata d’urgenza in chirurgia toracica. Mentre la figlia, dopo un lungo interrogatorio nella locale caserma dei Carabinieri – accorsi sul posto per effetto dell’allerta lanciata da alcuni vicini di casa delle due donne – è stata condotta nel carcere del capoluogo di regione con l’accusa di tentato omicidio. Laureata in radiologia ed in cerca di prima occupazione, la 24enne aveva attraversato un periodo “difficile” dopo il completamento degli studi. Periodo culminato con un ricovero coatto della ragazza. Fonte

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Intervista ad una femminicida

 

Il docuweb inizia con il racconto di quando Alma arrivò nella sede della gang: “I miei compagni stavano violentando una ragazza e io ho guardato mentre lo facevano. Alla fine l’ho uccisa con una bottiglia rotta, è stato difficile perché lei mi pregava di risparmiarla in nome dei suoi bambini. Ma io avevo paura, non volevo sentirmi da meno dei miei compagni e sono andata sino in fondo”.

“La sua storia – dice uno degli autori il fotografo Miquel Dewever Plana che da anni percorre il Paese in lungo e in largo – è quella della gioventù perduta del Guatemala”. Oggi Alma lavora in un grande magazzino e sogna di iscriversi all’Università per diventare psicologa. Non ha mai pagato per i suoi crimini.

 

Da http://lepersoneeladignita.corriere.it/2012/11/02/a-15-anni-in-una-gang-del-guatemala-alma-racconta-il-suo-inferno/#.UJQ6D2pVNgc.facebook

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Satanismo e femminismo: il femminicidio di suor Maria Laura

Suor Maria Laura venne massacrata a colpi di pietra e con 19 coltellate,  al volto, alla gola e al torace ad opera di tre sataniste.

Le tre assassine, forse plagiate dalla propaganda femminista che dipinge la religione come oppressione patriarcale, progettavano di uccidere il parroco.

Ma poi lo  giudicarono troppo robusto, e ripiegarono sul femminicidio.

E così la religiosa, conosciuta da tutti per la sua bontà e per la sua carità, il 6 giugno 2000 venne attirata in una trappola di tipo femminista:  una delle tre assassine, drogate e sataniste, le telefonò fingendosi disperata perché era rimasta incinta dopo aver subito una violenza sessuale in famiglia e le chiese un incontro.

E così Suor Maria si recò in un luogo isolato, il parco delle Marmitte dei Giganti, frequentato di sera da tossicomani e prostitute.

Le tre assassine accompagnarono suor Maria lungo un viottolo poco illuminato, la colpirono inizialmente con una mattonella e finirono per ucciderla con 19 coltellate; le assassine confessarono, durante gli interrogatori nel corso delle indagini, che, mentre veniva colpita ormai inginocchiata al suolo, suor Maria Laura chiese a Dio di perdonarle.

Purtroppo le ha perdonate anche la giustizia italiana: sono donne e quindi hanno avuto una pena ridicola.   Delle tre bestie di Satana, la prima uscì dal carcere il 4 luglio 2004: fu trasferita in una comunità romana dove le affidarono i bambini del «nido».   Il 2 maggio 2006 fu la volta della seconda.   E nel dicembre 2007 è uscita anche la terza, che si è iscritta a Giurisprudenza e potrebbe diventare una avvocata femminista.

http://www.figliedellacroce.it/Sr%20Maria%20Laura.aspx

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Uccide l’amica e si getta dal balcone: è grave

Due ragazze milanesi in vacanze sull’Appennino piacentino. Una, dopo avere accoltellato l’altra, si è gettata dal balcone

E’ stata trovata in un lago di sangue. A. L., milanese di 28 anni, è stata accoltellata a morte nella cucina di un appartamento di Ferriere (Piacenza). Ad ucciderla una amica milanese di 29 anni, M. M. con cui stava trascorrendo le vacanze sull’Appennino piacentino. Dopo il gesto violento, la 29nne abbia sofferto di crisi depressive, si è gettata dal balcone: ha riportato un trauma cranico ed è stata trasportata in gravissime condizioni all’ospedale di Piacenza. La giovane risulta già indagata per omicidio.

INDAGATA PER OMICIDIO – Nel primo pomeriggio alcuni vicini hanno chiamato il 118 per un’urgenza in un appartamento nel comune di Ferriere. Arrivati sul posto i sanitari assieme ai carabinieri hanno trovato in cucina la donna senza vita. Nella stanza è stato trovato anche il coltello con il quale è stata accoltellata.

BUTTATA NEL VUOTO – L’amica con la quale stava trascorrendo un periodo di vacanze si è buttata dal secondo piano provocandosi un trauma cranico. I militari e gli inquirenti stanno cercando di accertare l’esatta dinamica dell’episodio.

AMICHE DA TEMPO – Tutte e due le ragazze, amiche da anni, sono originarie di Milano ed erano sole in casa al momento della tragedia. Avevano affittato l’appartamento sull’Appennino piacentino per trascorrere le ferie.

http://www.corriere.it/cronache/12_luglio_24/omicidio-mlanesi-accoltella-balcone_9063799a-d5a3-11e1-8344-73c80d6dcb3d.shtml

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