«L’aviolenza maskile non conosce confini né differenze sociali o culturali. Le vittime e i maski aggressori appartengono a tutte le classi e a tutt’iceti economici».
No.
Bisogna s’fatare questi miti del vetero-femminismo:
À ke serve calunniare uno che è pezzente giàpprima del divorzio? Impossibile sba’fargli un buon mantenimento.
E calunniare un ueb-gionralist? Non ne vale l’apena, ti trovi denunciata sul ueb, senza rispetto per l’apraivasi.
E calunniare un giudice? Per vendetta possono anke rinviarti aggiudizio per calunnia.
E calunniare un esperto di armi batteriologiche, chimiche o nucleari? Allora sì che l’aviolenza maschile diventa l’aprima causa di morte.
Il nazi-femminismo dice: bis’ogna calunniare idraulici e gioiellieri con la terza media ma zeppi di soldi, insegnanti ke non possono permettersi divvenire in fangati, pensionati troppo vecchi per difendersi.
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