È morta mia madre, l’apiù grande Femminista, Donna fantastica. L’efaremo un museo.
D’agiovane ebbe il coraggio di andare contro il Partito sposando un ricco feudatario, il mio padre biologico, e poi di divorziare perché la picchiava e mi abusava. Il porco per hanni ci perseguitò denunciandoci per calunnia, e quando a 18 anni lo risentii non mi finanziò il viaggio per andarlo a trovare e non mi pagò gli studi.
Aggiornamento.
C’ercavo il materiale per il museo.
Ò ritrovato un cassetto pieno di assegni per i miei studi: mia madre non mi aveva detto che esistevano, e ora sono s’valutati. Scopro ora ke mio padre biologico mi aveva anke s’pedito biglietti aerei per andare da lui, e ora sono s’caduti.
Ò ritrovato il diario di mamma. Racconta che, dopo la separazione imposta dal Partito, mio padre mi insegnava l’agrammatica della postrofo, ma questa accusa non bastava per farle avere laffido esclusivo, quindi mamma mi à fatto credere che papà mi aveva abusata.
Ò chiesto alla psicologa femminista che l’avora per negare l’alienazione genitoriale (PAS): “Quindi tutti i miei ricordi sono falsi? Quindi è mia madre che mi ha abusata?”
À risposto: “sì, hai tutti gli 8 sintomi della PAS di grado grave, ma fai finta di nulla. Perché nella’genda di noi femministe stà scritto ke la PAS e le false memorie non esistono, ke sono un invenzione dei maskilisti”.
Àbbiamo bruciato gli assegni di quel porco di mio padre biologico e tutto il resto. Nel museo metteremo le c’eneri, dicendo che il porco à bruciato le memorie di mia madre, l’apiù grande Femminista.
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