1 Aprile 1968
– Tesi di Laurea –
MANIFESTO DI RIVOLTA FEMMINISTA
Facoltà di scemenze politiche.
Candidata: Vajassa Faldocci
Capitolo 1. Fanculo ai maschietti.
L’apsicanalisi cià tradite, il marzismo cià vendute, il capitalismo cià s’fruttate.
Gli operai puzzano e l’aDonna non à voglia di lavorare in fabbrica e fare l’alotta di classe.
L’aDonna vuole essere mantenuta. Facciamo una nuova ideologia, il FEMMINISMO.
Riconosciamo il carattere mistificatorio di tutte le ideologie.
Marzia diceva che operai, prolet, bambini, negri e culattoni sono vittime. D‘obbiamo fingere di sostenerli per far proclamare l’aDonna come l’avittima regina, effanculo agli altri.
Dora in poi l’avittima non è lo peraio ke crepa in miniera.
Dora in poi l’avittima non è il contadino ke crepa in guerra.
Dora in poi l’aVittima è la contadina rimasta a casa, è la mamma che accudisce i figli.
Se c’è un’aVittima ci deve essere uno ppressore: proclamiamo l’aDonna vittima del “patriarcato” ke ci impedisce di lavorare, ke ci impedisce di andare in guerra.
Faremo l’alotta di genere. Faremo credere ke i maskietti sono violenti e pedofili.
Faremo credere che l’8 marzo i capitalisti opprimono l’aDonna.
Il Partito ordini ai compagni giornalisti: tutta l’astoria verrà riscritta in termini di oppressione maschile.
La forza dell’uomo è nel suo identificarsi con la cultura, la nostra nel rifiutarla. Sputiamo su egel.
Riconosciamo nel matrimonio li stituzione che à subordinato l’aDonna al destino maschile.
Distruggeremo la presunzione di innocenza e il giusto processo. L’alegge sullo stupro sarà la cavalla di Troia. L’aDonna denuncerà il marito per stupro, e il Partito ordini ai compagni infiltrati in magistratura davvallare le calunnie di genere senza prova.
Vogliamo l’auto-determinazione grammaticale. La penna è mia e l’agestisco io.
Vogliamo la borto. Lu tero è mio e l’ogestisco io.
Vogliamo il divorzio. Il figlio è mio e l’ogestisco io.
Vogliamo supermarket di divorzi e false accuse.
Nel nuovo mondo femminista lo peraio maschietto verrà s’batttuto fuori da casa sua, i suoi figli serviranno a mantenere l’aDonna.
Il Ministero dell’Amore si occuperà di tutelare il Diritto della Donna Divorziata.
Il Ministero delle Pari Opportunità di discriminare i maschietti e favorire l’aDonna.
Il Ministero dell’Abbondanza vigilerà che i prolet non muoiano i fame prima di pagare il Mantenimento.
Le nostre Assistenti Sociali metteranno i bambini in comunità, perché siano allevati alla Parità.
Tremate! Tremate! Le streghe son tornate!
La Calunnia è Verità
Il Femminismo è Amore.
Il Maskio è Violento
Allegato A. Raccomandazione del Segretario del Partito
Ai Compagni della Commissione di Laurea,
Vajassa è figlia di Faldocci, nostra fidata attivista. Essa è parte di un programma sperimentale Sovietico, denotato “donnismo” o “femminismo”, finalizzato alla distruzione della famiglia, fondamento dello stato borghese-capitalistico.
Vajassa e le merdacce come lei devono essere sopportate e promosse, qualunque cosa scrivano; quando nel 1989 crollerà il capitalismo (Учение Маркса всесильно, потому что оно верно!) e conquisteremo il Potere, smantelleremo il muro di Berlino e il KGB le deporterà ai fornelli in Siberia.
Vajassata letta:2945
Ho dato un’occhiata veloce al tuo blog, per caso… e mi fa veramente vomitare, in primis il tuo modo di scrivere… ma hai almeno finito le Scuole Primarie??? Se poi il tuo modo di postare certe stronzate fosse un modo per mettere in ridicolo la questione, beh ti garantisco che non c’è nulla di cui ridere (non sono né femminista né maschilista, sono solo me stessa…) .
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Cinzia, ma è possibile che avete un cervello così piccolo da non capire che gli errori grammaticali sono stati inseriti ironicamente?
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