Aiuti di stato per chi abusa i propri figli con calunnie pedo-femministe?

Mentre l’80% delle denunce in sede di separazione sono false, si vara una legge che rischia di andare ad ulteriormente alimentare il sistema che devasta i bambini “nel supremo interesse del minore”.

D’ora in poi la madre separata che inventa calunnie femministe e/o pedofile riceverà un avvocato pagato dallo stato, anche se è già piena di soldi.

Viene cioè concesso il patrocinio a spese dello stato per chi muove accuse di violenza sessuale “anche in deroga ai limiti di reddito […]  Il legislatore, infatti, sembra prefigurare, sull’onda dell’emotività e della pubblica opinione, una atipica forma di agevolazione all’accesso del gratuito patrocinio per le vittime di reati, seppure gravissimi, provocando un vero e proprio stravolgimento fisiologico dell’istituto e aprendo la breccia a prevedibili questioni di legittimità costituzionale”.

[Fonte: Ordine AvvocatiOverLex]

Nessun controllo è previsto sugli avvocati, nessun rimborso qualora le accuse si rivelino false.  In sostanza ciò significa che per separarsi basta inventare “mio marito mi stuprava” e lo stato paga un’avvocato che cercherà di farlo condannare dallo stato senza alcuna prova. Interesse dell’avvocato (magari una femminista od un abusologo) sarà tirare in lungo processi basati sul nulla per mungere quanti più soldi allo stato: anche 100,000€.

E se sono coinvolti dei bambini, chi se ne frega se la loro vita verrà devastata.

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