Alla donna che denuncia il marito è vietato ricostituire la famiglia

Giudici spagnoli hanno portato alla Corte di giustizia Europea i casi di due donne che avevano accusato i propri mariti di maltrattamento (ottenendone la condanna in base alle contestate leggi imposte dal femminismo alla Spagna) salvo poi decidere di tornare a vivere con i propri mariti ricostituendo la famiglia.

Con delibera C-483/09 e C-1/10 la Corte ha negato alle donne tale diritto confermando l’allontanamento dei mariti contro le volontà delle mogli.

Tale ingerenza contro il diritto a decidere della propria vita familiare è novità in Europa, ma il femminismo aveva già imposto simili leggi in alcuni stati americani.

I risultati di tale esperienza sono sotto gli occhi di tutti: madri pentite delle false accuse che scrivono al procuratore per denunciare il sistema:

sembra che criminalizzare e processare i padri, fregandosene del danno fatto ai bambini, sia lo scopo del sistema”;

padri che, allontanati dai figli, arrivano a darsi fuoco davanti al tribunale proponendo di combattere il sistema:

I tuoi bambini e tua moglie sono i danni collaterali in questa guerra contro gli uomini e la famiglia. Da 25 anni le femministe hanno voluto sacrificare donne e bambini per colpire gli uomini”.

Nell’ordinamento giuridico italiano, la denuncia per maltrattamento in famiglia non può essere ritirata (tecnicamente, ha procedibilità d’ufficio).

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