Lesbica uccide bambino per vendetta

Si conclude con una tragedia la vicenda delle due lesbiche che avevano messo al mondo un figlio con l’inseminazione artificiale.

La madre lesbica uccide il proprio bimbo.

L’atroce delitto per vendetta contro la compagna che l’aveva lasciata Per lei e’ stato deciso il ricovero in un ospedale psichiatrico

 

LONDRA – Una tragedia. E’ finita cosi’ la storia di due lesbiche inglesi che hanno messo al mondo un figlio con gli spermatozoi di un amico e hanno poi cercato di crescerlo nell’inconsueta famiglia.

Quando e’ stata abbandonata dalla compagna la madre biologica ha perso il controllo: ha preso il piccolo, lo ha annegato nella vasca da bagno e gli ha stretto una corda attorno al collo per essere proprio sicura che fosse morto. Carol Stokes – questo il nome della madre processata per infanticidio – ha 32 anni e si era innamorata di Colleen O’Neil nel 1994, dopo averla conosciuta tramite un annuncio di giornale per “cuori solitari” (“Signora tranquilla vuole incontrare una donna amichevole”).

Carol e Colleen hanno messo su casa vicino a Cardiff, la capitale del Galles, e a un certo punto hanno sentito il forte bisogno di un figlio a completamento del loro menage. Si sono rivolte allora a un amico sposato, che ha prestato volentieri il suo sperma per l’inseminazione artificiale di Carol.

E’ nato un bel maschietto, Lewis, e tutto e’ filato liscio fino a quando l’amore tra le due donne non si e’ spento. Carol non ha sopportato la rottura, consumata nello scorso ottobre, e una settimana dopo ha preso il figlio di sedici mesi e l’ha soffocato nell’acqua.

“Quando mi hanno detto che avrebbero avuto un figlio assieme – ha raccontato in aula Ethel Stokes, madre dell’imputata – rimasi inorridita ma non riuscii a far cambiare idea a mia figlia. Era felice quando trovo’ un amico per l’inseminazione, ma capii che non poteva funzionare. Quando Lewis nacque, Coleen era al settimo cielo e in ospedale si mise a danzare e canto’: “sono padre, sono padre”.

Ethel Stokes si e’ detta convinta che “se Carol avesse avuto un rapporto stabile e normale con un uomo la tragedia non sarebbe successa”. Per Carol Stokes il tribunale di Cardiff ha ieri ordinato il ricovero a tempo indeterminato in un ospedale psichiatrico.

Ha infatti preso atto che dopo il parto la donna aveva perso in parte la capacita’ di intendere e volere in seguito a una grave forma di depressione e in un’occasione cerco’ di uccidere se stessa e il bambino con le scariche elettriche.

L’avvocato difensore ha insistito sul tasto che i servizi di assistenza sociale hanno una certa responsabilita’ nel dramma: avevano inserito Lewis in una lista di bambini a rischio, ma non sono poi intervenuti come avrebbero dovuto.

http://archiviostorico.corriere.it/1998/marzo/08/madre_lesbica_uccide_proprio_bimbo_co_0_9803089605.shtml

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