Fa condannare un uomo a 20 anni. Poi un prete la convince a confessare la calunnia femminista

Nel 2005 Biurny Peguero, da ubriaca, accusò William McCaffrey, muratore, di averla stuprata.

In base ai principi del nazi-femminismo, la sola parola della accusatrice bastò a far condannare l’uomo a 20 anni.

Dopo 4 anni la donna, in preda ai rimorsi, confessa la sua colpa ad un prete che la convince a pentirsi della calunnia, ed a parlare con un avvocato.

E così la donna — pur sapendo che le sarebbe costata la galera, pur avendo un figlio di 7 anni — va dalla polizia e fa la cosa giusta: ammette la calunnia femminista.

E così l’uomo innocente viene liberato, e lei in manette prima di venire trasportata in galera per una condanna a 3 anni dichiara “ora sono in pace con me stessa.  Sapevo che sarei stata punita, ma ho fatto la cosa giusta”.

http://www.nypost.com/p/news/local/bronx/woman_confesses_prison_lying_about_lJf4uefP5UGa8iU2tWviFI

http://www.huffingtonpost.com/2010/02/24/biurny-peguero-fake-rape_n_473890.html

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1 comment

    • maurizio on August 13, 2012 at 4:28 pm

    Già, alla donna colpevole 3 anni , all’uomo innocente 4 anni , ha vinto 4 a 3

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