Coppia lesbica cerca di negare il papà al figlio

Un uomo gay che ha regalato il proprio sperma, una madre biologica felicemente innamorata di un’altra donna (tecnicamente definita assistente alla concezione) e un bimbo di due anni: questi sono i protagonisti di un contenzioso legale in Gran Bretagna sugli oneri e onori nelle famiglie alternative e che per il momento ha dato ragione al donatore, con una sentenza storica che sancisce la possibilità per un figlioletto di avere tre genitori egualmente coinvolti nella sua educazione. Non vi può essere un mero contratto legale, né il padre può essere considerato un semplice donatore senza alcun diritto: questo il senso della sentenza della Corte d’Appello di Londra che riconosce il ruolo e i diritti del padre anche in una famiglia con due madri. Sottolineando che, come riporta il Guardian, ciascun protagonista della bizzarra famiglia ha un compito primario e cruciale: papà, mamma biologica e fidanzata della mamma.
ACCODI PRE-CONCEPIMENTO – Quel padre si era incontrato in un ristorante con la madre biologica del bimbetto e con la di lei compagna (tutti e tre professionisti londinesi di alto livello) prima del concepimento e aveva chiarito con la coppia i dettagli dell’accordo: il piccolo sarebbe nato e avrebbe avuto due mamme. Per il resto il maschio donatore non avrebbe potuto rivendicare diritti e avrebbe accettato un ruolo marginale o quasi inesistente (cinque ore di frequentazione ogni due settimane). Ma al cuor non si comanda e quel papà particolare ha iniziato a provare sentimenti del tutto simili a quelli di tutti gli altri padri. E ha incominciato a desiderare un ruolo nell’educazione del figlioletto, a voler trascorrere qualche notte con lui e magari le vacanze. A volergli insegnare ad andare in bici e come ci si soffia il naso, a volergli tenere la manina mentre ha la febbre e a giocare alle costruzioni. Ma i patti pre-concepimento non prevedevano questa vicinanza e la coppia di donne si mette contro, racconta il Telegraph, sentendosi tradita.

LA SENTENZA – E così il papà donatore si rivolge alla giustizia, incontrando nel proprio cammino i giudici di appello Lord Justice Thorpe, Lady Justice Black e Sir John Chadwick, che gli attribuiscono un ruolo nient’affatto secondario nel futuro del bambino. Il quarantenne sa bene che si tratta probabilmente dell’unico figlio che potrà mai avere, essendo anch’egli omosessuale, e i giudici gli danno ragione: l’atipico padre ha molto da offrire al bimbo ed è giusto che quest’ultimo possa godere dell’amore paterno, del tempo con il papà e di tutto quanto l’alternativo padre dell’alternativa famiglia avrà da offrire al proprio bambino.

I LEGALI – L’avvocato dell’uomo specifica che la richiesta non è assolutamente un tentativo di rendere marginale il ruolo della compagna della mamma biologica, ma semplicemente si tratta di una volontà di esserci, sempre, nella vita del figlio. Viceversa i legali delle due donne insistono sul patto del ristorante che aveva chiarito fin troppo bene che il nascituro avrebbe avuto una famiglia con due mamme, perché la coppia lesbica, pur nella sua palese atipicità, si dichiara tradizionale e dunque desiderosa che il figlio abbia solo due genitori (poco importa se sono due mamme). Ma i giudici insistono: l’unico elemento da considerare è il bene del piccolo.

OMOSESSUALITA’ E PROLE – I nuclei omosessuali con prole sono una realtà in molti Paesi: in una quota significativa di coppie omosessuali sono presenti uno o più figli, il che comporta la necessità di tutelare i diritti degli omosessuali che scelgono di costruire una famiglia tramite fecondazione artificiale o adozione, ma anche soprattutto il bisogno di proteggere i bimbi di questi nuclei famigliari il cui bene, come spiega dettagliatamente la sentenza, è e rimane la priorità rispetto a qualsiasi altro desiderio o diritto.

Fonte: http://www.corriere.it/cronache/12_marzo_15/sentenza-londra-tre-genitori-gay-meglio-di-due_42275fb6-6e93-11e1-850b-8beb09a51954.shtml

Titolo originale:  LE DUE MADRI SI OPPONEVANO: «NON ERA PREVISTO DAGLI ACCORDI PRE-CONCEPIMENTO»  Tre genitori (tutti gay) sono meglio di due

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